Scritto da: Mariella Buscemi
in Diario (Esperienze)
Avessi continuato con le parole, facendole uscire copiose a colmare i tuoi silenzi, aprendo dialoghi anche in tua assenza, sovrapponendoci le dita, sfogliando libri immaginari, accavallandoci le voci nella lettura delle emozioni, costruendo alberi dove appoggiare le schiene, avendo cura per le grandi fronde a proteggerci dal troppo sole, dipingendo aria intorno, mettendo fiori blu tra le pagine dei pensieri per non perdere il segno.
Avessi continuato a leggerti nelle frasi spezzate e negli a capo veloci, eliminando i punti e regalandoti il fiato, ponendomi sotto accento e scendendoti con un apostrofo sul petto, dandomi il ritmo delle virgole sul saliscendi dei tuoi respiri, sollevando il lembo destro di pagina dodici e stropicciarlo per ricordare d'essere tornati su quel passo più e più volte che parlava di noi, inumidirlo, poi, con la saliva per girare pagina e ritrovarmi distesa sulle frasi, suggerirti una parola o due che non conoscevi di me.
Avessi tu continuato a leggere me, avresti trovato i fiori blu e di tante parole ne avremmo detta una sola e sottovoce, come un segreto, come il "sempre" e il "mai", come il'più tardi, ancòra".
Avessimo continuato a leggerci, avremmo scritto di noi.
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