Stanco ma non vinto è l'uomo addolorato dalle sue sconfitte, egli saprà convogliare la forza del suo dolore per migliorare la sua esistenza. E quando gli invidieranno la sua grande terra, mostrerà al vivere le sue profonde piaghe.
Non è fortunato l'uomo saggio, ha solo visto laddove tu non hai ancora guardato.
Non è diverso l'uomo che vive, ha solo percorso più velocemente la strada che ora tu stai intraprendendo.
Non è generoso l'uomo che ti sorride, vive semplicemente il suo esistere.
Non è un buon ascoltatore l'uomo vero, ha solo riconosciuto la vita nei passi del suo prossimo.
La vita non è lontana da dove guardi, osserva con gli occhi del cuore e la riconoscerai in te.
Quando lancerai sentenze al vivere, sappi che il vivere ascolta e conserva ogni dire, e di quel tuo proferir parola te ne chiederà conto. Sia attento il tuo parlar al prossimo perché il mal detto sarà il tuo solo verdetto.
Quando seminerai zizzania nei campi del vicino, sappi che la zizzania e un seme leggero che danza tra venti più svariati. Se non vuoi che la zizzania infesti i tuoi campi, non spargerne seme.
Quando infliggerai pena, sappi che sotto lo stesso giogo cadrà il tuo passo. Negli occhi di chi merita il tuo diniego osserverai il riflesso del tuo domani. Ascolta l'anima quando la ragione malevolmente conduce.
La vita è quel fiume che sempre scorre, la sua corsa potrà essere fluida o pesante dipenderà da te.
Trascinerai con te il peso delle parole dette e quello delle parole non dette, sino a quando il tuo parlare non sarà proferito dal cuore.
Solo le parole innalzate dal caldo focolare del tuo corpo freddo avranno ali per elevarsi oltre il corso del tuo fiume.
Scorrerà fluido il tuo fiume solo quando il dire sarà figlio del cuore.
Anelo e bramo d'essere in te scioglierò il mio cuore nel tuo grande mare per poi specchiarmi attraverso la tua essenza.
E tu sorvolando le montagne del mio dire i grandi mari delle mie stanchezze ascoltando la voce della mia anima giungerai al centro del mio cuore.
Ti Sedurrò Affascinandoti con la forza grande della mia essenza sentirai la passione confonderti la mente e saranno i tuoi stessi pensieri a condurti a me.
Ti Sedurrò Servendomi della tua anima per ammansuetire la tua ribelle natura.
Ti Sedurrò Circuendo le tue convinzioni, addolcendo i tuoi alti picchi col soffio leggero del mio sentire. E per la tua sete io sarò l'acqua che inebria.
Ti Sedurrò Sarai nel mio cuore ogni giorno prima ancora che brina tocchi foglia e al risveglio di ogni sole io tornerò a cantarti.
Ti Sedurrò E accarezzandoti il cuore, sentirai i miei passi profanare il tuo scrigno non per prendere, ma per donare.
Ti Sedurrò e nel gioco dell'amore tu diverrai specchio affinché io possa riflettermi.
Se lo chiedo al menestrello, lancia in aria il suo cappello. Se lo chiedo al farmacista, mi diventa un po' un artista; Se lo chiedo poi al monello, non lo sa neppure quello.
Del futuro stranamente, non mi sanno dire niente.
Sarà vero pure questo il futuro è un po' indigesto, sullo stomaco ci resta quel che non rimane in testa.
Il futuro è un manifesto che ti vuol tener desto, ma se è troppo nella mente ti dimentichi il presente.
Il futuro che verrà sarà bello? Chi lo sa?
Mi risponde il menestrello intonando uno stornello:
Son felice di abitare il presente in riva al mare e del mio futuro sò, che riavrò quello che ora dò.