Scritta da: Cristina Metta
in Poesie (Poesie d'Autore)
Jeu d'amour
Stringiamoci più forte
ancora più forte
dannazione ho detto più forte!
Ah così.
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Stringiamoci più forte
ancora più forte
dannazione ho detto più forte!
Ah così.
Tu mi spingi contro il muro impalpabile dell'aria
per tenermi prigioniero
in quegli occhi che ardono con compulsive fiamme
e mi disorienta ogni abbraccio satellite intorno al mio corpo
che freme
che trema
sono tuo prigioniero cosa vuoi farmi?
Mi arrendo
mi sciolgo
giochi di Satie con dita impercettibili mi mescolano il sangue
un calderone di fuoco con stregoni inneggianti incantesimi
un mago Sollima inizia il suo incendio del mondo a partire dalla mia vena
mentre tu nulla
tu nella quiete osservi
come i mondi dei nostri nervi collidono
la tua bellezza è una finestra su altre dimensioni del tempo
cello sonata archetto sfiora sto tempio è la piega delle tue labbra
buffe a volte sinistre creature che mi invitano a un gioco di paure
sei invincibile
pungi mia ape assassina
ho corso per ere pur d'afferrarti
ma tu nulla
scappi sempre
fantasma
che amo
amo e mi dispero pur di trovarti
mentre le ossa si crepano dentro per un tic tac infernale
che solo tu
potresti fermare per un attimo
spingi quel tasto di armonie sui miei muscoli
fammi vibrare di suoni
fammi cantare alla tua anima
così da respingermi ancora e ancora
finché non ti innamorerai di questo ferito contro il muro d'aria dolce
dove siamo costretti a respirare entrambi
come bamboli in mani celesti
tu mi spingi contro un muro d'aria
fammi tuo
fammi tuo
sospira il cuore
vieni avanti pungi
mia ape assassina
Milky way man.
Certe volte ti amo
ti metto sulle mia labbra assassine
per avvelenarti
di dolcezza
di sola dolcezza si può morire
lentamente
morso dopo morso
ti contagio
certe volte ti porto dentro
non nei miei battiti
ma nella mia carne
ti metto alla tavola coi miei organi
e ti dico
mangiami!
Saziati!
Divorami!
Certe volte mi lascio morire
tra le tue braccia
una
due
tre volte e più ancora
finché non ti vedo tremare di fatica
finché non chiudi gli occhi perché non capisci
cosa ci divida dall'indivisibile
certe volte ti chiamo "mio diavolo"
mentre corri col sorriso nel mio cervello
finché non ti prego
"uccidimi diavolo!"
Poi mi togli l'aria
dalla pelle dalle ossa dalla carne
semplicemente con gli occhi
certe volte mi ami
mi metti sulle labbra i tuoi sogni
mi sfinisci di brividi con una favola
sussurrata sotto le stelle
ed io ti avrò ceduto qualche lacrima
che avrai bevuto quando assetato e a fuoco
"dimmi che sono il tuo diavolo!"
Si sentirà da una dimensione temporale futura
mentre il letto già vuoto
racconterà all'amore dei nostri fantasmi
Dal numero delle ondate contro lo stomaco
direi sia amore
luglio è un nomade febbrile a caccia di stelle cadenti
ed io sogno
cronico malato di meraviglia
in attesa che il dolore nel sangue si calmi
per dare alle labbra dolcezza
a sfida di morte.
Mi sono spaccata come l'onda sopra uno scoglio
per non rovesciare dall'anima alcuna lacrima
ho lacerato la pelle sul cuore e t'ho mentito
non ci ameremo più come ci saremo dovuti amare
è rimasto il sentore di mare nei sensi
e forse io ti sono rimasta come tu mi sei rimasto
un sogno.
Davanti a te, resto la più bella.
L'incanto è una danza di astri e noi nel loro fuoco.
Tu mi sussurri certezze, io tremo di favole,
quelle che raccontano le tue mani tra i miei capelli.
Nell'abitacolo di un'auto solo un respiro.
Tutto s'è fuso all'idea di noi, condanna,
amare, amarci al limite dei battiti
i nostri vestiti pure sono poemi d'amore.
Davanti a te, io resto la più bella,
mentre, persino il silenzio tace.
io te lo dirò che ti appartengo fin dentro le ossa
quegli occhi... sì, i tuoi occhi un accendino
ed io inizio già a bruciare.
Dicono di me che ho mille maschere
che tutto quello che tocco poi brucia,
dicono di me che sono selvaggio e non ho regole,
ma quelli che parlano così non mi conoscono,
neppure mi hanno mai visto nuotare nei miei sogni,
quelli che riescono a toccarmi poi brillano come stelle,
come angeli... come gli immortali.
La notte poco sa della anima di una donna
oh adorato cuore
tu che nella tenebra più cruda ostenti una tua luce
dove trovi la forza di non cedere alle lusinghe del silenzio?
E quando le forze oscure...
quando l'Ade sussurra sulla tua bocca promesse di immortalità ma senza un corpo
dimmi cosa rispondi loro?
Proprio quello strano fuoco che tormentava il buio
dopo avere detto d'amore – ora - tace
la fiamma altezzosa che s'innalzava con femminile astuzia
ora innesca d'un altro sole i raggi
il sole di chi con ogni brio di respiro ti ricorda
l'ultimo amore
il cuore è corto di generosità con la bugia
quando costei avvince l'essere cui si rivolge
ogni tuo sogno
ogni speranzosa ora
ogni premessa di futuro
il cuore piange
il proprio tumulto
con insindacabile eleganza
umiltà
il cuore tace la rabbia e si consuma per essa
quando amore ti mente
l'inganno è una freccia avvelenata
allora sia tramonto
sulle pretese
sulle ansie
e sui sogni
sia ovunque per amore ferito _ Ade
il cuore non è crine per nodi
ne capigliatura per pulci
onda anomala distruttrice di mondi
se lo è – tu remale contro
brucia quelle pelli indiavolate
soffoca l'infezione che s'impropria di un respiro
ferisci mortalmente il tuo amore
lascialo moribondo sull'orlo dell'abisso
perché guarirà lentamente anche dal dolore
dalle ferite
dalle bestie che lo hanno morso
le donne – ah illuse profetiche insane creature
non fossimo maldestre
saremo meno soggiogate dalle brame
tu che donna vuoi
quella che fui
quella che sono
o quella che sarò
poiché di tutte una soltanto potrai svegliare
chi tra queste ti sarà amore
tormento
rimpianto
la notte poco sa della anima di una donna
l'amore che prima era eccitazione adesso è stanco
perdona alla notte per essere feroce solo coi disabili di meraviglie oltre i cosmi
ma non perdona chi per tempo e a lungo gli ha spento le fiamme
tu sai se l'amore sia nobile
plebeo o celestiale?
Che voli
si trascini
o rimbalzi
ne sai qualcosa? Io non so proprio nulla
per me è un inno al passaggio dell'aria
... fine prima parte.
Potrà mai esserci la pace in chi guarda al potere come all'aria?
Divine le tue parole ma i fatti dichiarano superbia ed ovviamente
sto lontano – dall'Ade che ritieni Eden
noi non siamo ne saremo mai sulla stessa scacchiera
Amore non bacia Guerra da alcuna parte
e tu non sai che in ginocchio significa eliminare orgoglio
ha ragione forse...
il vento non si ferma per una carezza
ciò che pensi del mondo spesso è limitato
alla tua fame sempre inquinata dell'ozio di una quiete
insana
io amo i temporali
ma che ti frega
io amo oltre
e dove sono le tue armi
davanti all'onnipotenza dei miei sogni
non hai il potere di dare la libertà alle mie ali –
offri voliere d'oro
ma anche le voliere sono delle prigioni
per schiave
per senza ambizione
per chi non vede altri confini nella vita
Amore non bacia Guerra nemmeno nell'irreale
dovrei dunque affondare tutta sul tuo abisso
dove riaffiorano per pochi istanti dei tesori
che farmene se il buio intorno mi tormenta?
Siamo opposti a ogni regola della ragione
a ogni legge naturale dell'amore
persino sulle mappe poco chiare del nostro Karma
io non ti invidio
ma comprendo le tue ragioni di avere il meglio nella vita
ma fossi in te salirei i gradini di quella scala ad uno ad uno
il salto fino all'ultimo è pericoloso per chi non ha le ali
se ami luce allora stammi intorno
e coltiva col tuo contro la mia fame
Amore non bacia Guerra
e nei miei sogni tu ardi con tutto un deserto intorno
poets and lovers.