Un tempo ero aquila dalle grandi ali. Dai monti ai ruscelli ai grandi viali, in un batter d'occhio fiondavo sui rami. Bestia affidabile e fedele ai propri doveri, un solo amore nel cuore e nei pensieri.
Dalla mano di un arciere una freccia scoccò, col sibilo dell'aria in un attimo il cuore tagliò. Il batter d'occhio fu ancor più veloce, in picchiata persi i sensi del rapace. Tramortito a volar non fui più capace.
Le ali tarpate in una gabbia. Il cuore spezzato per la rabbia. Mi hai ferito e interrotto il volo. Mi hai deriso e lasciato da solo. Vuoi farne di me ciò che non sono.
Un tempo ero aquila per te, spartivamo i sogni io e te. Adesso cosa te ne fai di me, se i miei occhi non brillano più, se le mie ali non spingono su.
Uomo! Che hai inseguito sempre un sogno, quello di Icaro come supremo del tuo regno. Ora comprendo il senso del tuo inseguimento. Mai come ora vorrei ali per volare per fuggire da questa galera.
Per un attimo ho sperato di essere premiato, fermo immobile con lo sguardo su di te ho aspettato.
Senza disagio penso che sei un'emozione, sei più di un libro e di una bella canzone, sei un tuono a ciel sereno, sei un respiro a cuore pieno, sei la grandine di primavera, sei il sorriso che prima non c'era, sei ciò che sei sempre più nei pensieri miei.
Perdona la mia franchezza, pensa se a dirtelo fosse una carezza o lo sguardo libero sulla tua dolcezza.
Non aver paura di ciò che penso, tanto è solo un pensiero dentro, è ciò di cui mi nutro per vivere, senza questo tutto sarebbe cenere.
Araba Fenice così io sarò. Grazie a te io rinascerò.
Mai chiesto qualcosa a Babbo Natale, perché chiedere non era permesso. Oggi voglio chiederti per il Natale tutti i doni che non mi hai concesso.
Portali presto a casa mia, è legittimo che tu me li dia.
E per farti perdonare anche la slitta dovrai lasciare.
Pure le renne a provenire, ai miei comandi dovranno ubbidire.
Fammi volare, fammi viaggiare, con la slitta verso una soffitta, verso un camino sopra un bambino, i miei regali voglio donare.
Il regalo per me ti chiederai cos'è! Ti rispondo presto al tuo quesito Mi basta sentire, quando sto per donare, il cuore sincero di ogni bimbo allegro.
Se potessi parlare con un fiore, chiederei da dove coglie il suo colore. Se potessi chiedere al mare di placare l'ira disastrosa, gli direi di moderare la sua forza impetuosa. Se potessi domandare di far vivere chi desidera vita, vorrei tutta la gente in festa in piazza gremita. Se potessi amare come l'amore ama, le mie parole sarebbero di un'altra era. Se potessi sperare di guardare i tuoi occhi, griderei al miracolo. Se poi ne avessi la certezza, aspetterei ogni istante l'oracolo.
Piove nel buio acqua nell'acqua Così come nei miei pensieri Cade il freddo e non passa più Ho il sole che non illumina più Ho la pioggia che viene giù Lontano un sorriso che non avrò Nel mio cuore non sento il calore Quando tutto questo passerà? Basterebbe un attimo di felicità Basterebbe un numero magico Mi chiedo quanto sono a volte tragico.
Ascolterò il tuo silenzio del tempo con brusio, nel ticchettio di un orologio, in odor di quadrifoglio, fra le onde del mare, mentre ti vengo a pescare, nel volo di una farfalla quando nasce la tua alba.
Non sono una persona importante, forse per alcune o forse per tante. Non mi trovate fra i guinness dei primati e che io ricordi non credo sia fra i premiati. Però sono un uomo nel bene e nel male, sono io con la mia dignità personale, sono vivo e dentro mi batte un vero cuore, con sentimenti, passioni e tanto amore.
Non sarò certo un cantante, neanche un vero narrante, ma quello che dico lo sento, lo ascolto, lo parlo e lo canto. Con la mia anima siamo vicini. Con il resto del corpo a volte lontani. Occhi per vedere e bocca per parlare, occhi per parlare e bocca per baciare. Penso che sia tutto normale, come chi è nato importante, anche per chi è a volte adulante.
L'importanza di essere importante, fa sentire la gente distante. Quando leggi chi poco importa non dai seguito e chiudi la porta. Per qualcuno è un segnale forte, a volte i sogni sono come le porte. Bisogna lasciarle aperte, sii sensibile perché non sai se dentro c'è un'anima apprezzabile. Non tanto per i suoi titoli o per le sue gesta o ancor peggio per l'opera funesta, ma per spirito di fratellanza: credi sia meritevole di importanza?