Le migliori poesie di Giorgio De Luca

Nato giovedì 27 luglio 1950 a Chieti (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Giorgio De Luca

Va', non aspettarmi

A volte la mente vaga
dentro un labirinto
di vie intrecciate.

Ti assale il desiderio
di sfidare te stesso,
combattere il nemico
che si annida nel tuo "io".

La tua immagine si sdoppia,
la parte migliore di te
viene calpestata
dalla prepotenza del male.

Vuoi farti ergere ad eroe,
passare per colui che era forte,
invece troverai solo biasimo
per un gesto inutile.

Ci sarà pietà
solo per quella mente
corrosa dal dubbio
per una scelta.

Hai deciso di andare via:

"Va', non aspettarmi".
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    Scritta da: Giorgio De Luca

    Tempo inafferrabile

    Tempo inafferrabile...

    Invisibili alme traghetta
    spargendo gelo nel mare d'Estate.

    Negli Autunni di turbati silenzi
    garruli fischi riecheggiano sulle colline
    abitate dal vento.

    Bussa alle porte dell'Inverno,
    chiude finestre alla Giovinezza.

    Nella solitudine della vita
    vaghi ricordi di un tempo senza tempo,

    come il sole offuscato dalla nebbia...
    Giorgio De Luca
    Composta martedì 16 dicembre 2003
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      Scritta da: Giorgio De Luca

      Il bambino che amava prendersi gioco della miseria

      Come ogni sera, rivive pagine di vita.

      Il nastro gira...

      Riconosce il bambino che camminava
      scalzo sulla neve e sognava di volare
      a due passi dal cielo nei giorni di sole.

      Lo rivede quando, stanco, sedeva sotto
      il portico chiedendo l'elemosina vestito
      di sorrisi.

      Vorrebbe svegliarsi...

      Fa ancora in tempo a vedere il rosario
      sul petto di un vecchietto che, bambino,
      amava prendersi gioco della miseria.
      Giorgio De Luca
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        Scritta da: Giorgio De Luca

        Tra le braccia spalancate della giovinezza

        Seduta sotto l'albero del castagno
        osserva la faccia malata d'ottobre.

        Aspetta, fischiando, fino a sera...
        un vecchio le si ferma accanto
        suonando l'organetto,
        con il cappotto sfilacciato
        e lo sguardo stravagante.

        Finita la musica si rimette in cammino,
        stringendo per mano la malinconia.
        Insieme ad essa cerca la via
        che la riporta in cima alla collina,
        tra le braccia spalancate della giovinezza.

        Il pensiero viaggia tra il silenzio del mattino
        e il chiacchiericcio della sera.

        Vorrebbe ascoltare il garrire di una rondine
        per capire se è primavera,
        una carezza di vento
        per sentire se è melodia d'estate
        o dell'autunno il sospiro.

        L'inverno già lo conosce:
        è quello che le ha gelato il cuore,
        lasciato nell'anima una scia di dolore.

        L'usignolo canta...
        è una melodia che risveglia il sonno,
        dà nuova voce al sogno,
        scalza per sempre dalla vita l'ombra.
        Giorgio De Luca
        Composta mercoledì 19 settembre 2007
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          Scritta da: Giorgio De Luca

          Nel tempio della cultura (Il Vittoriale)

          Ho camminato a piedi nudi
          tra i cunicoli del Tempio.
          I passi avevano paura di svegliarti...

          Titubante ho bussato alla porta.
          Mi seguivi silenzioso,
          ne avvertivo la presenza...

          Ti sei accostato al mio fianco
          con espressione serena,
          amichevole.

          Ridiscendo lentamente
          il fiume di emozioni.

          Silenziosamente...

          Senza far rumore...
          Giorgio De Luca
          Composta domenica 21 aprile 2002
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            Scritta da: Giorgio De Luca

            Il tema della vita

            Sei uscito presto stamattina...

            Come ogni giorno, ormai,
            indossi il vecchio cappotto liso dal tempo.

            Sordo ai suoni,
            indifferente ai richiami,
            vaghi solitario per le vie della città.

            Una parte di te si sveglia ai ricordi di un passato
            che non c'è stato,
            ad un presente che non hai vissuto.

            Per una volta ti accorgi di esistere,
            ma è solo un attimo, un clic,
            un flash...

            Hai fotografato la tua vita,
            scoperto quanto basta per continuare a vivere
            quella che non hai.

            Piove...

            Alzi il bavero del vecchio cappotto
            per nascondere a te stesso la verità.

            Dentro di te esiste la Vita?
            Giorgio De Luca
            Composta mercoledì 14 ottobre 2009
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