Le migliori poesie di Giuseppe Catalfamo

Attendo sempre una nuova passione., nato sabato 6 ottobre 1962 a Genova (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Indovinelli, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione, in Proverbi e in Diario.

Scritta da: Giuseppe Catalfamo

Destino capriccioso

Una goccia di pioggia che scivolando sui tuoi capelli bacia la tua bocca,
vorrei essere... un collant che dalle tue affusolate mani sfila dalle caviglie al tuo inguine,
vorrei essere... un gioiello che cinge il tuo collo insinuandosi al centro dei tuoi floridi seni,
vorrei essere... destino capriccioso, proprio una tua supposta dovevo essere!?
Giuseppe Catalfamo
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    Scritta da: Giuseppe Catalfamo

    Canzoni e poesia. Mia Martini.

    Oltre la collina un altro Atlantico,
    mondi blu dove il cielo va a finire.
    L'amore è il mio orizzonte... aiutami.
    Cercando il sole dillo alla luna... salvami.

    Dimmelo tu quante volte ho contato le stelle,
    che vuoi che sia se t'ho aspettato tanto.
    Io appartengo a te, volesse il cielo
    Dio c'è e Gesù è mio fratello.

    Piccolo uomo stai con me,
    padrone, mi basta solo che sia amore,
    tu sei così, la tua malizia.
    Donna sola donna con te, principessa di turno.

    Il guerriero tenero e forte,
    occhi tristi del mio amore...
    gli uomini non cambiano, uomini farfalla.
    Ritratto della mia incoscienza, la vergine e il mare.

    Cosa c'è di strano se mi sfiori,
    danza pagana donna fatta donna,
    a poco a poco piano pianissimo spaccami il cuore,
    ossessione la costruzione d'un amore.

    Ancora lacrime di marzo,
    equilibrista il tuo cuore di neve,
    la porta socchiusa, parlate di me...
    tutti uguali... s. O. s. Verso il blu.

    Senza te son tornata ancora grande,
    Io madre ti regalo un sorriso,
    la musica mi gira intorno, io andrò in Paradiso,
    io donna io persona... e ancora canto.

    Ciao Mimì.
    Giuseppe Catalfamo
    Composta venerdì 19 giugno 2009
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      Scritta da: Giuseppe Catalfamo

      Giovini ardori

      Il rosso delle labbra dal cristallo traspare
      più rubina del vino la forma appare.

      Un ruggito m'assale mentre di nettare t'irrori
      nella mente s'avvolgono turpi ardori.

      Il tuo sguardo deflora il mio pensiero
      assorto, impavido come giovane guerriero.

      Vent'enni i tuoi sensi profanano la senile ingenuità
      vigore virgulta di neonata voluttà.

      Ti concedi, vergine nei sentimenti.

      Amore Santo, col viagra ne farò almeno venti.
      Giuseppe Catalfamo
      Composta mercoledì 23 dicembre 2009
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        Scritta da: Giuseppe Catalfamo

        Parole

        Le parole spesso assumono significati non veri,
        bestia è un cane, ma quali sentimenti più sinceri.

        Negro, può suonare offensivo, non educato,
        eppure nelle proprie case è così che si chiamano fra loro.

        Fascista, ormai è un offesa, ignobile etichetta,
        eppure l'ideologia non è certo da sgradevole setta.

        E tu, che sei il mio amore, il mio poema, mitologia,
        dovrei battezzarti come quella città, tra l'altro sei proprio Troia.
        Giuseppe Catalfamo
        Composta lunedì 9 agosto 2010
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          Scritta da: Giuseppe Catalfamo

          Guarda... meglio

          Strette di mano, un eroe, al centro del campo.
          S'allontana da solo, sulla fascia, l'ennesimo incontro.

          Alza un braccio al cielo, sembra toccare il sole, è giallo.
          Guardo in alto, cerco il divino, peccato, io non credo.

          Alza un braccio al cielo, un condottiero, è una bandiera.
          Guardo accanto, non sono solo, nessuno è patriota.

          Alza un braccio al cielo, come fosse ormai generale.
          Tutti lo assecondano, immobili, il suo influsso è ancestrale.

          Senti un po', è la terza volta che non è fuorigioco.
          Guardalinee di merda!
          Giuseppe Catalfamo
          Composta martedì 29 marzo 2011
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