Scritta da: Christabella del Mar
Astri pesanti
Notte con astri
pesanti che cadono.
Nuovi rimpianti.
Composta venerdì 11 ottobre 2019
Notte con astri
pesanti che cadono.
Nuovi rimpianti.
Dediche alle Muse hanno scritto tanti poeti.
Io voglio scrivere solo per Lei,
per la Dea della Poesia.
Se non la conoscete, la inventiamo adesso, insieme.
Voglio scrivere solo per Lei, no per voi o per me,
per farla risorgere come una stella neonata,
che non ha ancora un nome.
Chiamiamola La Dea della Poesia!
Un giorno, scriverò un inno tutto per Lei,
per farla sentirsi importante, arrogante, bella
sovrana delle parole complicate,
come sono anche le femmine...
Una Dea che guarda dall'alto
le bellezze che prendono vita
nelle dita dei poeti eruditi o dilettanti e degli indotti ignoti.
Perciò, le mie poesie le scriverò con inchiostro di notte e con la penna piuma,
sul papiro o pergamena nera.
In teoria, sarà una poesia scritta nero sul nero.
Quando ho cominciato a scrivere il primo verso, il calamaio si rovesciò sulla scrivania, bagnando di nero notte tutto.
Così, la prima oda è una notte bagnata d'inchiostro e idee nascoste di scintille di metafore.
Niente da leggere, tutto da sentire a pelle.
Prima o poi si asciugherà l'inchiostro
e leggeremo le impronte della penna piuma.
Vorrei morire
nel fondo dei tuoi occhi
pieni di notte.
Pioveva piombo
sui rami di speranza,
aspettandoti.
Pedate gialle,
luminose, rimaste
un'ora intatte
dove sono passati
certi contemplativi.
Dalla pineta
guardo il mare verde:
nasconde sogni
sotto le conchiglie
e canti di sirene.
Dorme la Sera, si sveglia la Luna-
Occhio di veglia sopra il Mondo
L'attesa è tesa, bambini in attesa
Comincia la festa arancione con profumo di
dolciumi
E tutte le maschere si cercano l'intesa nei
sguardi voraci, vivaci...
Tutti diventano i complici dell'enigmatica testa di
zucca sciocca.
Tace il Silenzio per poter sentire la voce del
mese che sta per finire.
Ottobre di rame si lascia il trono
Occulta i profumi, i colori, pastelli
Soltanto il nero lasciando, ai pipistrelli.
Con viola dipinge costumi e volti
Hennà e carbone e tanto arancione...
Evadono i demoni, i spiriti dei morti
Ringraziando in ginocchio davanti fuochi
Zucche acese illuminano il cammino dei Morti
E le formule di ricatto spaccano in quattro
le ragnatele del silenzio:
Trick or treat? Dolcetto o scherzetto?
Tornano le anime bloccate nei Purgatori,
Ombre abbracciano i loro salvatori.
In una sinfonia pittoresca d'autunno-
stagione mistica di favola e poesia,
mela cotogna assopisce con un bel profumo
la nebbia dei pensieri e della nostalgia.
Stiracchia lunghe braccia di miasmi strani
sul mio destino, sui capelli tuoi
e il Cielo plumbeo si posa il gomito sopra un monumento
facendo scorrere pacatamente il Tempo
per non sentire il peso di ogni movimento
dei nostri passi e di ogni suo Momento.
Il paese sonnecchiando brama il vento
brillante e smacchiato, post Halloween.
Stronza. Innamorata. Una bastarda
Ma fatta di amore.
Quell'amore che non riesci a controllare,
che ti fa impazzire.
Sono quel che volevi, anima e cuore,
impulsiva e dolce, tutto insieme
fino a non capire cosa sono.
Dolce. Impulsiva.
Racchiudimi in questo momento
perché sai di avermi.
Ecco! Ora puoi, perché vuoi essere tu
a sentirti dominatore ed io vittima.
Invece noi ci interscambiamo.
Sempre in lotta mentre facciamo amore.
Voglio sentirti gridare io ora il mio nome.
Saremo pianto nel pianto, ma di gioia.
perché vorrei essere una tua lacrima.
No, stavolta fino alla fine:
voglio essere pioggia, e tu il sole.
La pioggia dentro al sole
e faremo un bel temporale.
Perché siamo lacrime che scendono dal cielo
anime viaggianti, sotto lo stesso sole.
e corriamo tra i temporali.
In autunno,
quando il mare vende
solitudine,
il sole sta depresso
davanti al teatro.