Scritta da: Rossella Porro
in Poesie (Poesie personali)
È per quella sete
che attanaglia la mia anima
per quel bisogno di sentire
così profusamente nella mia carne
e giù fino allo stomaco
che ti vengo ancora a cercare.
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È per quella sete
che attanaglia la mia anima
per quel bisogno di sentire
così profusamente nella mia carne
e giù fino allo stomaco
che ti vengo ancora a cercare.
Perché tu mi ascoltassi
ho intrecciato collane
di parole
lasciate al vento ad essiccare,
ho finito per raccogliere
dietro la tua porta
tutte le cose non dette
che non hai voluto sentire,
perché tu mi ascoltassi
ho smesso di parlare,
ma tu non senti altro
che il silenzio.
Perché taccio
non vuol dire
che tu sia libero
di sparlare
perché taccio
non vuol dire
che tu sia nella ragione
perché taccio
non vuol dire
che tu mi possa ferire
perché se io taccio
è solo per mesta compassione.
Ed è pioggia dentro
che non si ferma
alle porte
dell'anima
e impetuosa irrompe
inattesa.
Ed è pioggia dentro
questo filo sottile
come un pensiero
inespreso
che lega
distanti sguardi
in uno stare
sospesi
senza dimora.
Nei sogni s'addensa
il tuo ricordo
vivo
che dire vorrei,
ma le parole
muoiono al sole.
Ripongo in un cassetto
i petali
di un pensiero
tradito
Il tempo
mio fedele compagno
penserà a sgualcirli
e di essi non resterà
che polvere.
Cadono sulla soglia
l'armi
slegata è l'armatura
libero lo sguardo
dall'elmo
nude le mani
fermo il cuore
le labbra schiuse
a proferir parole
taciute dietro
invisibili ombre
da te dissolte.
Ho bisogno di silenzio
perché non riesco più a sentirmi
il rumore del niente
mi ottenebra la mente
ho bisogno di silenzio
per riuscire a capire
cosa debbo fare
delle mille cose
a cui potrei anche rinunciare
ho bisogno di silenzio
per poter udire
la tua voce
tra milioni di voci
che mi sanno solo mentire
ho bisogno di silenzio,
ma tu non smettere
di parlarmi.
Amami
perché il silenzio
ha bisogno di amore,
amami
quando dimentico
di amarmi,
amami
quando le mani vuote
non sanno più scrivere,
amami
quando il buio sovrasta
il mio cielo,
amami
anche quando
ti dirò di non amarmi,
ma tu amami
perché anche se non saprò
amarti
nell'anima t'amo.
Un giorno
ti parlerò
non dovrai fare altro
che tacere,
sarà un giorno come un altro
seduto, per esempio, sul tuo vecchio divano,
dopo una giornata storta
dove niente è più bello
che stare vicini,
mentre il silenzio intreccia
ricami dei nostri pensieri,
tu mi ascolterai,
e ti dirò
ti amo,
ma sul serio,
mentre tu risponderai
che lo sapevi già.