Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor
Meraviglioso
spira il fragrante vento
il pruno in fiore.
Composta martedì 31 marzo 2020
Meraviglioso
spira il fragrante vento
il pruno in fiore.
Un giorno m'è apparso Dio
e mi ha detto con dolcezza,
quando ti senti triste e sola
prendi una penna e scrivi una poesia,
e così ho fatto io
e ho scritto una poesia
e ancora, ancora, ancora
l'una dopo l'altra
che scrivere è una cosa buona,
e le dono alle stelle
chiare e belle,
e quando appaiono serene in su alla terra,
e brillano ancora più magnificamente,
ed ogni cosa ci appare nuova e bellissima,
il dolore tace,
che tutto si rasserena e gentile,
vivo, appassionato,
e di dolce amore
illuminato.
La felicità
Quando nella dolce calma miro le stelle,
quelle meravigliose
migliaia di scintille di speranza,
che illuminano il nostro cammino,
e verrà il giorno
che dal dolore e dalla disperazione
nasce la felicità.
Autunno
Il bel vestito dell'autunno
sempre più sgualcito dalle dentate del cattivo tempo,
foglie strappate,
rami graffiai ed
avvolti di nebbia,
e campi arati,
giardini abbandonati,
e voci che arrivano,
"Sulle colline nevica!"
E in quest'aria turbata
sono come una foglia romita
aggrappata al vento,
che la porta
dove può
in pace
morire.
Il sole in fiamma
si leva presto e brucia i giorni d'estate,
brillano e ardono i sui raggi dorati,
e scotta l'aria, e brucia la pelle,
ed unico desiderio è per un po' di frescura
di poter liberarsi dalla sensazione
di soffocarsi del caldo torrido,
ed immaginare un ruscello,
che corre ridente
nel mezzo delle valle ombrose,
e riempirsi i polmoni con l'aria
profumata di fiori selvatici.
Il sole è delicato d'inverno,
che dona luce, leggero tepore,
e poter guardarlo senza battere cigli.
La primavera è il suo momento magico,
scalda l'aria e manda raggi splendenti
per svegliar la natura,
e vestirsi di verde vivo,
e gli allegri trilli di uccelli
che riempiono il cuore di gioia,
e quando i gerani, le rose,
che mostrano la loro grande bellezza,
la temperatura mite si diventa caldo rovente,
e tutto madido di sudore,
e arrivano le furibonde zanzare,
e catturata dalla disperazione
sognare di camminare sulla neve
a piedi nudi.
Vidi una nuvolaglia nera
passare sopra di me,
che abituati ad attraversare il cielo
nascondendo il sorriso del sole.
Vidi per un attimo una finestra sul cielo
e scorgere lo splendente azzurro,
e vidi un piccolo pettirosso
irrequieto saltellare da un ramo ad altro,
finché non trova il suo rifugio tra le fitte foglie.
E vidi l'ombra buia,
nei suoi grandi occhi azzurri,
azzurri come il cielo,
ed un sospiro tremolo si sprigiona
dal profondo del mio cuore.
Vorrei essere un vento forte
e spazzare via le nuvole nere,
che il sole splenda in alto sopra di lui,
e riaccenda la luce nei suoi occhi chiari
cancellando ogni ombra della tristezza.
Vorrei essere un vento forte
e spazzar via dalle strade del mondo
tutto il male che toglie il sorriso,
che provoca dolore e angoscia,
e spargere il meraviglioso profumo
del prato fiorito,
e seminare dolcezza e gentilezza
nei cuori duri.
Quando il cuore è pien d’amor,
e dolci emozioni travolgono ogni sensazione e speranza,
la vita è fantastica,
e quando i colori e le luci si abbracciano,
e i rumori della vita fanno la musica,
e il gentil vento accarezza il volto
e sparge profumo del bosco,
quando la rugiada bagna le foglie verdi,
e con la prima luce del mattino
brillano come migliaia soli,
e quando il palato trova piacere,
e si spegne la sete da uno sgorgante acqua pura,
e quando qualcuno con dolcezza ti abbraccia
e la gente che ti saluta gentilmente,
ma quando, quando tutto quanto è solo un sogno,
e nessuno ti vede piangere, nessuno ti sorride,
provi solo una dolorosa indifferenza,
e la tua vita è tristezza,
che una vita non vale nulla.
Se potessi fermare il cammino delle ore
che indietro non può tornare,
è come lo spostare una roccia,
e nelle tasche porto solo sogni,
quelli che mi restano,
e mi vesto di speranza,
così come le stelle ricamano gli spazi infiniti,
e mentre il silenzio cammina a testa bassa,
i miei pensieri che si intrecciano tra di loro,
pensiero dopo pensiero,
provo a immaginare cosa sono io,
se non fossi quello che io sono,
e quello che mi resta,
e il tempo non mi lascia mai senza tic, tac,
e vedo l'alba con i suoi timidi bagliori
al lento spegnersi il sole,
è arrivata l'ora
che anche io vada a dormire,
chissà quanti come me,
che anche questa notte
hanno provato a fuggire
da una realtà crudele,
dove si sentono stranieri,
per non dare di sé
a questo mondo misero,
e tutto quel che ancora
hanno da dire,
e quello che dona l'oggi
senza brivido addosso
alle emozioni.
Scende la calda sera d'estate,
sulla rumorosa allegria
e il silenzio si fonde con le ombre vellutate,
e solo palpiti inquieti turbano la pace della casa vuota,
abbandonata,
per un bagno caldo di sole,
per il sapore di sale.
Il silenzio mi abbraccia dolcemente,
e i sogni si accendono con le stelle,
immergendosi in sé,
e sto con me stessa
in armonia divina,
nelle calde notti d'estate,
tra le braccia del silenzio.
Tra le rughe del volto della donna
la vita è a pezzetti,
e in ogni pezzetto
c'è una storia d'amore.