Lo so che sono intrattabile, che sono abile nell'alzare le barriere, che ho dei momenti no e che sono tutto all'infuori che ragionevole ma, dato che dici di tenere a me, volevo dirti che sono quelli i momenti peggiori, dove se davvero ci tieni, devi trovare il modo di starmi accanto e di non lasciarmi andare.
Sei il faro nella notte, la luce negli abissi. Sei la brezza nelle giornate afose. Sei sole che scalda nelle giornate più fredde. Sei amore, per cui, sei tutto.
Non posso più tenerti la mano, abbracciarti o dirti che ti voglio bene. Ma di una cosa sono certa: dovunque tu sei, il mio pensiero ed il mio cuore, possono arrivare.
Tu sei quella tempesta che arriva all'improvviso, travolge, sconvolge, ed anche quando passa e torna il sereno, lascia nell'aria il suo odore.
Vorrei entrarti dentro anche solo per un attimo e vedere cosa ti è rimasto di me, se mi pensi ancora, se ogni tanto il tuo ricordo si incrocia con il mio.
Per due come noi un'altra occasione non basterebbe. Ci vorrebbe un'altra vita.
Un grazie a chi mi ha deluso e ha cambiato strada, a chi mi ha ferito pensando che non mi sarei ripresa. Grazie per la sofferenza e per la lezione che mi avete dato. È grazie a voi che oggi sono diversa e non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno. Ora, però, dopo i ringraziamenti, girate al largo e non fate tentativi di ritorno, perché sono una che impara bene e non scorda nulla.
Quanto sono "piccole" e cattive le persone che ti giudicano attraverso gli altri. Mi fanno compassione, senza un briciolo di cervello, tanto da dover dare retta alle opinioni altrui.
Non mi preoccupano i pregiudizi di chi non sa neanche come mi chiamo. Ciò che mi ferisce e mi lascia perplessa è il giudizio di chi dovrebbe conoscermi bene e sapere il perché di certi atteggiamenti. Ecco, quello, mi fa davvero male.
Non c'è niente di più liberatorio di una risata di fronte a certi atteggiamenti, tanto non li puoi capire e non li puoi cambiare. Inutile dannarsi l'anima per certa gente, meglio riderci su e andare oltre.