A volte penso di essere sbagliato Altre volte dico di essere nel giusto Molte volte sono criticato Per credere nell'amore manifesto. Non crescerò mai dicon tutti. Se è questo il mondo degli altri Voglio restare con gli occhi da bambino Con il cuore romanzino Datemi pure del cretino Ciò che ho nel cuore è ben altro Di ciò che pensa chi non fa altro Che mal giudicare e ferire.
A volte penso di essere sbagliato Perché vorrei un cuore rinnovato Lo vorrei duro e spietato Piccolo piccolo e pietrificato Ruvido e scontroso E chissà se il risultato fosse il vivere agiato.
Eh si a volte penso di essere sbagliato Per paura di essere mal giudicato Cambierei il mio cuore Con uno meno malato Ma non sarei me stesso... che peccato.
Ascolterò il tuo silenzio del tempo con brusio, nel ticchettio di un orologio, in odor di quadrifoglio, fra le onde del mare, mentre ti vengo a pescare, nel volo di una farfalla quando nasce la tua alba.
Un giorno di primavera scrivendo e scherzando mi accorsi quanto sei vera ridendo e cantando. I tuoi dubbi e i tuoi difetti li confronto con i miei mi accorgo che son perfetti più che mai li rivivrei. Enigmi, codici e segreti non bastano per confortarti fra le tue pareti anzi intralciano. Non voglio farti del male preferisco disubbidire al mio cuore sprofondare nell'infinito mare e portare con me il tuo amore. Sei piccola, sei dolce mi lasci senza le tue parole hai rubato il mio cuore sei il mio Raggio di Sole.
La musica, che mi ricorda Lei, ha sostituito il sangue delle mie arterie. Scorre come un ruscello di montagna, trova il dirupo e giù in cascata, arriva a valle e scatena la forza accumulata nella discesa, impatta e penetra fino a raschiare il letto del fiume divenuto, ormai, calmo. Ora che è tutto calmo, vorrei dirle quanto mi manca. Vorrei ascoltare la sua docile voce e sentirla sussurrare il mio nome. Non ci penso più di tanto e, telefono alla mano, richiamo dalla rubrica il suo nick.
Ricevo la risposta con un tono vocale garbato ma riporta il mio pensiero di nuovo su, prima della cascata. Tim la persona non è al momento raggiungibile...
Come le montagne russe, un'alternanza di salite e discese, così le mie onde cerebrali si alternano. È prepotentemente forte e radicato il sentimento che ho dentro.
Mi manca quando guardo l'orizzonte, Mi manca quando ascolto la musica Mi manca quando c'è il sole Mi manca quando il mare mi parla
Riprovo a chiamare, il tono non è quello di prima, ma la sua risposta accende l'orchestra. Tutti in piedi! Un'ovazione! I violini, le percussioni, il piano, le corde, i sassofoni, le trombe, tutti ad intonare una melodia celestiale che mi fa immaginare il mio Angelo. Sereno e felice, mi batte il cuore, riesco a dirle che mi manca tantissimo.
Se questa è la via da seguire, la seguirò fino in fondo, fino a che il mio cuore possa trasmettere tutto il sentimento.
Credo ai tuoi occhi pieni di verità e tanto neri. Non sento il dolore, ha lasciato posto all'amore. Sto bene con me stesso, vorrei vederti più spesso, per catturare le tue vibrazioni, per nutrire le tue emozioni. Credo al tuo amore, domani sarà un giorno migliore.
Vivi la tua vita, ma fai in modo che per me non sia finita. Scatta la foto, arrivata nel futuro, mi penserai, lo giuro. Sarò in quella stampa, ti farò una domanda, Chi hai amato nella tua vita?
Oggi dico a te che di me volevi farne un re e poi nella realtà non sei stata più in verità. Delle bugie degli altri ne hai fatto verbi.
Ma nonostante tutto se tu rimembri i giorni in cui la vita ci ha fatto sognare, immersi nell'oasi insieme a camminare verso l'isola dove solo tu ed io approdiamo nel sogno dell'oblio.
Se soltanto per un attimo gli occhi miei hanno trasmesso un flash nei tuoi, come puoi dire e soprattutto pensare l'opposto di ciò che è l'amore.
Parole che hanno scaldato il cuore. Parole mescolate dall'emozione. Son sempre parole che arrivano dritte al cuore. Anche le ferite aperte sono causate da parole dette.
Calde come il sole, dipinte da un pittore, parole che riempiono di nero un racconto sincero quasi vero, virtuale ma non per questo ideale.
Scrivo per te, per lei, anche per noi e per voi le parole ascoltate poi. Scrivo soprattutto col mio carattere brutto, spesso chiuso nella stanza della mia gelida corazza.
Quante volte ho desiderato di scorgere un buco traforato da un raggio di sole, affinché porti calore dentro il mio cuore. Per farmi respirare aria di vita buona per viaggiare.
Tu, che hai appena scalfito la mia gelida corazza, ora che hai udito, non spegnere la speranza di un cuore inaridito, ne per sete ne per orgoglio ma per un amore che tanto voglio e tanto spero da far tremar il mondo intero.
Ascolta ciò che c'è da sentire. Culla ciò che c'è da far sbocciare. Ama tutto ciò che c'è da amare.