Poesie di Dario Motti

Nato venerdì 1 settembre 1950 a milano (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Umorismo.

Scritta da: dax
Quando le stele degli eroi
saranno frantumate,
cavalli bronzei scalpiteranno
verso inconsci desideri,
nascoste passioni recanti
nel proprio ventre il silenzio delle generazioni. Rose carminio
cingeranno i capelli di donne
scarmigliate violente.
Rivoluzionarie gravide di feti,
d'ideali brandiranno la spada
infuocata della rivoluzione.

Sarà tranciato il cordone ombelicale,
diabolico cordone
che nutre con il nostro sangue
politici banchieri, multinazionali
e scarafaggi del potere servi.

Sarà spezzata la connessione scellerata l'insulsa ottusità dell'informazione
programmata, della verità negata,
solo allora recupereremo
la libertà, l'amore per la giustizia
la terra, l'amore per il sole
per i bambini annegati
per i vecchi soli
per noi stessi.
Dario Motti
Composta giovedì 17 settembre 2015
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    Scritta da: dax
    Sulle nostre tribolazioni stanche
    il vento della storia oblata,
    dimentica dei massacri dei genocidi,
    il silenzio fertile humus
    per nuovi massacri nuovi genocidi.

    Potenti vili potenti che defecate
    sulle rose e orinate sul sorriso dei bimbi.

    Che strappate le anime dai corpi degli adolescenti
    ne storpiate il cervello con stupidità organizzate
    con idioti giochi, artificiali felicità.

    Sulla speranza delle madri
    sulle spalle dei stanchi padri
    gioite della vostra arroganza,
    ma attenti la Signora è alle vostre spalle
    Persefone v'attende paziente.
    Dario Motti
    Composta sabato 12 settembre 2015
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      Scritta da: dax

      Forti

      Mentre nel silenzio della vecchiaia
      la mente vaga nei ricordi,
      la feccia del mondo prosegue la sua corsa,
      il potere degli uomini "forti"
      strangola il pianeta.

      Distrutta la barriera corallina,
      in forse la foresta pluviale,
      i nostri cugini primati,
      le grandi scimmie antropomorfe divorate
      prologo del futuro cannibalismo umano.

      Mentre vaga la mente nei ricordi,
      il mio primo passero morto,
      racchiuso in una piccola scatoletta
      parodia bambina d'un funerale,
      il mio primo contatto con la morte.

      Uno ad uno i miei morti
      sono scesi nella tomba silenziosa,
      tutti ad aspettarmi ansiosi.

      Il dolore la paura il grande tunnel,
      la luce l'auto giudizio:
      meditate "forti" meditate.
      Dario Motti
      Composta venerdì 19 ottobre 2012
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        Scritta da: dax

        Il caldo

        Il caldo il caldo
        scioglie i pensieri.

        Il caldo afoso delle estati
        delle vecchiaie, le solitudini
        i corpi decadenti, sorrisi
        tristi sorrisi di bocche sdentate.

        Sorrisi di lontani ricordi
        mio padre il fiume pulito,
        gorgheggiante di musiche
        di ronzanti alveari, di colori
        di profumi di fiori, di vita.

        Piedi nudi piedi bambini
        nella freschezza ci rinfrescavamo,
        mentre i veri vecchi raccontavano la vita
        tra un bicchiere di vino e un pezzo di storia.

        Il caldo il caldo
        scioglie i pensieri
        e il futuro è muto.
        Dario Motti
        Composta venerdì 17 agosto 2012
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          Scritta da: dax

          Libertario pensiero

          Da questo silenzio eterno
          dove l'anima riscopre
          il suo passato, dove i ricordi
          si schiantano con il presente,
          dove la realtà nuda, vergognosa
          dell'orrore del mondo appanna di menzogne
          gli articoli dei giornali, i teleschermi
          vividi di falsi pudori,
          di menzogne veritiere.

          Daquesto silenzio inumano
          uomini ridotti a casacche comprate,
          donne bardate d'inutili orpeggi
          scintillanti di miserie,
          vecchi sciolti nell'erotica
          ammuffita sessualità,
          giovani naufragati tra droghe
          e alcol che bruciano il cervello,
          tra vomito lamenti e grasse risate
          foriere di perduta innocenza.

          Da questo silenzio fragoroso
          s'alzerà finalmente
          il grido libertario,
          contro l'arrogante violenza
          del potere del profitto.

          Contro i tiranni, i paternalisti
          subdoli che si nutrono d'immagine
          e scaricano letame, contro i moralisti
          ipocriti benpensanti salottieri,
          contro i talari che tradiscono il loro Dio
          contro tutti coloro
          che c'appiccicano addosso
          i loro insulti borghesi
          come marchio d'infamia.

          Recuperare l'innocenza
          correndo verso nuove albe,
          nuovi orizzonti nuovi paradisi,
          lì finalmente addenteremo
          il frutto proibito, il frutto
          che dona la vera conoscenza,
          la verace essenza dell'umanità
          una nuova naturale rivoluzionaria
          libera umana generazione,
          una nuova fronda d'univerale amore.
          Dario Motti
          Composta giovedì 5 luglio 2007
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            Scritta da: dax

            Poesia

            Poesia d'amore
            leggiadra poesia
            scalda il cuore.

            Gridata poesia
            sui tetti delle case
            sulla lontana falesia
            arroccata persa nella nebbia,
            nella sfumata fantasia.

            Fantasia d'amore, dispersa
            sembra una nostra amica
            che i ricordi l'anima svera.

            Sversa amori passioni
            focosi amplessi, dolorosi
            sogni, le illusioni.

            Poesia nei libri stampata
            consola la vecchiezza
            dalla giovinezza abbandonata.
            Dario Motti
            Composta sabato 2 aprile 2011
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              Scritta da: dax

              Sogno di libertà

              Quando le inutili giornate,
              gli inutili pentimenti
              le scolastiche derisioni,
              i lamentosi ricordi
              percuoterano la mia anima,
              api stanche del loro
              peregrinare da fiore in fiore
              si rifugeranno silenziose
              nell'alveare, il magico sole
              arrossato dalle colpe degli
              uomini s'acascerà silenzioso
              all'orizzonte, le civiltà
              saranno assoggettate
              a giganti d'argilla.
              Bianche colombe
              esasperate da inutili falsi
              proclami di pace fuggiranno
              spaventate dai nostri cieli
              mentre nubi d'arsenico
              pioveranno sui campi
              nei cuori fangosi
              di menzogne, d'avidità,
              di lussurie mai sopite: di delitti.
              Mentre nello spazio astrale
              schiere di angeli, infinite schiere
              invocheranno misericordia
              per i bambini, le foreste
              i nostri animali, canti angelici
              sbocceranno dai loro puri cuori
              ricordando a noi la perfidia
              altezzosa superbia umana.
              Storpiate civiltà dal bacato cervello,
              cloache infette di stupide e morte
              ideologie di religioni tradite, spente.
              D'infausi dittatori frutto di prostituzione
              di re inetti dalla sifilitica discendenza.
              parlamentari asserviti alla corruzione,
              al malaffare, a prostitute laide
              di giovinezza perversa.
              Vecchi assisi su marci seggi dorati
              osannati da servi celebrali
              che godono del vassallaggio delle umiliazioni,
              sordi al nuovo che avanza.
              Alle voci che s'accavallono nelle piazze
              nelle strade, voci nuove voci
              libere d'adolescenti che ghermiranno
              il proprio futuro spezzando
              finalmente la verga della paura
              della sottomissione per reclamare
              al potere la loro piena e completa libertà.
              Dario Motti
              Composta lunedì 11 giugno 2012
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                Scritta da: dax

                Il Possente

                I falsi possenti conducono
                l'umanità al macello.

                I falsi possenti distruggono
                la natura l'arte la cultura.

                I falsi possenti storpiano
                la storia il passato.

                I falsi possenti assisi sul
                loro trono di sangue.

                I falsi possenti divorano
                le anime dei popoli.

                Sazi di sé stessi dell'orgoglio
                del potere della propria infamia.

                I falsi possenti non sanno
                che il Mio Sguardo
                è sulle loro aberrazioni.

                Io Sono... il Possente il Giudice
                il Fuoco l'Illuminatore.

                Il Costruttore dell'eternità
                il Viandante delle stelle.

                Io Sono... il Tutto il Nulla
                l'Infinito il Finito.

                Il Mortale l'Immortale
                il Saggio il Ribelle.

                Io Sono... Tuo Figlio
                che ti tende la mano.
                Dario Motti
                Composta martedì 19 aprile 2011
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                  Scritta da: dax

                  Non gettate

                  Non gettate la vita,
                  non sprecate il tempo,
                  ascoltate la voce
                  del silenzio che sibila
                  nelle orecchie
                  il rumore sfuggente
                  delle ore che passano,
                  che si defilano
                  in un vortice
                  sempre più veloce,
                  sempre più assurdo.

                  Un vortice che strappa
                  la carne dalle ossa,
                  i giorni dal calendario.

                  Tempo veloce,
                  sfuggente
                  tempo traditore,
                  ladro della giovinezza
                  collezionista dei giorni
                  degli anni delle ere.

                  carceriere dei sogni dei ragazzi,
                  delle illusioni degli uomini,
                  delle delusioni dei vecchi,
                  dell'eterno ciclo della vita.
                  Dario Motti
                  Composta domenica 31 ottobre 2010
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                    Scritta da: dax

                    Destino

                    Solo con il mio destino,
                    s'aprono le porte dell'Ade
                    lamenti di silenzio scolpiti
                    nella roccia, ombre vagano penitenti
                    tra scroscio di sangue ch'era vivo
                    tra ricordi di peccati, d'occasioni perdute
                    tra proclami di rivoluzioni tradite.

                    Tra giaculatorie che trasudano ipocrisia
                    in un mare di sperma, di lussuria consumata,
                    di promesse mai mantenute
                    calpestando cadaveri di giorni
                    deceduti nella violenza, nella pazzia
                    della guerra, nei delitti di stupidi
                    assassini, d'ignoranti canaglie
                    dallo storpio cervello
                    che godono del male compiuto, dell'impunità.

                    Ma un vento leggero, un vento
                    sconosciuto scarmiglierà
                    i miei tristi pensieri,
                    una fioca luce illuminerà la mia mente,
                    lentamente come una nuova alba
                    di libera risurrezione,
                    una nuova madre abbraccerà il mio corpo,
                    una rivoluzionaria era d'eterna liberazione.
                    Dario Motti
                    Composta domenica 3 giugno 2012
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