Pubblicata il 12 luglio 2007 Chiedi Cerca e Prendi Il ricevuto, sarà quello che avrai cercato. Il guadagnato, sarà quello che avrai osato toccare. Niente ti sarà dato, se non lo avrai cercato. Niente riceverai, se non avrai osato prenderlo. Chiedi Cerca Prendi Come l'aquila allargherà le ali per regnare nel suo cielo, così tu allargherai le tue ali per rendere libero il tuo cuore nella vita. La tua indecisione sarà la penna con cui sottoscriverai la tua fine. Chiedi Cerca Prendi Cammina attraverso l'irto sentiero asciugando le lacrime alla luce di quel sole che scorgi, avanza. Il te del domani sarà la sommatoria, del chiesto, del cercato e del preso Se nulla avrai cercato, nulla ti sarà dato. Chiedi Cerca Prendi La vita è un semplice addizionale, senza addenti il risultato sarà sempre zero. Cambia quel risultato, chiedi, cerca e prenditi la vita. Rendi il sognato sogno realizzato, vivi. Vota la poesia: Commenta Pubblicata il 14 agosto 2007 Preziosa Esistenza Cingimi! Ma non ad uomo urlai questo dire. Prendimi! Ma non a desiderio fisico, sussurrai questa voglia. Rendimi appartenenza! Ma non a bramosia di brama, urlai questo chiedere. Vita in te ho messo radici, ed in te seccherò fiore; Vita in te accesi luce, ed in te spegnerò i miei occhi; Vita in te profusi parola, ed in te lascerò il mio silenzio; Vita in te il mio primo gemito e sempre in te l'ultimo dei mie sospiri; Vita, cingimi, prendimi e rendimi appartenenza di questa mia preziosa Esistenza. Vota la poesia: Commenta
Pubblicata il 9 settembre 2007 Grande Aquila Grande Aquila sorvolerai le alte montagne del dubbio con occhio fermo al sentiero dei tuoi sogni; Grande Aquila chiederai la Vita, mentre freccia infuocata ti accenderà il cuore. Grande Aquila sogni da bambino culli e di quei sogni toccherai realizzo. Grande Aquila sarai, se del vivere non ascolterai sentenza. Sollevati uomo, non è prostrato che il cielo ti vuole, ma Grande Aquila. Vota la poesia: Commenta Pubblicata il 7 dicembre 2007 Costruisciti Uomo Ci sono passioni che bruciano illuminando le nere notti, riconosci la tua fiamma e alimentala, ora credi in te. Costruisciti Uomo, del tuo cammino possiedi la chiave riconosciti guardiano del cancello del domani. Costruisciti Uomo, è nella tua volontà il tuo primo pregio e la tua sola ricchezza; Costruisciti Uomo, è nel sogno di un domani il tuo cuore caldo ma è nella vita d'oggi che dovrai depositarne seme. Costruisciti Uomo, sei tu l'artefice del tuo vivere costruiscilo così come suggeriscono i sogni; Costruisciti Uomo è in te la fiamma che illuminerà la tua notte, accendi il tuo fuoco, ora credi in te. Vota la poesia: Commenta Pubblicata il 15 gennaio 2008 Gennaio il Timoniere La candela della notte a gennaio riaccende sorte. È sul fil della speranza che riprende poi la danza. Di gennaio devi sapere che dell'anno è il timoniere e che sotto questo influsso ogni mese vedrà lustro. Guarda al mese del tuo lancio, in gennaio non far bilancio, tutto è ancora da vedere forza, avanti timoniere. Vota la poesia: Commenta Pubblicata il 19 settembre 2007 La Memoria della Vita Mormora il rigido sentiero quando s'incrina nell'aggiustar rotta mangerà delle briciole del suo assestarsi per comprendere che nessuna vita avanza nel rigido progetto che la mente crea. La vita è fluido divenire, che muta durante tutto il suo avanzare. Come fiume dall'imprevedibile corso farà ribollir le sue acque così la vita avanzerà non senza rumore tra gli stretti argini di un vivere che solo apparentemente divora. Come fiume che non conosce letto avrà flessibile corso e volterà faccia ovunque i suoi sogni migrino. Così è la vita, quando di se stessa ha memoria. Muto stagno, dalle acque fetide è invece il viver cieco, quello che non ascolta canto e neppure vede sole, dove gli uccelli non migrano e dove i cuori non lodano cuori. La vita è ciò che il tuo cuore sceglie decidi fiume che ribolle o fetido stagno. Vota la poesia: Commenta Pubblicata il 7 dicembre 2007 Ti abbraccerei semplicemente Ti abbraccerei divenendo culla per cancellare i tuoi nulla e nel corpo e nella mente divenire il tuo presente; Ti abbraccerei, e nel morbido contatto colmerei i confini invalicabili del nostro tatto. Ti abbraccerei, e col tuo capo chino a me tanto vicino ti addormenterei cantando di un dire leggero che da solo saprà portar sollievo. Ti abbraccerei per darti la pace di un momento in un oasi d'amore dove ad attenderti troverai solo il mio cuore. Ti abbraccerei per riscaldarti dentro e cancellare l'ombra di ogni tuo tormento. Ti abbraccerei di mille abbracci per veder sorgere nel tuo cuore un solo sorriso d'amore. Ti abbraccerei semplicemente. Vota la poesia: Commenta Pubblicata il 7 dicembre 2007 La filastrocca del seme Si apriron del viver le mani certe e ti fu offerto il seme della sorte; In terra brulla tu trovasti culla, e nel cantar la nanna ne decretasti inver la sua condanna. Non dorme seme che ha trovato terra, ma ha inizio in quel momento la sua guerra; Non è nel seme preso la certezza ma è in quel che ci vedrai la tua carezza; Se filo d'erba avrai negli occhi e cuore quel seme di quel dir avrà sentore; Ma attento che non sia così la cosa, quel seme deve adire ad altra posa; Che venga al mondo stabile sentiero, nel cuore di una quercia è l'uomo vero. Pertanto quando il viver darà incertezza in te dovrai guardare con franchezza; Ipocrita è chi del suo mestiere, condanna chi non ne ha alcun dovere. Vota la poesia: Commenta Pubblicata il 14 giugno 2008 Una Buona Umanità Affinché la minestra sia sensosa, tu vi aggiungi ogni cosa, è nel rimescolio accurato che accontenterai il palato, perché allora sei restio nel rimescolar le razze dinnanzi a Dio? Una buona umanità, sai poi come si otterrà? Mescolando ogni colore alla luce dell'amore, con un po' di tolleranza ti entra al cor un altra danza. Prima ancor di giudicare al mare ricorda di guardare, ogni goccia lo fa immenso, la vita non corre in un sol senso. Non c'è razza non c'è colore, la vita è solo Amore. Ogni bimbo ha un cuore d'oro, facciamolo per loro, mescoliamo insieme una buona umanità, solo così il domani fiorirà. Il mondo è un pentolone e noi il suo cucchiaio. Vota la poesia: Commenta Pubblicata il 24 gennaio 2008 La Rosa dei Venti Rosa era bella come una stella, cercava tra i Venti i suoi pretendenti. Son l'Ostro e mi prostro. È il mio primo posto? Poi giunse dal mare il vento Maestrale: Al tuo primo posto mi inchino sir Ostro ma inver poco vale, io sono il Maestrale. Permesso, permesso, son giunto or, ora, che in giro si sappia io sono la Bora; È giunto tra voi il vento Scirocco, suonate campane il vostro rintocco! Scusate se sfreccio io sono il Libeccio, non è per capriccio ma tolgo l'impiccio. Non vale, non vale son su per le scale aprite il portale io sono il Grecale; La giovane Rosa rispose un po' ombrosa: Non basta una prosa per cogliere Rosa non dono il mio cuore se non sento amore! Vota la poesia: Commenta Ultimi argomenti inseriti