Scritta da: Silvana Stremiz
Ci sono favole che non ti ho raccontato. Parole che non ho detto e parole spese male. Abbracci dati e quelli che non ti ho dato. Ancora molte sono le mie mancanze, eppure ti voglio bene.
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Ci sono favole che non ti ho raccontato. Parole che non ho detto e parole spese male. Abbracci dati e quelli che non ti ho dato. Ancora molte sono le mie mancanze, eppure ti voglio bene.
Tu non lo sai, ma sei uno dei miei segreti. Ti appartengo anche se tu non mi appartieni. Perché a volte accade così.
Tu ora stai dormendo il sonno eterno. Sei stata una compagna esemplare, una bravissima mamma e una grande donna. Continuerai ad esserlo anche lassù, e con la tua mano protettrice guiderai in terra chi hai amato. Buonanotte stella mia.
È bello ricordarti... ma è brutto pensare che sei solo un ricordo.
Grazie per le infinite volte che mi hai fatto ridere mentre avrei voluto piangere, per le infinite volte che mi hai fatto sorridere mentre non ne avevo voglia. Grazie di essere la mia migliore amica.
L'uomo ha bisogno di un amico esattamente come ha bisogno dell'aria per respirare.
Sei capitato per caso nella mia vita, ma non a caso. Hai riempito la mia vita di sensi di sogni speranze e aspettative. Donando pace alla mia anima, accarezzando il mio cuore stravolgendo i miei sensi. Ti amo.
Un altro anno si sta spegnendo, un anno che vorrei cancellare ma in fondo sarebbe troppo comodo farlo. Serve anche il dolore, sì serve anche quando uccide, per quanto assurdo possa sembrare è utile. Utile a cosa? Forse solo a sorridere profondamente quando smetterà di piovere e la nostra anima abbraccerà il sole. Ma per ora vorrei solo vederlo scomparire anche se comunque mi ha donato anche delle soddisfazioni. Ho conosciuto persone meravigliose che vorrei portare con me, altre che sicuramente lascerò andare. Perché è giusto così. Lasciare andare le persone spesso costa una fatica incredibile ma a volte è doveroso verso noi stessi. Quando mescolando ricordi, parole di affetto e amicizia, vediamo alzarsi solo un grande polverone forse è giusto prenderne atto. È giusto andare o lasciare andare. Quando le parole non servono più perché oramai non chiariscono ma uccidono e qualunque cosa fai o dici è solo un sommarsi di sbagli. Quando i gesti arrivano freddi come la neve e ogni abbraccio è una ventata di aria gelida. È giusto andare, voltare pagina e lasciare che se li porti via l'anno che se ne va. Così dovrebbe essere, dovremmo lasciare persone e tutto quello che di negativo c'è stato, sono il cielo dell'anno appena andato. È solo così che possiamo iniziare l'anno con lo spirito giusto. Così bisogna mettere in soffitta il dolore, quei falsi amici e presunti affetti, mettere in valigia la sincerità di quelle persone vere, quel sorriso che ci scalda l'anima e quegli abbracci che raggiungono il cuore e dobbiamo portarli con noi sotto il cielo stellato "delle possibilità" per viaggiare con serenità nell'anno nuovo respirando aria pura finalmente. Costa un po' di fatica, un po' di dolore ma si può fare. Un abbraccio e Buon Anno a tutti voi.
Vedo l'albeggiare infinito di una rosa che aspetta il tempo di morire questa rosa sei tu.
Quando i nostri sguardi si incrociano cresce la mia voglia di te.