Poesie che hanno partecipato al concorso AMORI di_VERSI

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Scritta da: PostScriptum

Scusami se... ti amavo

Ma sei tu che hai lasciato me, o io ho piantato te?
Sarà stato un incidente di percorso,
come una macchina che sbanda
ed esce di strada, perdi il controllo, perdi la guida,
perdi l'amore.

Scusami, se credevo di amarti!

Debolezze che capitano
parli di occhi, parli di cuore; sei la più bella! dicevo;
sei unica al mondo! esageravo.
Come quel Neruda, che amavi anche tu,
ma che è proprio assillante:
"ti ho nominato regina!" diceva;
ed era una qualunque, come tante, come te.

Scusami se pensavo di amarti!

Certo qualche illusione ti ho dato;
ma qualcuna l'ho subito, siamo pari, palla al centro!
Del resto tutto scorre, tutto passa,
diceva il filosofo greco, che piaceva anche a te.

Scusami se, forse, ti amavo...
e mi sa che ancora, porca miseria, chissà, per quanto tempo... ti amerò!
Composta nel 2006
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    Scritta da: Carmela Genduso

    Lungomare

    Sul lungomare della vita,
    il tempo scorre
    inesorabilmente.
    È quasi finito l'autunno,
    i suoi tramonti fra specchi d'acqua
    stanno lasciando
    l'azzurro cielo
    ormai quasi vuoto
    di voli di gabbiani.
    Già lembi di nuvole
    vagano all'orizzonte e
    sulla spiaggia.
    Si è fermato il tempo.
    Solo i sogni restano.
    Io
    con le ali ancora spiegate
    nel nulla
    in cerca di una ragione
    d'esistere.
    Inventerò nuovi tramonti dorati
    là dove si tuffa il sole
    tra onde e mare
    accarezzando gli scogli
    aspetterò
    il mio veliero fantasma
    una promessa al mio soffrire
    e sarà ancora amore
    sul lungomare della vita.
    Composta martedì 10 novembre 2015
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      Scritta da: Oriella Del Col

      La cecità che vinse

      L'amor ch'è nato cieco
      ad altro non s'appella
      di nessun giusto senso
      udir può la favella.

      Non sentirà consiglio
      non toccherà con mano
      il devastante fuoco
      di quell'amore arcano.

      Né l'onda che si frange
      né il vento che sconfigge
      lei crede nel suo amore
      e nulla la trafigge.

      Ma non può mai sentire
      dall'amore travolta
      il laido scantonare
      dell'uomo che l'ha colta.

      Lui cieco alla bellezza
      dell'anima donata
      è tronfio nell'inganno
      e abiura la giornata.

      La cecità carogna
      con spietatezza vinse
      che lungi dai suoi occhi
      la meraviglia spinse.

      Verrà quel tristo tempo
      che logora l'incanto
      e nel crudo risveglio
      dilanierà il rimpianto.
      Composta mercoledì 13 marzo 2013
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        Scritta da: ProfVanacore

        Non piove più

        Alzo lo sguardo
        non piove più
        è sereno, le stelle brillano sopra me
        spengo la sigaretta
        provo a comporre
        una frase dentro me.
        Spengo la luce
        i fari della notte
        mi fanno compagnia
        non voglio più sapere
        quali altre strade
        strade meno veloci
        strade sempre un po' in salita
        strade e non scorciatoie.
        Ho bisogno di te
        come dell'aria che si respira
        con te ho imparato l'importanza di uno sbaglio
        il solo vero modo per dire "ho capito".
        Vivere senza ideali
        non mi fa sognare
        con te saprò sognare all'infinito.
        Nel tuo sguardo
        c'è l'immenso dell'oceano
        dal tuo petto arriva
        ovunque il suo calore
        ti amo
        come se fosse la mia prima volta.
        Ti amo
        fiocco di neve
        che leggero sei caduto
        sul mio cuore
        per sempre.
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          Scritta da: Wesley Gomes

          Che ironia la mia stanza d'albergo

          È un anno che gli sorrido fissando nel vuoto
          ma non sanno che
          ho davanti una foto in cui guardo te
          non so per quanto ti ricorderò
          mentre affogo dentro questi shot
          e perdo i sensi di colpo
          ma i sensi di colpa no
          vedo il letto che si stringe
          senza te sembra un freezer
          vieni da me la mia stanza d'hotel è la numero 365.
          Composta mercoledì 11 novembre 2015
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            Scritta da: Mariella Maggiore

            A mezz'aria

            Lascia
            che non si cancelli
            questa linea verde
            di speranza
            che mi tiene sospesa
            a mezz'aria
            in una nuvola che semina
            promesse.
            Ancora viene e va
            l'onda che mi spinge da te,
            isola d'amore,
            oasi di benefico sollievo.
            Come lieve farfalla
            ti sfioro
            e ti tengo per me
            con un filo di trepide attese.
            Irrora
            questa esile speranza
            che fa luce
            come piccola stella iridescente
            sospesa in un angolo di cielo.
            Composta martedì 10 novembre 2015
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              Scritta da: Mariella Maggiore

              Tu senza nome

              Tu
              luce di lampare
              in acque verdi;
              tu
              folgore che accendi
              un cielo scuro;
              tu
              spuma bianca
              che accarezza il mare.
              Bandiera di vittoria
              issata al vento,
              attratta sono a te,
              mia calamita!
              Se il mare canta
              sento la tua voce,
              se c'è luna
              tu mi stai vicino.
              Parole che non dico
              i miei pensieri,
              alghe verdi
              ammassate in riva al mare,
              ciottoli arsi
              sotto tanto sole.
              Senza nome è il tuo volto
              in mezzo a tanti,
              tu
              luna d'argento nel mio mare!
              Composta martedì 10 novembre 2015
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                Scritta da: Mariella Mulas

                Vergo amore

                Sei tu poesia di un silenzio
                Improvviso d'emozione
                che indaga con parole
                per arrivare all'infinito!
                Quell'infinito
                dove innalzo i miei brividi,
                dove spazio
                non ha nessun confine,
                dove respiro è corrente
                invisibile sul cuore
                e battito è energia infallibile.
                E narro l'assoluto,
                sconvolgo mediocrità
                dell'attimo in fuga,
                e ritrovo te,
                nel volto, nelle labbra
                e nello sguardo
                mentre vergo
                tra sillabe d'amore
                la tua essenza.
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                  Scritta da: Mariella Mulas

                  Un amore, il tuo

                  Un amore,
                  il tuo,
                  per adagiarlo
                  nel tempo.
                  Per impreziosirlo
                  ogni attimo
                  con nuove vesti
                  di emozioni.
                  Un amore,
                  il tuo,
                  per sostenere sguardi,
                  per sentirne i sussurri,
                  per capirne il sole riflesso,
                  per fiancheggiare le tue orme,
                  per non odiare lontananze,
                  per ridere del silenzio,
                  per giocare come bimbi
                  sotto la pioggia
                  rincorrendo solo
                  l'attimo baciante
                  che avvicina il cuore
                  alle labbra della tua vita.
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