L'amore è quel sentimento che eternamente muta, esso non avrà mai la forma che ricordi, ma sempre e solo la forma che ancora non ti è nota.
Quando un dì cercasti nel fondo del tuo cuore, amore, e credesti d'aver trovato la più preziosa delle pepite, ti vidi camminare altero nel mostrare al mondo quel tuo prezioso cimelio, ma l'amore non è qualcosa di muto, che giace nella profondità dell'anima. Non è la fredda pepita che mostrasti al vivere con orgoglio, l'amore è quel sentimento che eternamente muta, esso non avrà mai la forma che ricordi, ma sempre e solo la forma che ancora non ti è nota.
Se un giorno ti domanderanno di misurare il tuo amore, tu sorriderai a codesta insensata domanda, chi te l'ha posta, non ha mai conosciuto amore.
Non esistono invero unità di misura per pesare l'amore, esso vive e vivrà sempre nella sola idea del vivere, e così come non puoi misurare l'intensità di una vita, tu non potrai mai misurare l'amore.
Raccogli i fiori di una vita e non misurarne mai il senso, perché ogni attimo vissuto sarà stato amore, che tu lo abbia o meno compreso.
L'amore è quel battito di cuore che si eleva al cielo, e resta con il suo eco a ricordare al mondo, la magia di un cuore.
Seppur fugace cometa sia la vita umana, la sua lunga scia ti parlerà sempre e solo del suo amore per la vita.
Quando un dì cercasti in fondo al tuo cuore amore, è non sapesti cosa elevare al vivere per farne mostra, se non la tua intera vita, e decidesti di vestirti di un sorriso per il mondo, fu allora che la vita prese il tuo cuore di luce, per farne una stella.
Da sempre le stelle del cielo, illuminano il buio della notte, ricordando agli uomini di buona volontà, la magia dei cuori, e la forza dell'amore.
Amore, vuol dire sorridere con il cuore alla propria esistenza.
Sorridi, e quando alzerai gli occhi al cielo, cerca la tua stella.
Quando sentirai di dover dare, dai, e nello sfogo spontaneo della tua ricca fonte che il divenire del tutto si attua.
Quando sentirai di dover amare, ama, e nel donare stelle che avrai illuminato il cielo nero del vivere.
Quando sentirai di vibrare alla voce del tuo cuore, vibra, non resterà chiuso il tuo sentire tra le mura che scorgi, il sentire del mondo ha orecchie grandi per godere dei tuoi fremiti.
Ogni sentimento generato dalla tua sacra fonte invero non ti appartiene, prezioso tesoro è nel cuore della vita.
La tua ricchezza è la ricchezza del tutto.
La tua forza e la tua gloria non resteranno sterili frutti, è nel buon dare il dare unico che migliora il vivre.
Quando sentirai di dare, dai ascolto alle armoniche vibrazioni del tuo cuore e non alla razionale sentenza della tua ragione, dai, e nel dare non avrai raccolto la tua sola gioia ma avrai alimentato la gioia al mondo.
Non allungare troppo lo sguardo nel lontano orizzonte, cerca attraverso i tuoi passi l'elisir della vita, il quadrifoglio del vivere è già nel tuo giardino, cerca e sentirai la sua luce chiamarti per nome, perché la fortuna è di chi respira, sorride e coltiva i propri sogni.
Coltiva il tuo quadrifoglio, semina la tua esistenza, la luce cerca la luce, preparati ad accogliere la tua fortuna, non sarà un unico seme a farti sorridere ma l'insieme di mille e più fioriture.
Accumula la tua rabbia, e usa la sua forza per seminare ancora, le promesse del vivere non saranno vane, ti fu detto: "Avrai la vita".
E la vita ti sarà consegnata dalle tue stesse mani, non esiste al vivere maggiore traguardo da raggiungere, e tu lo toccherai, trasforma lo scoramento in forza e la tua rabbia in caparbietà.
Semina, solo così la tua vita vedrà fiorire i suoi fiori, il sole è alto semina.
Re e Regine sarete se pedine non resterete e nel riconoscere il sentiero della regnanza danzerete infine nella vostra luminosa stanza, dove del dire vero conoscerete il pensiero:
"In voi è il canto vero dell'unico sentiero; In voi è la luce che vi concederà pace; In voi è la sembianza in cui il cuore danza; In voi è la luna che accenderà fortuna; In voi è quel sole che vi concederà amore".
Re e Regine sarete ed insieme canterete dello stesso canto che un dì vi trasse dall'incanto:
Re e Regine sarete se pedine non resterete e nel riconoscere il sentiero della regnanza danzerete infine nella vostra luminosa stanza, dove del dire vero conoscerete il pensiero:
"In voi è la luna che accenderà fortuna; In voi è quel sole che vi concederà amore".
Re e Regine sarete quando nel vostro cuor vi bagnerete e consci del divin sentire vi innalzerete oltre il solito udire:
Re e Regine sarete se pedine non resterete e nel riconoscere il sentiero della regnanza danzerete infine nella vostra luminosa stanza, dove del dire vero conoscerete il pensiero:
"In voi è la luna che accenderà fortuna; In voi è quel sole che vi concederà amore".
Re e Regine sarete quando sul sentiero della regnanza vi muoverete in un'unica danza.