- Mick: presumo che tu non voglia parlare di ciò che è successo - Beth: cosa te lo fa presumere? - Mick: non mi hai rivolto parola da quando siamo usciti da casa mia. - Beth: che cosa ti aspetti che dica? - Mick: non mi stavo nutrendo di Simon, okay? Non era importante. - Beth: Mick, io ti ho sorpreso mentre lo stavate facendo. - Mick: no, ti sbagli. Non lo stavamo facendo. A me importa farlo solo con te. - Beth: ma tu non vuoi bere il mio sangue. - Mick: vuoi che beva il tuo sangue? E questa da dove salta fuori? - Beth: quando stavamo nel deserto e hai bevuto il mio sangue l'hai fatta sembrare una cosa importante e ora dici che non lo è quindi perdonami se sono un po' confusa.
- Mick: avevi ragione, non posso salvare Beth come umano, ma la posso salvare come vampiro. Mi devi ritrasformare. Devi rivampirizzarmi e al volo. - Josef: Mick, sei di nuovo umano. Dopo tutto quello che hai passato per avere la cura ti arrendi così? - Mick: credi che sia facile per me? Non ho altra scelta - Josef: quello che mi stai chiedendo di fare... - Mick: devi ascoltarmi, d'accordo? Lui ha la mia Beth, quindi ti prego... ti prego fallo.
Josef: Vampiri e umani possono fare sesso, Mick. Non si tratta di fisiologie Mick: E non si tratta di sesso Josef: Si invece si tratta sempre di sesso Mick: Ho 58 anni più di lei, dormo in un congelatore, bevo sangue che prendo dall'obitorio e ho la tendenza a mordere un bel po' quando... Josef: Ad alcune donne piace. Continui a trovarti tutte queste scuse, non hai paura di fare del male a Beth, ma di far del male a te stesso. Mick: Io... sono innamorato Josef: Si, lo sei.
Lei: Non posso Lui: Invece puoi, ma non vuoi Lei: Stai dicendo che ho voluto che succedesse questo? Lui: Sto dicendo che fai sempre così, spingi, spingi, sposti mobili, parli, parli e mandi tutto a puttane, come ha detto lui! Lei: Chi è lui e di cosa stai parlando e che cosa stai dicendo? Lui: Ho letto il libro perché volevo poter venire da te e dirmi tu non centri niente con Sally Michaels ma in realtà lui c'ha beccato in pieno! Lei: Di cosa stai parlando? Che stai dicendo? Lui: La povera innocente indifesa ragazzina che dice a se stessa oh non so scrivere, è la coautrice di tre quarti di un successone e adesso mi tiene in ostaggio perché non può avere esattamente quello che vuole. Tu pensi che la vita sia una favoletta e quando si scopre che non tutto ha un lieto fine, non ce le fai a sopportarlo.
Lei: Noi... noi... abbiamo...? Lui: Non abbiamo Lei: Non abbiamo? oh, grazie al cielo... insomma, non grazie al cielo... solo grazie al cielo. perché io non mi ricordo... e perché non abbiamo? rinfrescami la memoria Lui: Sarò anche all'antica ma non si va a letto con una signora priva di sensi Lei: Priva di sensi? oddio, devo essere stata molto affascinante... e perché sei rimasto? Lui: Perché me lo hai chiesto tu.
Venerdì, due ragazzi si stavano tirando una palla e uno di loro l'ha presa in pieno viso. C'è stata un po' di confusione, il sangue gli usciva dal naso, una ragazza si è messa a gridare, la fidanzata era stravolta e tu... sei rimasta laggiù a leggere. Non hai alzato lo sguardo per un attimo. Ricordo di aver pensato "Mai visto nessuno così incredibilmente concentrato".
- Luke: beh, almeno non devo preoccuparmi che ti molestino. - Becky: Luke tu non capisci. - Lukie: no hai ragione non capisco. Allora fai quello per cui ti ho assunta, rebecca. Illumina qualcuno che non capisce assolutamente come stanno le cose. - Becky: io compro. - Luke: oh e tu menti perché compri? Okay, okay, e perché compri? - Becky: beh... - Luke: avanti rispondi. - Becky: tu non mi stai dando il tempo di rispondere! - Luke: tempo di fare che? Di inventare una balla? Per una volta nella tua vita dimmi la verità! - Becky: perché quando compro il mondo diventa migliore, il mondo è migliore... e subito dopo non lo è più e io ho bisogno di rifarlo. - Luke: e non conta l'onestà? Non conta la credibilità? - Becky: io volevo dirtelo ma... mi serviva questo posto per entrare da Alet. - Luke: beh, ti auguro di cuore di riuscirci. - Becky: luke mi dispiace così tanto. - Luke: no, no ho capito. È stata tutta una farsa, è perfettamente chiaro adesso.
- Becky: sono Rebecca Bloomwood, mi occupo di giornalismo da cinque anni e ho una certa dimestichezza diciamo con i numeri, parlo bene il finlandese, conosco... - Luke: finlandese? - Becky: sì. - Luke: interessante, perché il finlandese? [per distrarre Luke, Becky punta il dito contro un cartellone di un uomo nudo] - Becky: che cose'è quello? O mio Dio, oh, è un uomo nudo... scusi, mi ha spaventata, io... non capivo che cos'era. Vedo che è decapitato, chi l'ha ridotto in quel modo? - Luke: allora... le farò qualche domanda. - Becky: ma guardi, insomma... chissà cosa si trovano davanti al quinto piano, giusto? Si potrebbe girare la scrivania e starlo a guardare tutto il giorno... io lo farei. No. - Luke: miss Bloomwood. - Becky: non sono una perversa. - Luke: si sieda. - Becky: scusi, sono una frana nei colloqui. - Luke: c'è qualche notizia finanziaria che l'ha colpita di recente? - Becky: certo, grazie di aver intavolato l'argomento, perché sono furiosa! No, dico veramente... insomma, chissà cosa si nasconde sotto questa crisi del fischio. - Luke: crisi del fischio? - Becky: crisi del fisco. - Luke: del fisco! - Becky: terrificante, fiscalmente. - Luke: in che senso? [Entra la segretaria di Luke] Entri, momento adatto. - Segretaria: mi scusi, miss Bloomwood, credo che le sia caduta questa sciarpa. - Luke: miss Bloomwood sono stati i peggiori della sua vita questi 20 - 25 minuti. - Becky: la ringrazio per la sua comprensione, in genere le persone sono... bene, allora okay, a questo punto io dico di tagliare corto. (Luke cancella il suo nome dalla lista) ha già cancellato il mio nome dall'elenco? - Luke: oh no, routine... - Becky: mi sembra prematuro. Okay, proporrei di tagliare corto col colloquio senza ulteriori indugi, quindi saluto lei e i suoi numeri, ma la ringrazio molto di avermi ricevuta e le sono grata di tutto e buona giornata. - Luke: buona giornata.