All'unisono, musica e poesia, han preso posto nel mio cuore, come melodia. Respiro amore, grido amore, con cuore sereno e la mia vita è scritta in una canzone che canto tutti i giorni. Ha qualche nota stonata, ma l'ho subito corretta e dimenticata, ormai fa parte delle mie esperienze con il cuore e con maestria sveglio assopite coscienze. Chi vuol leggermi, sono un libro aperto, sentirà nelle parole e nelle note delle mie poesie il mio concerto.
Comm'è che te presenti così spesso, da un po' de tempo a questa parte? Amica mia der core. De giorno e de notte e a tutte l'ore appresso... Se ho ben capito troppo te interessa mi marito; e allora... fatte sotto, dije che te importa, sarà la bona vorta che quanno t'avrà mannato dove più ti piace: (a fare in c...o) finarmente te darai pace e non avrai più le ragioni, de venimme a rompe li cojoni. Ps. Co tutta la bona volontà mo sparisci, vorta quer culo... vedi de te ne annà.
Perché ti ostini a camminare sopra quel burrone, cosa vuoi fare, morire per amore? Sicuro che non puoi recuperare quello che è perso senza farti male? Guarda il sole, le montagne, il mare avanti a te quel volo di uccelli che vanno a migrare, smettila di piangere, non buttare via i sogni, senza provare solo chi è vigliacco non ce la può fare. Chiedi aiuto, abbandona l'orgoglio, tutti han bisogno in alcuni momenti, scendi da quel dirupo e siediti a pensare se è meglio morire o assaporare quello che c'è di bello nella vita, ritrova il gusto ed impara ad amare nel modo giusto.
Io e te, unico destino, infiniti sogni. Per caso un giorno, incrociai i tuoi occhi, non ti ho mai scordato e da quel giorno sempre ti ho amato. Amore mio, desiderio incarnato unico nel tuo profumo, nelle tue movenze. Ti porto nel cuore, nelle tue assenze troppe forse ma abbiamo due vite separate, da un sì detto a mezza voce. Amore sempre, anime perse e ritrovate e quando abbiamo due minuti per noi, nelle lunghe giornate, in questa vita che va di corsa e niente concede ci ritroviamo abbracciati, sereni... e tutto procede.
Scivoli, penetri sulla mia pelle, mare amante, come tu sai fare, rilasci il tuo sapore e l'odore di sale e di sole. Brillano come cristalli l'umide gocce, che ancor turgide forme accarezzano, invidioso il vento le asciuga e mi sciolgo in lunghi sospiri e ad occhi chiusi sogni infiniti. Siamo soli, mio splendido amante ed affondo di nuovo nell'acqua, un brivido ancora e mi tocca... Mio mare, solo tu sai come amare tu solo sai come fare.
Semplicemente io, turgida Rosa, corposa morbida e vellutata diritta sul suo stelo, mamma amorevole, donna amata. A tutti dono, un po' di me, a chi sa capire, volitiva e forte fino a morire. Sincera, troppo oserei dire, come Rosa che non nasconde profumo né colore al sole mi rivolgo radiosa, mai scontrosa e imbastisco trame col vento, che mi accarezza, a volte puntigliosa, e con cuor contento, i miei pensieri vanno su ogni cosa, La vita (che ringrazio) mi ha donato tanto. E sulla fantasia rosa riposa.
Non chiedetemi mai promesse, cambierò mille volte, pareri e decisioni, non si può esser più precisi sono cambiate le condizioni. La vita non è uno schema prestabilito, forse col tempo ognuno l'ha capito. Non si può dire mai sì! Forse un ni... e non c'è mai niente di sicuro tutto è ormai talmente inconsistente che non c'è niente di consolidato ognuno viva alla giornata e come gli aggrada, senza compromessi. Vi dico questo perché per arrivare a queste conclusioni me ne sono perse di occasioni..
Mi hai scritto t'amo, tra le pagine di un libro, tra i banchi di scuola, ogni tanto lo sfoglio mi ricordo di te. I suoi fogli sono consunti, ma ancora il cuore batte quando ricordo quell'ingenuo amore, mi stavi a guardare ed ogni cosa ci sembrava bella e proibita. Un bacio a volte, tra i lunghi corridoi, mi faceva arrossire, e mi sembrava si vedesse in viso, tutto quel mio ardire. Forte l'emozione della prima carezza, non sapevo ancora come sarebbe andata a finire, Ma a quella tua dolce richiesta... Sì!... non ho finito mai di dire.
Uomini, illusi capitani di vascelli fantasma a doppio timone, che navigano controvento e senza direzione. Condottieri fragili, di virtuali eserciti di cui ben note sorti. Re senza corona, di invisibili popoli, soggiogati da ciò che donna dona, facilmente plasmabili, da lingue di fuoco e dardi di piacere. Il loro motto è semplicemente godere.
Ero bambina, lo sguardo abbassavo, al tuo passaggio arrossivo, già ti amavo. Con tenerezza, sui miei capelli facevi una carezza, ancora non capivo, cos'era quella grande emozione che provavo dentro, mi strozzava la voce e non mi dava pace. Sei andato via e sei tornato, son diventata donna e non ti ho dimenticato. Ancora al tuo passaggio, quel nodo in gola frena le parole, ma mi son fatta coraggio, ti ho detto: t'amo. Quell'emozione, di quando ero bambina è diventata col tempo una grande passione.