Non mi rimangio nessuna delle parole che ho detto o che ho scritto per te. Non mi rimangio i "ti amo" né le lettere che non ho mai avuto il coraggio di farti leggere. Sono fiera di averti amato nonostante il tuo caratteraccio e la tua indifferenza. Però sai, piano piano ci si stanca di amare a vuoto, e di fare i salti mortali per chi non fa nemmeno un passo verso te, e si inizia a capire che, forse forse, è il momento di dire basta.
Ti ho sognato anche stanotte. Bello. Bello. La fregatura dei sogni è che ti posso toccare, ti posso sorridere senza paura di essere brutta, e ti posso prendere per mano, come piace a me. E svegliarsi non è mai semplice. Perché quando mi sveglio, non ci sei più.
Quando mi stai accanto cambio, quando mi guardi con gli occhi che ti brillano, che amo e vorrei odiare, quando mi sfiori e ti allontano perché le tue carezze durano troppo poco; allora fuori divento apatica, acida, fastidiosa e fredda, dentro invece muoio dalla voglia di baciarti tutta la vita.
Non so più che fare, dove cercarti, cosa dire, come comportarmi. Non so più se ridere quando mi guardi o piangere perché i tuoi occhi non saranno mai i miei. Non so aggiustarmi i capelli e farmi bella, tanto lo so è tutto inutile perché non sarò mai bella quanto lei. Non so amarti, non so farlo più nel modo giusto sempre che esista un modo giusto per amare. Non so cacciarti dalla mia testa e smettere di essere gelosa perché tu dovevi essere solo mio. Senza di te non so bastarmi.