Scritta da: Lucrezia M.
Tra le onde del mare
Strazianti i tuoi tormenti si perdono
E il vento tra le chiome
Ricorda i tuoi lamenti

Tra gli scogli
Si infrangono le tue paure
E il tuo profumo tra la sabbia
Ricorda le tue sofferenze

Rimpiangerai di avermi perso
Rimpiangerai i bei momenti
Rimpiangerai il nostro amore
Ma vaga tra i tuoi ricordi
E perditi tra i tuoi sogni

Tra le montagne
Dolenti le tue grida echeggiano
E la pioggia sulla roccia
Ricorda la tue pene

Tra le lucenti stelle
Vagano tristi i tuoi pensieri
E la luna nella notte
Fa risplendere le tue lacrime.
Anonimo
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    Scritta da: SolPiccola .

    Dove sei?

    Ora il buio della notte
    Mi copre con suo manto nero
    Ed io sono qui,
    sola e senza te
    Nel silenzio della mia stanza.
    Il mio sguardo è perso
    Ad aspettarti, e ti immagino così,
    vicino a me
    Dove sei?
    Amore mio viene,
    sono qui...
    senti la voce del mio cuore
    ed il rumore che fa la mia anima...
    Sei il mio sogno
    ti ho cercato nelle vie
    anche, in mio letto vuoto
    Dove sei?
    Voglio incontrarti solo per un istante
    Stringerti forte
    e sentire tuo respiro
    e così ti portare come
    ricordo Per il resto...
    Rimango sola nel silenzio della notte...
    Mentre continuerò a sognarti
    tutte le notte...
    Per dare alcuno senso alla mia vita.
    Anonimo
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      Scritta da: PAOLO PASSAROTTO

      100

      100... sono... 100
      100 sono le maschere di cera
      Mi guardano con i loro occhi vuoti
      Mi osservano silenti con il loro sguardi finti
      Sono sempre in attesa di un'anima da catturare
      Aspettano silenziose, appese al lungo corridoio dalle pareti color porpora

      100... sono... 100
      100 sone le maschere di cera
      Silenziose mi guardano ogni giorno
      silenzioso le guardo ogni giorno

      è difficile la scelta

      Oggi chi voglio essere
      il timoroso, il burlone, l'assassino
      l'ultima decisione e sempre la migliore
      La prendo e mi preparo. Lo specchio rivela il mio essere
      Cupo, insensibile, senza moralità
      Stasera il mondo è mio
      stasera il mondo sono io.
      Anonimo
      Composta domenica 17 maggio 2009
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        Scritta da: Silvio Trovato

        Sintesi

        S'inizia giocando
        tra giostre,
        rimpiattini,
        corse a perdifiato,
        schiamazzi,
        urla
        e il gioco quindi
        sbiadisce in amore,
        nelle passioni,
        negli amori
        falsi veri,
        lunghi brevi.
        Ecco poi il tepore
        dei figli,
        dei bimbi
        per casa
        ed allora
        filastrocche,
        cantilene,
        carillon,
        stupori,
        meraviglia
        e ancora gioie...
        davvero quelle?
        Dolori?
        Quelli sì,
        eccome.
        Questa è la vita
        che credemmo
        solo per noi
        unica,
        speciale
        ed invece
        per tutti
        inizia così,
        scivola e va,
        illude,
        disillude,
        si sgretola,
        avvizzisce,
        sfiorisce,
        indugia,
        ed infine
        finisce,
        sparisce.
        Anonimo
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          Risveglio emozionale

          Immensamente mattino,
          sfavillante luce,
          dolci sensazioni,
          vecchie emozioni,
          affiorano potenti
          figurando nuovi intenti
          intenti prigionieri
          di pessimi pensieri.
          Serenità inaspettata
          ingiustamente guadagnata,
          apre nuove vie
          alle mie fantasie,
          schiude nuove idee
          trasportate da maree
          affronta! Nuove sfide
          tralasciando le sue ire.
          Anonimo
          Composta venerdì 13 giugno 2014
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            Scritta da: Renzo Mazzetti

            Vieni o maggio (canzone)

            Vieni o maggio t'aspettan le genti
            ti salutano i liberi cuori
            dolce Pasqua dei lavoratori
            vieni e splendi alla gloria del sol.
            Squilli un inno di alate speranze
            al gran verde che il frutto matura
            alla vasta e nostra fioritura
            in cui freme il lucente avvenir.
            Disertate falangi di schiavi
            dai cantieri dall'arse officine
            via dai campi su dalle marine
            tregua tregua all'eterno sudor.
            Innalziamo le mani incallite
            che sian fascio di forze fecondo
            noi vogliamo redimere il mondo
            dai tiranni dell'ozio e dell'or.
            Giovinezze dolori ideali
            primavere dal fascino arcano
            verde maggio del genere umano
            date ai ciechi il coraggio e la fe.
            Date fiori ai ribelli caduti
            con lo sguardo rivolto all'aurora
            al gagliardo che lotta e lavora
            al veggente e poeta che muor.
            Date fiori ai ribelli caduti
            con lo sguardo rivolto all'aurora
            al gagliardo che lotta e lavora
            al veggente e poeta che muor.
            Anonimo
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