Scritta da: Marianna Mansueto
in Frasi di Film » Drammatico
Ci aggrappiamo al dolore, perché è ciò che ci è rimasto.
dal film "Gossip Girl" di Serie TV
Ci aggrappiamo al dolore, perché è ciò che ci è rimasto.
Se tu non lo ami, ti prego, ti prego, lasciamelo.
Non ci servono i biglietti. Io sono Chuck Bass.
Molto dopo la chiusura dei club, Disco Inferno fa festa.
Per alcuni, è il cocente desiderio a tenerli svegli la notte.
Per altri è la fiamma dell'incertezza che li tormenta.
Se state giocando col fuoco, assicuratevi di non lasciare in giro i fiammiferi a rinnovare la fiamma.
La Disco non è realmente morta e neanche io.
Xoxo Gossip Girl.
- Signora: Noi siamo conosciute per le persone che frequentiamo. Dimmi, era serena van der Woodsen quella che era qui prima?
- Blair: Si, è una vecchia amica.
- Signora: L'ho vista spesso su Page Six.
- Signora: Si vedeva quasi tutto.
- Blair: Beh, quando ho detto che era una vecchia amica, è stato per abitudine. Io non approvo il suo modo di vivere.
- Signora: Sua madre ha sposato Bart Bass, quell'uomo era tutto soldi e modelle. E quell'auto che l'ha ucciso è stata una benedizione.
- Signora: Ho sentito che il giovane Bass è davvero un bel tipo. Tu non hai niente a che fare con lui, vero?
- Blair: Beh, io...
- Signora: Blair, la risposta è no.
- Blair: Si, cioè no. Devo andare. Quel bel tipo, Bart Bass, ha bisogno di me. E Serena e sua madre sono delle persone meravigliose.
- Signora: Blair, sai quello che stai facendo?
- Blair: Credevo di lasciarmi alle spalle il liceo, ma non è così. Dorota vi darà i cappotti.
- Serena: Non ne posso più, Blair.
- Blair: Perché avevi quasi perso. Ti avevo bloccata con quella presa, non negarlo.
- Serena: Non intendevo questo, ma la situazione in sé. Le lotte, i tradimenti, il dover guardarsi da ogni possibile mina vagante. Sono esausta.
- Blair: Sono stufa anch'io. Stufa di sembrare sempre Lord Fenner accanto a Sanshai Barbie. La vita è breve, ma tu la fai sembrare così lunga.
- Serena: Beh, se è così che la pensi veramente, forse non dovremmo essere amiche. Forse il college ci avrebbe separate comunque. Quindi tanto vale cominciare da adesso, giusto?
- Blair: Per me va bene. Tu vivi la tua vita ed io la mia.
- Serena: Sembra fantastico.
- Blair: Sono d'accordo.
- Gg: Da amiche ad avversarie. Credevamo di aver visto tutto, ma questo non si era mai visto. Serena e Blair dichiarano un "cessate il fuoco". Dopo tanta terra bruciata, chi delle due può dirsi vincitrice?
- Derek: Ciao, sono Derek Sheperd.
- Mredith: Che stai facendo?
- Derek: Ci siamo conosciuti in questo bar, ricordi!? Ci siamo presentati e poi tu hai detto "sono solo una ragazza" e io ho detto "sono solo un ragazzo". Ed è cominciato tutto. È cominciato tutto e tu non sapevi niente di me. Il bello, il brutto, mia moglie. Non sapevi neanche il mio nome. Non mi conoscevi. Hai voglia di conoscermi? Voglio ricominciare daccapo. Quindi ciao, sono Derek Sheperd.
- Meredith: Tu te ne sei andato. E adesso è troppo tardi, mi dispiace. È passato troppa acqua sotto i ponti, o come cavolo si dice.
- Derek: Meredith... Ti prego.
- Meredith: Ciao, mi chiamo Meredith Grey.
- Derek: Piacere di conoscerti, Meredith.
- Meredith: Il piacere è tutto mio.
Haley: Allora, la prima volta che ho incontrato Brooke Davis, non aveva idea di chi fossi. Ovviamente tutti sapevano chi era lei, era la ragazza più popolare della scuola. Era il capitano delle cheerleader, noisomente bella, come lo è ancora oggi. E io mi chiedevo all'epoca, come sarebbe stato esere amica di Brooke. Mi avrebbe reso popolare? I ragazzi mi avrebbero chiesto di uscire? E poi una sera uscì davvero con Brooke, tutta la sera. Oh, e non le piaceva il mio nome, quindi decise che mi avrebbe dato un nome che le piacesse, che alla fine era Brooke. E in quel momento capii che volevo Brooke come amica. Non perché mi avrebbe reso popolare, non perché i ragazzi mi avrebbero chiesto di uscire, ma perché vidi di sfuggita la vera Brooke. La ragazza con il cuore più grande che abbia mai conosciuto. E, sapete, quando si è al liceo, non è affatto facile mostrare alle persone chi si è veramente. Ma io sono riuscita a capirlo. Gliel'ho letto negli occhi. Così diventammo amiche, e adesso è la mia migliore amica. Ne abbiamo passate così tante in tutti questi anni e la nostra amicizia continua a crescere. Per cui sono sicura che la tua amicizia e il tuo amore per Julian continueranno a crescere anno dopo anno, per il resto delle vostre vite. E io mi sento così fortunata ad essere parte di questo amore. Ti voglio bene, Brooke Davis.
- Brooke: La piccola Sawyer è malata.
- Haley: Peyton non verrà? Mi dispiace tanto, Brooke.
- Brooke: Lo capisco. Ma mi manca.
- Haley: Stai bene?
- Brooke: Si. Quello che avete fatto qua dentro... è fantastico, Haley. Nessuno ha mai fatto una cosa del genere per me. È strano. Peyton diceva che le persone se ne vanno sempre. Ma quando se ne andavano, io ero sempre lì per lei. Quest'anno è stato il più difficile della mia vita. E sai chi c'è sempre stata per me? Sempre e comunque? La mia damigella d'onore.
- Haley: Io?
- Brooke: Dì che lo farai.
- Haley: Ne sarei onorata, Brooke.
- Lucas: Ho visto la luce accesa, non che mi sorprenda, lo so che lavori tanto. Sai, non sei stata te stessa ultimamente, Peyton. Almeno non la peyton che ricordo.
- Peyton: Non sono più quella Peyton da tre anni, Lucas.
- Lucas: Che ti succede?
- Peyton: Ok. Sono passata alla mia vecchia casa. Adesso ci abita una ragazzina perbene. E ho rivisto la porta del ripostiglio. E sai che c'era scritto? Lucas e Peyton, vero amore eterno. Eterno, Lucas. È così che doveva andare a finire. Invece tu sei comparso a Los Angeles, un giorno di tre anni fa, e mi hai teso un'imboscata.
- Lucas: Per imboscata intendi la mia proposta di matrimonio?
- Peyton: Certo, un fulmine a ciel sereno. Una proposta scatenata da una tua qualche insicurezza che io non sono mai riuscita a capire da dove venisse.
- Lucas: Insicurezza!? Bene. Lascia che ti spieghi come si ottiene l'amore eterno. Se uno ti chiede di sposarlo, gli dici di si. Non gli dici di no dandogli oltretutto dell'insicuro.
- Peyton: Io non ho mai detto di no. Ho detto che ti amavo e che volevo sposarti, ma mi serviva tempo. Oddio Lucas, io ti volevo così tanto. Ma tu hai rinunciato a noi.
- Lucas: Ah, io ho rinunciato!?
- Peyton: Si!
- Lucas: Ti ho chiesto di sposarmi ed io ho rinunciato a noi due.
- Peyton: No, non aspettando hai rinunciato a noi due, e lo sai che è la verità.
- Lucas: Ma brava Peyton. Vuoi la verità!? Diciamola la verità.
- Peyton: Avanti.
- Lucas: Tu hai rinunciato a me. E non mi hai detto di si perché non credevi che ce la potessi fare. Non credevi che qualcuno avrebbe pubblicato il mio libro. Magari non ti importava, perché non si trattava di te o delle tue ambizioni.
- Peyton: Beh, se questo è vero, se non mi è mai importato, allora come mai ogni volta che vedo questo stupido libro, me lo compro!? Ogni stramaledetta volta, sai, Lucas. Tu hai detto che ero grande. Hai detto che avrei potuto essere grande. Che il nostro destino era di stare insieme. L'hai detto a tutto il mondo, l'hai detto a me. E magari non l'avessi fatto, perché tu non credevi in quello che dicevi.
- Lucas: Io me ne vado.
- Peyton: Ok. Sai una cosa!? Voglio pagarti l'affitto. Non so come farò, ma un modo lo troverò. Con l'accordo che abbiamo mi trovo a disagio.
- Lucas: La mia si chiama cortesia.
- Peyton: Beh, è ora di finirla.
- Lucas: Si, forse hai ragione.