È destino... La nuvola che passa e si dissolve... Forse non era suo il momento per aggregarsi e scuotere foglie di pioggia... e il mandorlo che sfida l'ultimo gelo e s'appropria di raggi deboli imponendo il fiorire dei suoi rami forse è perché confonde l'effimero tepore o forse s'inganna d'improvvisi terrosi umori. Guardare oltre... oltre la mente segni indefiniti di germogli che s'incuneano in petali chiusi apparentemente pronti a palpiti d'inaspettate visioni... è desiderio. E avverti solo magia... guardando al di là del tempo ... che non è però il tuo tempo... Ed è difficile e infelice poi il solito soffermare lo sguardo su addomesticate sensazioni. Ma guardare oltre è anche, per un interminabile attimo, voler lasciare l'emozione alimentarsi di sogni quasi reali che accompagnano passi con un sorriso, senza far caso che hai già iniziato, nel medesimo secondo, a dissolvere nel silenzio ogni illusione.
È stato facile... amarti. È stato tsunami di sensazioni Travolgente, senza ripensamenti. Ogni ostacolo infranto dal sorriso, che imbrigliava il tempo. L'emozione come febbre che allontanava realtà. Giorni di volo d'angelo su spazi immortali, anima che dondolava alle parole. Corse immaginarie sull'erba tra fiori sbocciati anzitempo per una primavera indifferente all'autunno.
Nel fiume del tempo ti cerco. Ti credo presente all'angolo del mistero, ti attendo fra sogni che vagano incerti e ascolto il mio cuore risuonante di antiche parole. Ti cerco percorsa da fragile follia in sentieri nascosti di luoghi inesistenti e tra foglie di un mandorlo che di fiori si veste. Ti guardo tra volti inventati, tra riflessi di risacche ridenti di gocce, in un cielo incupito che sorride beffardo al sole. E... mi rivedo come in un gioco di bimba che saltella ma s'allontana impaurita dalla penombra oscura e tra braccia d'amore scopre il solo rifugio dove un sorriso è lì sicuro e sincero nello sguardo e nel soffio del tuo respiro.
Ed io ugualmente parlerò di te al cuore, continuerò a costruire fantasia per raccogliere istanti... come tenere dita che disegnano il sole sulla pelle e che s'intrecciano alle tue varcando ebbrezza di sensi... Ed io mi consolerò di parole che libere volano senza tempo poggiando emozioni d'amore... in un desiderio che si veste di sensazioni lasciate alle stelle e mentre la luna ascolterà nelle notti ogni sospiro d'amanti avvertirà anche il mio che languido ha sognato te.
Voglio cantare l'amore Voglio sentire fremiti... È viva in me l'emozione... Mi accarezza nei sogni Mi induce il sorriso... Voglio cantare l'amore anche se dorme anche se sulla nuvola del tempo viaggia lontano e le sue gocce bagnano solo sconosciute vie... anche se sguardi mai s'incontrano... Voglio cantare l'amore che vibra di sentimento anche se dorme, anche se è stanco anche se inutile conta i palpiti del cuore... voglio cantare l'amore voglio vestirlo di attesa come un primo desiderio, come l'attimo che credi eterno quando danzi, innamorata, tra braccia e voli... voli... in paradiso.
Istanti mi appartengono di te... Ricamano la mente... Scaldano il tempo di un pensiero... Istanti pieni di te ad ogni sguardo, ad ogni parola, ad ogni respiro... E ti amo nel mio silenzio e ti rincorro nei miei gesti e ti accarezzo nel mio cuore. Istanti come nubi che lasciano al sole illuminare giardini... risuonanti d'echi d'amore... Istanti dove note accompagnano frasi di sogni... Istanti unici per le mie labbra che sussurrano, ostinatamente, ti amo.
E rannicchio l'anima a infittire sensazioni... E cerco solo dissolvenze di spigoli che inducano spazio morbido a soffi di pensieri. Così libera, sciolta da nodi della mente trascino in me l'emozione di uno sguardo che sia luce nel buio.
Illuso pensiero stravolgi il ritmo e avanzi strisciante apparendomi reale in riflessi di specchi vitali... Mi guardo... non riconosco la luce essenziale. Vago inutile corpo in meandri di moventi avvinghiati nella mente di fredda obiettività. Impazzire non devo al gioco del destino che ha deciso la mia solitudine. Ma l'amore si offriva come salvagente ed era macigno per annegare nel buio di finte carezze. Illuso pensiero affonda anche tu con me ... sarà finalmente oblio.
Sorte guardami. Dimmi quando hai deciso per me. Non ti sei accorta dei miei silenzi... Non ti fa pensare la mia malinconia. Sorte guardami. Mi hai definito al primo fiato, hai colmato il mio tempo ponendo mance che non volevo. Hai ordinato le mie ore, i miei giorni, i miei anni. Cosa ho tra le mani se non quello che hai imposto al tuo viaggiare con te. E non so ancora del mio ultimo respiro. Sorte guardami Mi hai attraversato l'anima senza che io potessi dire fermati... Ed io sono qui umile al tuo volere.
Continuo a sognare.
E sono nubi che vanno e vengono. Pioggia che disseta campi o affoga insetti in solchi invasi d'acqua... Sole che scalda o scotta la pelle. Mare che risacca lievi spume o... onde inquiete
Continuo a sognare.
Sorte guardami Non ho incatenato a me chimere e sono volate... Non ho creduto ad illusioni e le inseguo inutilmente...
Continuo a sognare.
Tu questo solo hai concesso. Sogni, come bolle rifrangenti luci con parvenze di colori. Ma ad una ad una mostrano la fragilità all'aria pesante dell'impossibile che tu hai forgiato su misura al mio vivere.