A Follia che bussi; A Follia del cui concepir io rifuggo; A Follia che soffochi pensieri e parole che tiranneggi la vita.
Follia asciugherò le lacrime dell'anima e placherò il mare della tua esasperazione.
La follia è il pianto estremo di una anima incatenata; La follia è la porta schiusa per chi respira solo oscurità; La follia è la rabbia inesplosa che trova fiato nel suo urlo estremo; La follia è la voglia di vita che tutto distrugge;
Non cedere alla follia, frena il suo dire estremo Ascoltandola.
Tu ascolterai la tua follia; Tu berrai dalla tua follia; Tu coccolerai la tua follia; Tu comprenderai la tua follia;
La follia è il pianto estremo di un anima che soffre, asciuga le lacrime alla tua anima e il suo pianto cesserà di esistere.
Tu uomo cavalcherai la tua follia come cavallo impazzito girerai a vuoto nel tuo cielo interiore.
Ma di quel cavallo frenerai il passo al vivere sia folle la tua corsa ma nel tuo sol pensiero.
Ascolta la tua follia, essa non è poi così folle ti sta solo mostrando i confini della tua prigione.
Uomo Piccola Chiesa, nel silenzio del tuo intimo pensiero, celebrerai la comunione col tuo profondo essere;
Uomo Piccola Chiesa, camminerai nella sacralità della tua esistenza, attraverso il tuo semplice esistere;
Uomo Piccola Chiesa, pregherai in ginocchio sull'altare innalzato al tuo pianto, il Sole che ne asciughi le lacrime;
Uomo Piccola Chiesa, aprirai questo luogo sacro a chi ugual preghiera innalzerà canto ed insieme mano nella mano schiuderete al vivere le chiese del mondo.
Dipingi pure i cuori con i colori della tua anima, ma non sprecar lacrime quando la tinta stingerà miseramente, è la pioggia del viver che cade incessantemente dal cielo, a lavar via il bello e il brutto dei cuori.
Non si otterrà mai un buon affresco sin quando la tela non sarà completamente tersa.
Dipingi pure laddove i tuoi occhi d'amore vedono amore, avrai allenato la mano a realizzare il tuo unico e solo capolavoro, la magnifica tela del tuo cuore.
Ogni dipinto affrescato nei cuori altrui sarà una pennellata d'arcobaleno per la tua anima.
Solo quando dipingerai con amore la vita, avrai colorato il tuo cuore.
Succhierò l'essenza di questo sentimento e del suo siero rivestirò il mio corpo spoglio. Gocce ruvide mi graffieranno la pelle ma lingua calda ne laverà le ferite. Brucerò di questa essenza che mi infuoca dal di dentro e di questo fuoco farò stelle da innalzare al cielo. Morbidamente mi concederò al voluttuoso dire della gelosia canto celato di una profonda appartenenza.
Gelosia sarai tu messo di vita, e quando al mio cuore conficcherai spina io saprò d'aver vissuto amore. Gelosia tu dell'amore sei la spia lampeggia ti prego fammi sentire palpitare il cuore.
Gelosia vento che sbatte la mia vela soffia impetuoso, riscalda le mie passioni, accendi il mio fuoco, e trascinami laddove c'è ardore.
Vivimi gelosia instilla avido desiderio, ed incontenibile voglia e attraverso il fluido sentire della mia essenza io berrò amore.
Gelosia, devastami, possiedimi più intensa sarai e più profondo sarà il messaggio d'amore ascoltato dal cuore.
Non proferir parola che sia oscuro presagio, o angosciosa sentenza la vita sorda non è al tuo dire, dipingerà con i colori che tu le avrai offerto, la tua stessa vita.
Attento al dire che diffondi con tanta oscura generosità, di quelle stesse parole si impregnerà la tua essenza, e di quelle infamità camminerai indossando abito.
Parla del vivere elevando l'anima al sogno e il cuore all'amore.
Bene Dici e del bene detto e pensato impreziosirai il tuo domani.
Quando nel dire, avrai lanciato il buio del tuo cuore, la tua sentenza starà già impregnando il tuo cielo.
Parla del vivere con amore, rivolgi al prossimo la tua comprensione, e amore e comprensione, saranno il cielo del tuo cammino.
Inizia da te e in te il vivere buono, modifica il tuo dire tu sarai ciò che dici e pensi, ogni parola è profezia per la propria esistenza.
Costruisci il tuo domani attraverso il buon dire, e il tuo dire diverrà l'orizzonte del domani.