Seduta davanti all'amore cadono tutti i veli e ti riconosci vera in quel che non sapevi. Tutte le tue paure ormai vengono meno, sei libera da quel corpo che niente ti permetteva, perché non conoscevi. Ora appagati i tuoi sensi puoi vivere intensamente.
È l'amore più grande che c'è, non svanisce, non tradisce, è per sempre e finisce con te.
È la guida dei tuoi passi incerti, la tua ombra anche quando non c'è il suo sguardo ti segue dovunque, anche quando non senti che è lì, vive solo del tuo respiro, vive solo perché vivi tu.
È l'amore più grande e profondo, non svanisce, non tradisce, è per sempre e finisce con te.
Ha speranza che i tuoi sogni si avverino, ha speranza di felicità, quando cresci e vai via, quando spicchi il tuo volo e raggiungi la maturità; lei ti guarda andar via ma c'è sempre lo sai a mostrarti la via, nonostante tristezza nel cuore sempre ti accompagnerà con tutto il suo amore.
Solo amore profondo, il più grande del mondo, non tradisce, non svanisce, è per sempre e finisce con te.
Uomini soli, che vagano di notte elemosinando amore. Usati, umiliati lasciati con indifferenza da frigide donne che non lasciano parlare... Evviva loro che vivono per via e sogni ci danno, una notte e poi via, un piacere rubato, pagato pur sempre un piacere altrove negato. Il ritorno purtroppo a una vita normale che ogni tanto ti porta a fare follie. Perché condannare chi dona piacere, con tutto l'ardore vero o finto che sia ci son uomini soli, ne han grande bisogno, son tutti delusi, ma l'amore dov'è... non c'è piu tenerezza, la dolcezza non si sa cosa sia, solo donne che vendono sogni a chi glielo chiede, che vendono amore a chi non ce l'ha.
Non fare sbagli, costano troppo, la vita è sacra non la sprecare per una notte di follia. Non vedrai il sole, né casa avrai né l'amore di un bambino, dolci momenti da ricordare, pensaci sempre non la sprecare. Vivila sempre tra canti e balli e fai l'amore poi tutti i giorni, non fare inutili colpi di testa alcool e draga, sono fatali, sono letali basta una volta e sei loro schiavo non la sprecare questa tua vita. Lascia le corse con i tuoi amici corri a far festa, pensa al futuro, non fracassarti contro quel muro. La vita è sacra non la sprecare per una notte di follia.
Mi guardo allo specchio, non mi riconosco, quegli occi ormai spenti e di tutto il vigore degli anni trascorsi, un fantasma rimane. Mi giro un po' intorno, la casa è ormai vuota. Delle tue risa, della tua presenza è rimasto un vestito appeso all'armadio; non voglio toccarlo, ogni tanto lo guardo e ne sento il profumo ma non ce la faccio mi manchi...
lo sò che ho sbagliato, dovevo capire, soffrivi in silenzio dei miei tradimenti, ti sentivi morire. Ormai è troppo tardi e la mia sicurezza è venuta sai meno. Sicuramente confesso, era la tua presensa e la tua gran pazienza. Sentivo che il tuo amore non poteva finire, adesso son pentita, ma ormai è troppo tardi, è solo sopravvivere senza di te.
Tienimi sveglia non voglio dormire, perché questo sogno potrebbe finire, dammi la mano stringila forte dolce sarebbe anche la morte. Tra le tue braccia tanto sognate tutta la notte voglio restare, tienimi sveglia non voglio dormire, tutto domani potrebbe finire. Fuori dal mondo non voglio pensare, per te c'è un'altra e anche per me ma in questa stanza altro non c'è. Siamo da soli stretti d'amore, tienimi sveglia non voglio dormire. Altro non sogno da questa vita, questi momenti solo per noi. Dimmelo adesso dimmelo ora, ti amo davvero, sei unica e sola, triste è svegliarsi senza di te. Ma questa vita più che banale che mi fa stare sempre più male perché non c'è stato un giusto momento, questo cercarsi è un continuo tormento. Tienimi sveglia non voglio dormire stringimi ancora, fammi sognare, fammi morire... con te.
Dentro il corpo, una bestia impazzita mi divora le carni e vorrebbe la vita. Non ha ben calcolato che il mio cuore e la testa sono determinati a non dargliela vinta. Sarò pronta a combattere anche questa battaglia, son sicura, il dottore si sbaglia. Mi son messa di punta, certo è dura, ma vedrai chi la spunta, quì la posta è la vita. La mia lunga partita, l'ho giocata e l'ho vinta, sono sempre stata convinta, resta solo una bestia stordita, la valigia si è fatta... è partita.
Lunga è la strada e tanti li perigli, li ho superati ma son rimasti i segni. Ferite dappertutto quì nel cuore, che ci vuol tempo a far rimarginare. Cammino senza mai voltarmi indietro, e le esperienze sono state tante, belle o brutte ormai dimenticate e fanno parte già del mio passato. Voglio ricominciare non sanguino più ho ancora tempo per recuperare, e tempo per poter pensare a quel che voglio, a quel che devo fare. Avanti dunque, avanti devo andare senza girarmi indietro e non cadere in tristi nostalgie tristi pensieri, io penso positivo... nasco ieri.
Una foglia si stacca da un ramo, il picciuolo protende ma invano. Il vento la spazza lontano è smarrita, non sà dove sia, e s'accorge pian piano che linfa non scorre già più nelle vene. Su un prato cade sbiadita... Il sole accartoccia la piccola foglia appassita, pestata, sbriciolata, resiste; solo polvere resta, ed il vento la porta lontano. Quel che era, ora più non esiste.
Un giovine ranocchio, primavera inortrata, stagione dell'amore, stava nello stagno, seduto su na foja e se pavoneggiava. Ogni ranocchietta, avanti se parava pe jè chiede se la volesse in sposa, Risponneva: fateve più in là, er presuntuoso, nun posso esse tuo sposo aspetto chi me viè a bacià e in principe me deve trasformà.
Ad una ad una s'allontanavano a sta risposta, forse che è pazzo, lassamolo stà. Tutto lo stagno un gracidar d'amore ed quer ranocchio sempre sulla foja che aspettava la sua principessa, che d'esse baciato aveva na gran voja. Vecchio ce diventò mentre aspettava e nun s'accorse che intanto se n'annava. Questa favola te insegna che quanno l'aspettative so un po' troppe ricordate che er tempo poi te fotte. Pija quer che viene, nun stà tanto a sognà, perche la fine der ranocchio potrai fà.