Nonna mia
Lo sguardo buono -
Mani infarinate
e sculacciate.
Composta sabato 12 gennaio 2002
Lo sguardo buono -
Mani infarinate
e sculacciate.
Pianta ha ognor
Rami come radici
E nidi nudi.
Sentimi bene caro,
non lasciarti influenzar dal tempo,
è un "tormento" che passa troppo in fretta,
per sottrarci la soddisfazione
di conoscerlo a fondo.
Dal sole alla luna è un passo breve;
però se ti fermi a parlare con te stesso,
lo sentirai più tuo
e ti parrà di goderlo
questo tempo che ghermisce.
Fermati, dice la nebbia:
"mangiami e dissetati"
e mentre lo dice si sfoga,
così si giova
di nascondere il fuoco delle case.
E, come un fredda cataratta,
induci a giocare a nascondino,
sei ormai nel circolo sanguigno,
già in sorte alla natura
che incompleta ti prende.
Spericolati ragazzi, a te si mischiano,
nella città di cupole intorpidite;
luce t'addensa e le bagnate vie
di sferiche pietre antiche,
ai silenziosi laghi conducono.
E gli animali ammutoliscono
e nel contempo, un altro tempo nasce,
Un fascino nello sfoggiar mistero;
fra terra e cielo si sfoca la luna,
che contempla sovrana
la magica Valle Padana.
Non ditemi che i bei colori
sono dell'estate,
adesso tremo di freddo,
ma i rossi frutti del melograno
sono stigme di sangue!
Per non parlare della melarancia,
quando lo bevo
mi rende dolce come l'amore;
la cesta è piena di profumo
l'infilo con chiodi di garofano:
"oh, delizioso pomander"! .
Arancia mania l'anima mia
s'indora e riaffiora alla mente,
la pulsione della notte;
così io bevo l'inverno
e sul viso e fra le mani mi passo,
il succo odoroso di melarancia.
Cardini rotti arrugginiti,
come le foglie ultime sui rami
concime per la terra, ancora vive,
esalerà domani.
E sta la porta divelta
presa per ardere,
e fuoco che fatica a vivacizzar la sera,
muri di penombra d'edera.
Nel mezzo, un suono strano;
un sasso battuto con la mano
sgrana una scintilla.
Stento a vedere gli occhi della notte,
m'appoggio coi piedi e
indago sul cotto esagonale.
Penso al fiore rosso e al verde ramo:
nell'aria fumo di camino,
nell'umido sentir m'incastro.
L'aulos che suona
sulla giaculatoria
brilla la vita.
È sradicato,
dal verde alto pino,
ciondola vetro.
Di vita in vita;
la sua miglior fatta
sogno su sogno.
Nudo inverno;
sfuggenti le persone
nubi di fiato.