Scritta da: Hannele
Idoli di vita,
idoli di patria,
idoli di meta.

Idoli di colori,
idoli di splendori,
idoli di amori.

Compagni di sventure,
compagni di avventure,
compagni di giunture.

Compagni di poesie,
compagni di avarie,
compagni di utopie.

Compagni miei,
sento la muffa
crescerci addosso,

come se dagli dei
trasformati in stoffa,
piantati in asso.

Queste coperte
sporche di sangue
delle lacrime

audaci, rosse, scoperte,
piante per sempre
sulle nostre anime.
Anonimo
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    Scritta da: Tristan Coco
    Con la testa flessa sulla mia spalla tesa
    scandisti a singhiozzo di risa amare
    cercando tra le dita i palpiti
    nella conta di un crogiolo
    e affidasti al silenzio il tuo tormento

    di quelle volte tra le folle altalenanti
    malsane e svelte come serpi, noi due fermi
    sospesi al cappio di due alme bianche.

    dannati e rei tra le occhiate bordate
    di sferze e il mormorio di un geco.
    Noi due fermi.

    amanti irriverenti

    croci affrante su bocche fetide
    nell'imbratto di un indecente festone
    e un coro d'ombre in tondo.
    Fermi.

    Disteso e flesso affidasti ogni tuo respiro al mio petto.

    "Un giorno ti porterò via, nel mio giardino inverso, a testa
    in giù"
    Anonimo
    Composta mercoledì 16 ottobre 2013
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      Scritta da: Hannele
      Soccorso, soccorso
      quando ormai è troppo tardi.
      Rimasta è la carcassa,
      una non più implorante massa
      di figli di Dio o della natura
      lasciati morire nella tortura
      che il viaggio di speranza
      verso la fine del mondo che avanza
      forma nella mente con la paura.

      Parlate, parlate
      figli di Dio
      sempre che voi siate
      in questo regno di Dio.
      Una benda invisibile
      avete sugli occhi
      che vi rende impossibile
      vederne gli specchi
      tragici e desolanti,
      urlanti e piangenti
      ma almeno coscienti
      della rovina del mondo.

      Riposate, riposate
      miei sacri figli di Dio
      chiunque esso sia,
      dovunque esso sia.
      Di certo non pio
      per queste ossa
      cadute in miseria
      prima che si possa
      regalarvi un viso,
      un mondo e un riso
      per assaporare il paradiso.

      Hannele.
      Anonimo
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        Scritta da: Hannele
        Tempesta, vortice, alluvione
        riconoscimento, anima, esplosione.
        Una vita accesa,
        Un'esistenza sospesa,
        Un eterno momento
        un potente sentimento.

        Cammino a tentoni
        Respiro a pieni polmoni
        Attendo un'eclissi
        Che mi conduca i passi
        Verso un infinito giorno
        Dopo tutto questo riposo notturno.

        Ora che questa mano di rosa
        Mi ha raccolta da terra e mi posa m'immergo nel morbido tepore
        di questo contatto, di questo splendore,
        Mi faccio frugare
        Le molte anime rare,
        Mi faccio colmare
        dall'intenso e caldo mare,
        mi faccio attraversare
        dal vento dolcemente polare.

        E infine, leggera, di peso, mi dono
        solo a te, tenero profondo sogno.

        Hannele.
        Anonimo
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          Scritta da: Hannele
          E tu, soldato, per che padrone urli? Per che padrone spari?
          Chi ti ordina di far questo a un tuo pari?
          Quale ragione, accusa o Dio
          vai proclamando credendoti pio?
          Cosa sognavi, bambino felice?
          Cosa cantavi, perduto amico?
          Occhi, cuore, fegato e pelle
          sorreggono le anime in quello scialle.
          E tu non sai che ti hanno aperto,
          prelevato ragione e di colpo coperto.
          Tu non conosci il feroce nemico
          come si insinua nel tuo intimo amico:
          Lo spreme, lo tiene, lo zittisce e sviene.
          Ma svegliati e riattiva le vene
          il tuo corpo ha un colore, un suono, un volo.
          Tu sei padrone del tuo perdono.
          Anonimo
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            Scritta da: Hannele
            Sento la tua voce graffiarmi dentro:
            la mia pelle urlare,
            i miei occhi tremare
            e le mie mani vibrare.

            Sento la tua voce entrarmi dentro:
            la mia anima sussultare,
            il mio respiro temere
            e il mio cuore sapere.

            Sento la tua voce svegliarmi dentro:
            la mia furia calmare,
            la mia speranza montare
            e l'amore viaggiare.

            Sento la tua voce sollevarmi dentro:
            il peso sparire,
            il dolore svanire
            e il tempo passare.

            Sento la tua voce colmarmi dentro:
            il tuono arrivare,
            la luce entrare
            e la forza sovrastare.
            Anonimo
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