Quell'amore che lega
Rivisitando il cuore
Io l'ho trovato.
Composta giovedì 28 ottobre 1999
Quell'amore che lega
Rivisitando il cuore
Io l'ho trovato.
Il ragazzo spera,
per il lontano cucuzzolo
sale l'azzurro.
Gli occhi carichi.
La finestra ostacola,
il vento d'autunno.
Nel sole rinacqui.
Ad intrappolare l'ape,
volle il fiorello.
Bruma di angelo
Il respiro del guardiano,
la luna sorregge.
Come ti vedo oggi
non ti ho visto mai;
né un canto, né un pianto.
Ma la poesia è nell'aria;
pensiero essenziale
che si compone godendo.
Non cercavo che lei,
nel cielo di pervinca
l'aquila reale
che sacra,
volteggiava virtuosa e
allacciata con gli artigli
si lanciava.
Una primavera nuova,
all'accoppiarsi periglioso,
a più riprese
di spirituale intesa
nel tempo dove l'amore,
preme.
Oggi, mentre camminavo
e sentivo la pioggia
un po' sul viso
un po' sull'ombrello,
pensavo che sei tu,
il mio Tirolo
Stai nella roccia dolomitica
nell'abete annoso
nei sentieri erbosi
nel mugghio delle malghe
nelle acque che scrosciano
nel fuoco tonante
Nei ghiacci e nei crepacci
nella pioggia e nel sole
Nell'aria
fai parte degli uccelli
predatori
delle api e delle farfalle
Sei, nella lunga valle
Nei fiori
e in tutti i colori
che riempiono i tuoi occhi
e la tua vita.
Si accende di giallo
è subito dietro il muro
allungo la mano
afferro il suo ramo.
Lo tocco
lo palpo
lo voglio.
L'ho preso grifagna
lo vedo pulito
lo schiaccio col dito
lo porto alle labbra.
Lo salvo
lo gusto
l'ingoio.
Andando col mio cane
con tirare avventuroso,
annusando si fermò,
strofinando due bellezze:
Lisa e Dylan-Dog.
S'incrociarono i guinzagli,
il pelo si rizzò
I tre furon
in un momento,
un tutt'uno
in movimento.
Tiravo io, tirava lei
e negli occhi furibondi,
ci guardammo incuriusite,
possibile?
Dopo più di vent'anni
amica mia?
Ci sostenne l'allegria.