Inutile che parli mentre mi guardi, perché mi perdo nei tuoi occhi e non ci capisco più niente.
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Inutile che parli mentre mi guardi, perché mi perdo nei tuoi occhi e non ci capisco più niente.
Mi dicono "non ti ci affezionare, prenderai una grande delusione". Ma come si fa? Come posso mettere un limite alle mie emozioni? Come posso voler bene ma solo fino a un certo punto? Io o ti amo follemente o niente, ti do il cuore o niente, non sono per le cose misurate col contagocce soprattutto se si tratta di sentimenti.
Preparami una cioccolata calda. Siediti accanto a me, sfiorami i capelli e ripetimi che non importa se sono in disordine, se sono struccata e con il pigiama alla rovescia. Fammi sentire a casa.
Ma quando sarà troppo tardi poi, come faremo a fingere di non amarci? Quando non ci apparterremo più poi, con che coraggio ci guarderemo negli occhi?
E se non scrivo di te, scrivere non ha senso.
Ti guardo con il cuore in gola e soffoco, senza riuscire a dirti che oramai mi sei dentro.
Sono stata zitta quando tutto ciò che avrei voluto dirti era che tu dovevi essere solo mio. Non ho aperto bocca, ma gli occhi ti raccontavano mille storie che non hai voluto leggere, ma dovevo ricordarlo, che leggere non ti è mai piaciuto. Sono stata zitta quando la rabbia mi saliva su per la gola pronta a urlarti in faccia gli errori di una vita complicata. Io che non sono mai stata brava a dire le cose, sono stata zitta, zitta mentre te ne andavi via da me spaccandomi il cuore in mille pezzi.
Che non c'hai mai capito niente dei giorni in cui ti guardavo e mi sentivo morire.
Sai che c'è? C'è che qua piove e tu non ci sei.
Devo cacciarti dalla testa. Devo cacciarti dal cuore. Come si fa? Insegnamelo.