in Poesie (Poesie anonime)
La mia disperazione
Ogni mia lacrima versata nel mare, è una parte di te che mi abbandona.
Composta giovedì 5 marzo 2009
Ogni mia lacrima versata nel mare, è una parte di te che mi abbandona.
E ti sei mai chiesta il perché?
perché il giorno rischiara la tua luce
Nei dintorni piovosi
Durante la stagione della natura che mi illude
Quando qualcosa mancava
La tua bellezza emanava sospiri di coscienza essenziale
Ed intorno alla tua fronte, o meglio vicino al viso le guance si facevano rosse
Oppure nei sibilii di sconforto che intravedevo nei tuoi occhi nelle giornate di settembre
Che accarezzavo con cautela per non ferirli
Passeggiava dolcemente la mia mano sul tuo viso
Ti ricordi?
E gli enormi scogli su cui ci arrampicavano
Per salire sul palcoscenico deve recitare la nostra pagina di cristallo
Il mare e la sua schiuma ci bagnavano la pelle timida di acqua leggera
Le passeggiate nei dintorni boschivi
Sotf to il sobrio cielo delle nostre incertezze
Lontani dai rumori della città
Sulla finestra di questo angolo eterno
Mi svegliavi con i capelli che strusciavano come le foglie cadenti dei rami abbozzati dal trotto di un pendio
Certe mattine mi sveglio
E tu non ci sei più
Come il circo delle carrozze antiche
- Ti ricordi?
Ora il buio della notte
Mi copre con suo manto nero
Ed io sono qui,
sola e senza te
Nel silenzio della mia stanza.
Il mio sguardo è perso
Ad aspettarti, e ti immagino così,
vicino a me
Dove sei?
Amore mio viene,
sono qui...
senti la voce del mio cuore
ed il rumore che fa la mia anima...
Sei il mio sogno
ti ho cercato nelle vie
anche, in mio letto vuoto
Dove sei?
Voglio incontrarti solo per un istante
Stringerti forte
e sentire tuo respiro
e così ti portare come
ricordo Per il resto...
Rimango sola nel silenzio della notte...
Mentre continuerò a sognarti
tutte le notte...
Per dare alcuno senso alla mia vita.
Mi chiamo Lola,
e son spagnola,
per imparare l'italiano,
vado a scuola.
le mie sorelle,
son tutte belle,
la più bella,
è Antonella.
I miei fratelli,
son pipistrelli.
Il mio cane,
è un salame,
il mio gatto è tutto matto,
la mia mammina,
e' parigina.
Il mio papino è l'imperatore della Cina,
Cina,
cococodè
1-2-3
Splash.
Se avessi una bacchetta magica vorrei regalarti...
"tempo"
Perché tu possa amare, riamato e sentirti contento;
"tempo"
Perché tu non debba mai guardare l'orologio per vedere lo scorrere del
"tempo"
Perché se hai fatto del male tu possa pensare "e ricordare";
"tempo"
Perché se hai fatto del bene "dimenticare" (se fai del male ricorda, se fai del bene dimentica);
"tempo"
Perché anche Faust disse all'attimo fuggente "fermati, sei bello"! ... ma il
"tempo"
Fugge "inesorabilmente".
Buonanotte dolce stellina,
dormi fino alla mattina.
Sarai cullata nel lettino
da un pensiero assai carino.
Non ti turberà più il vento,
e dormirai senza tormento.
E guardando su le stelle
cercherai quelle più belle.
Buonanotte e sogni d'oro
dolce stella fuor dal coro.
Sulle note della nostra canzone
la chiarezza diventa confusione
quanto vorrei che i ricordi divenissero realtà
i tuoi sentimenti verità.
S'inizia giocando
tra giostre,
rimpiattini,
corse a perdifiato,
schiamazzi,
urla
e il gioco quindi
sbiadisce in amore,
nelle passioni,
negli amori
falsi veri,
lunghi brevi.
Ecco poi il tepore
dei figli,
dei bimbi
per casa
ed allora
filastrocche,
cantilene,
carillon,
stupori,
meraviglia
e ancora gioie...
davvero quelle?
Dolori?
Quelli sì,
eccome.
Questa è la vita
che credemmo
solo per noi
unica,
speciale
ed invece
per tutti
inizia così,
scivola e va,
illude,
disillude,
si sgretola,
avvizzisce,
sfiorisce,
indugia,
ed infine
finisce,
sparisce.
Immensamente mattino,
sfavillante luce,
dolci sensazioni,
vecchie emozioni,
affiorano potenti
figurando nuovi intenti
intenti prigionieri
di pessimi pensieri.
Serenità inaspettata
ingiustamente guadagnata,
apre nuove vie
alle mie fantasie,
schiude nuove idee
trasportate da maree
affronta! Nuove sfide
tralasciando le sue ire.
Vieni o maggio t'aspettan le genti
ti salutano i liberi cuori
dolce Pasqua dei lavoratori
vieni e splendi alla gloria del sol.
Squilli un inno di alate speranze
al gran verde che il frutto matura
alla vasta e nostra fioritura
in cui freme il lucente avvenir.
Disertate falangi di schiavi
dai cantieri dall'arse officine
via dai campi su dalle marine
tregua tregua all'eterno sudor.
Innalziamo le mani incallite
che sian fascio di forze fecondo
noi vogliamo redimere il mondo
dai tiranni dell'ozio e dell'or.
Giovinezze dolori ideali
primavere dal fascino arcano
verde maggio del genere umano
date ai ciechi il coraggio e la fe.
Date fiori ai ribelli caduti
con lo sguardo rivolto all'aurora
al gagliardo che lotta e lavora
al veggente e poeta che muor.
Date fiori ai ribelli caduti
con lo sguardo rivolto all'aurora
al gagliardo che lotta e lavora
al veggente e poeta che muor.