E adesso... sognami, solo questo puoi fare, sognami da morire, troppo ti ho amato e tu, senza capire... Non mi potrai più avere, non potrai toccarmi, né chiamare come facevi sempre. Non avrò più orecchie per sentire ogni tuo respiro, non avrò mani per poterti accarezzare, non potrai vedermi, anche se sto male, non avrai soddisfazioni sarò orgoglio fino in fondo. Sì!... potrai sognarmi e mi avrai come sfondo, proiezione del tuo cuore che non ha dimenticato, come te questo mio folle amore.
Quanno che sei arrivata alla mia età, nun te fanno più invidia le piscchelle, e te devi da accontentà de ciccia e cellulite. Lo specchio nun te fà più paura perché er mejo l'hai dato, lassa fà, la vita t'ha fatto più sicura e co la maturità, tante so le cose che in rassegna, fai passà: quell'amica che t'ha tradito, l'amore che t'è passato, e quanno c'era er momento nun te sei goduto, quarche ruga, er capello bianco, te s'è allargato er fianco... Ma quanto dalla vita ho avuto, e quanto ho dato? Nun se po quantificà, poi in fonno nun è andata tanto male, farò li conti più in là, se Dio me dà la forza pe st'artri anni che deo campà.
Natale alle spalle e basta che palle ce ne sono per tutti di ogni colore, ci ho messo l'amore i grandi dolori, la gente sgradita e amici che ignori. E basta che palle, perché a fine d'anno ti fai poi due conti, meno male è finita, non basta una vita, tutti vengon quel giorno, la cena è gradita. E basta che palle un giorno in cucina ad imbottir la gallina, e ti prendon per culo: sei sempre divina! Il tempo non passa, ed è sempre festa, io sono ormai stanca e vorrei dormire. E basta che palle tra amici e parenti sorrisi suadenti di iene e serpenti e a fine serata, quanti complimenti. Che palle Natale La tombola, le carte, tentiamo la sorte, io più non ce la faccio, quasi quasi li caccio mamma quanto sono stanca! Ma il coraggio mi manca: e finisco per dire... restate a finire. E basta che palle.
Mio grande amore, per le tue bugie, dettate dai vent'anni stai distruggendo un sogno, per il tuo orgoglio e le tue manie. Non posso parlare, gridare, otterrei il contrario, né prenderti a schiaffi, fino a farti male. Ti posso solo amare, come solo una mamma sa fare. Non nasconderti dietro ai lasciami fare, non ti preoccupare, so dove andare, chi frequentare. Ti prego amore, la notte voglio dormire senza contar le ore. Non trovare giustificazioni alle tue azioni, ci son passata anch'io, Indietro non potrai tornare e quante mortificazioni! Non seguire sentieri tortuosi, non seminare in terreni infruttuosi, cerca di seguire il cuore, ti prego amore...
Ogni tanto lasciatemi divertire tanto con le parole che con l'ardire. Spero qualcuno riesca a capire se dico il vero o nò, alle poesie i segreti lascio custodire le speranze e i desideri, le voglie mancate delle mie noiose giornate, i miei tanti forse, chissà però, i miei no... detti con riserva, quando ancora l'anima acerba. Ora in maturità con l'esperienza di ques'età, avrei risposto ma sì, ma và...
Caro er mio Signore m'hai dato troppo core, me sciorgo a na carezza e tutto me fà tenerezza, le lacrime nun riesco a controllà. Me dovevi da fà er core più duro privo de sensibilità così che davanti a tutti me potevo parà e sicura nelli occhi a li guardà. Certo che un poco e un poco puro m'accontentavo ma cor core così bono tutti se n'approfittano. Bè, nun fà niente me va bene così sono.
La mia vita ad un certo punto mi ha presentato il conto, dovevo scegliere, i figli, la casa, la famiglia, una giornata tranquilla o seguire, contro ogni ragione la mia passione, di scrivere e cantare. Purtroppo non ho avuto tempo per pensare, il tempo incalzava ed io dovevo andare. Troppo in fretta, e da un fiume in piena mi son fatta trascinare. Ho bruciato tutti i tempi, ed a 20 anni ho voluto sposare, forse era quello, o forse no, ma in quel momento lo dovevo fare, contro ogni consiglio, e cerca di aspettare... Volevo fare tutto in fretta e senza esser costretta mi son ritrovata ad affrontare da sola situazioni incresciose, ma non potevo parlare, dovevo crescere con loro e ragionare, non dare dispiaceri, ed ero io a soffrire. Avanti, nonostante tutto dovevo andare, quel che avevo promesso dovevo mantenere, ma a quale prezzo! Non era tutto perduto, ed ho ritagliato degli spazi, e pian piano, ho avuto quello che mancava alla mia vita, quello che avevo perduto. Tardi mi son trovata a seguire la mia passione, ma se non lo facevo andavo certamente in depressione.
Ad un passo dalla tua bocca e già ti respiravo, ora mi tocca... le tue mani un brivido. Il primo bacio; e siamo ancora quì, complici dopo tanti anni, amici, amanti, con gli stessi pensieri, gli stessi desideri, ci basta guardare il cielo nella stessa direzione, per sapere che questa è la ragione. Non servono parole, la nostra è un intesa d'anime e buoni proponimenti, siamo sole, aria acqua, necessità impellenti dei nostri cuori. Proibito amore, che senza far male ha unito due persone smarrite, non abbiam fatto rumore, ma unito le nostre vite, un grande amore discreto eppur profondo, non distratto dal mondo e dalle cose. Uintesa di corpi ed umori di profumi e colori, un connubio perfetto, fatto di rispetto.
La voglia d'inseguire un sogno è tanta, ma non puoi farlo e ti resta il bisogno come un un tarlo.
Il mio desiderio è rinascere con questa esperienza, chissà se ne avrò ancora la pazienza?
Di più non si può avere dalla vita, che la consapevolezza di esserti realizzata, di aver vissuto appieno tutto quel che ti è stato regalato, e la serenità che ad altri è stata negata.