Oggi son salita sul monte alto del mio dolore, non ho piu lacrime da versare, ci sarà un modo per recuperarti amore, vorrò provartelo in ogni modo, che per me sei la cosa più importante, altrimenti senza te, non riuscirò più a scendere. Non sò come andrà a finire, ma devi esser certo che t'amo da morire.
Ormai sei un ometto, e vien giù una lacrima pensando a quanto sei cresciuto, i tuoi sei anni amore anch'io ho avuto e sempre mi hai chiesto: Nonna, quando da solo leggerò le favole, quando dovrò aspettare? tempo al tempo, a scuola devi andare, imparare a leggere e pensare, scrivere in modo giusto, ascoltare e star composto. Ricorda questo giorno amore mio, sarà importante, avrà inizio il tuo sapere e spero negli anni a venire, di poterti seguire nel tuo crescere ed imparare. Una sola cosa ti auguro con tutto il cuore; che lo studio sia per te un piacere.
Cos'è che non mi fa ragionare, forse il dolore che dentro mi distrugge, ammetto solo ora di aver sbagliato, troppo ho dato, e senza risparmiarmi ti ho dedicato la vita, i miei migliori anni. Il mio amore per te, unico e immenso, e per questi sentimento ho rischiato di annullarmi, di non avere più una mia vita. Quando alla fine ti senti dire che non hai fatto niente, le tue parole le sento ancora come eco, trafiggono, e nella piaga ancora... Perché amore mio, voluto, tanto desiderato, perché figlio mio? Eppure tutto ti ho perdonato, ti ho sempre capito, assecondato... forse perché troppo ti ho amato.
Scusa amore se ho spiato i tuoi pensieri, ho condiviso intimi momenti, ma è mancato alla mia voglia, al mio desiderio, quel dono immenso di esser mamma. L'ho vissuto con te, ed in me cresceva e nel tuo grembo, quel bimbo tanto amato, tanto voluto, già mio lo sentivo e ti ho spiato, confesso, e con te ho sperato. Amore mio quel bimbo, è stato un mio segreto, tu sai quanto l'ho desiderato.
Ipocrisia è fingere di essere quello che non sei, non lasciarsi andare, pensare e non voler trasmettere, perché filtrare quello che si vuole e trattenere. Ipocrisia è soffrire per non poter gridare, dentro ti fa male, non poter dire, fare, amare, bisogna fare sempre compromessi tra la lingua e cervello. "mostrati come sei"! Ipocrisia è non dar retta al cuore, vivere senza tanto pensare, all'anima non piace questa continua bugia. Ipocrisia è non avere coraggio di esprimere i propri sentimenti, non trattenerli, o prima o poi ti penti.
Morbidi contorni, pelle odorosa, dove ognun riposa, corposa, gioiosa sempre attraente, nella semplicità coerente, sia nella vita che nell'amore, a tratti presuntuosa. Donna dai mille volti, nascosti, forse, dai mille segreti, donna dalle mille promesse, da tutti contese. Capello fluente, sorriso indulgente generosa corteccia dove ognuno s'appoggia, s'intreccia, dove tutti hanno inciso, ha ricordi e ferite, dal tempo e dalla voglia, guarite. La voglia, non mi abbandona mai, di continuare a vivere, donarmi ancora e sorridere per non lasciarsi andare.
De stronzi se ne trovano a migliara, appesi agli arberi, perché nun sanno scenne, certi sai volano, tutti quelli folli, antri se rigirano da soli e se inpataccano co la loro puzza. Poi c'è lo stronzo che nun sembra vero, se mimetizza e quello fà paura, ma poi scoperto sempre in tera resta. Quelli veri, stanno pe tera spiaccicati, piantati co un giro drentro all'artro e più se rigirano e più er fetore aumenta, poi vengono schiacciati da antri stronzi.
Bevemo er nostro vino, ch'è sincero, così se dice, perché ce fà più veri, quello che devi dì, quello che devi fà, te viè leggero. Godi cor vino ch'è la nostra droga, t'annebbia un po' la vista e anco er cervello, tutto te sembra bello, te fà er core bono e diventi un po' bambino, nell'ingenuità poi dì de tutti quer che voi. Bevemo tutti che ce riscallamo, e Bacco ce accompagna, tutto d'un fiato scolamoce er boccale, così semo m'briachi. Arriva la mattina, ch'è stato tutto un sogno te risveji tutto rintronato, felice e anco riposato...
Siamo gocce, lacrime di uno stesso dolore, asciugate e consolate da un unico amore, perché le nostre anime troppo tardi si sono ritrovate.
Anime perse, destinate forse ma cercarsi dove, ogni cosa muove amore, ogni cosa grida amore e ci siamo capiti, ed amati. Perché lontani, perché le mani poco si stringono, ma tanto si cercano?
Voglio ancora lacrime, che siano di gioia, per averti giorno dopo giorno, forte ti amerò ma questo non è possibile e resterò l'invisibile, pronta a consolarti... sempre tua sarò.
Semplice nei tuoi gesti, disarmante sorriso, semplice nell'apparire, nel porgerti, nel divenire. Donna vissuta, dal dolce volto, antico e vellutato, donna dal triste passato ricordi di guerre e carestie, quanto ti ho amato... Semplice come i fiori del tuo giardino, nel tuo dire, semplice nel tuo amore, non servivano parole, bastava uno sguardo una carezza, e mi rivedo attaccata alla tua gonna, mi dicevi: mio piccolo amore. Semplicemente semplice... nonna.