- Blanche: Non voglio realismo. Voglio magia. - Mitch: Magia. - Blanche: Sì, sì, magia. Io tento di fare della magia, altero la realtà. Non dico la verità ma quella che vorrei che fosse la verità, e se questa è una colpa, che mi puniscano pure.
- Karen: Ma... l'altro modo? - Mr. Verne: È l'altro modo. Senta, magari vuole parlarne con Donny. - Karen: Questo non ha niente a che vedere con Donny. Lui ha da fare. Non ha niente a che vedere con Donny. Crede sia fattibile? - Mr. Verne: Sì, abbiamo delle buone idee. Lei ci dice muovetevi e ci muoviamo. Se le idee non sembrano buone facciamo marcia indietro, rivalutiamo... - Karen: D'accordo. - Mr. Verne: È "d'accordo, capisco" o "d'accordo, procedete"?
Più si osserva ogni cosa, qualunque cosa su questa tavola, gli oggetti, il frigorifero, questa stanza, il suo naso, il mondo, e più ci si rende conto che c'è una specie di armonia cosmica di forme e di dimensioni. Mi stavo solo chiedendo perché. Io non lo so che cos'è, ma so che è così.
Sveglia! Sveglia! Sveglia! Mollate l'uccello e agguantate le calze, oggi è domenica varietà religioso alle ore 8 in punto, brande in ordine ed uniforme festiva, le pulizie cominceranno fra due minuti.
In una cospirazione come questa, si comincia dalle frange esterne e si va avanti passo per passo. Se si spara troppo in alto e si manca il bersaglio, quelli si sentono più sicuri e l'inchiesta viene ritardata di mesi interi.