Poesie che hanno partecipato al concorso AMORI di_VERSI

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Amore che con cuore e fiore rimi

Amore che con cuore e fiore rimi
nel corteggiarti la vita consumai
slancio tenero del sogno audace
la mia forza indomita eri
poi le tue promesse disciolte
nel nulla e il mio andar solo!
Dimmi, in che sbagliai
se vano dappertutto ti cercai?
Un errore, un altro e poi ancora
oh me asino insistente e cocciuto
che dietro nuvole farneticando
con te lunghi discorsi allacciava
per reggere con ragione una vita
pesante di angosce e di tristezze!
Paradiso, purgatorio o inferno
pur tu a bada tenevi pensieri neri
quando una speranza si allentava.
Premio mai ricevuto, boccio acerbo
o mai spuntato dalla pietra
lava raffreddata, bugia ripetuta
sbatter d'ali impallinato!
Oh domino che cuori padroneggi
quanto ben poco mi sorridesti;
raggio di luce non fendesti
la muraglia di nebbie e a voce alta
non potei gridare: - Sta arrivando
mi acceca e per me splende amore! -
Zitte cornacchie cianciose
la morte è qui vicina, zitte
io vivo appena e non per sempre.
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    Teatrante faceto e serioso

    Teatrante faceto e serioso
    su sveglia! Poltrone andiamo
    il palcoscenico del giorno
    è già pronto e allestito da ore
    il ruolo e la parte la conosciamo
    oltre la platea e il coro, sulla pedana
    comparse reciteremo il tiritera
    tra luci e ombre, fischi e battimani.
    Sei stanco del palco? Ma dai!
    Non puoi ritirarti o eclissarti
    se non si chiude il sipario
    e violare le regole del contratto
    che stipulasti col regista
    all'inizio della messinscena!
    Nella trama della commedia
    apparire, è la tua missione
    illuderti di essere, il tuo alimento
    domandare e non sapere, la tua pena
    amare utopie e amori, il tuo sogno!
    Respira le tue sceniche polveri
    tra la vigile gente di teatro
    e variegate illuminazioni filtrate
    e ricorda che sulla locandina
    pure in fondo e minuscolo
    a volte figura inaspettato il tuo nome.
    Daì! La tournée è quasi alla fine.
    Comica assurda tragica o grottesca
    non puoi rifiutare la tua parte.
    E se dimentichi battute?
    Tranquillizzati: c'è sempre un suggeritore!
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      Labbra

      Labbra dai miei occhi appuntate
      perché così siete di baci disabitate?
      Vermiglie pieghe socchiuse parlatemi
      una schiuma vi bagni, un tremore
      per vicinanza sorriso vi dia
      fatevi fuoco, madide e lucenti
      carnose schiudetevi come fiore
      e eccitate pronunciate il mio nome
      lacerate i silenzi che portate in voi
      fine siate di un desiderio di baciare
      ardente tangibile e bramoso!
      Ad un avvicinamento un compenso offrite,
      non siate infedeli in una guerra di paure:
      non vi è minaccia ma desiderio di fusione;
      non isolatemi nella mia identità
      non appassite come ultime foglie sul ramo.
      Non so nulla di voi
      non conosco le ricompense
      che rilasciate a chi vi raggiunge
      quando ostili non siete
      e ad altre labbra vi attaccate!
      Oh splendete, luccicate, addolcite
      desiderate di appartenere a chi vi attende,
      mutate i vostri orli vellutati,
      senza rossetto non impallidite
      ma rosseggiate e progredite di amore
      per raggiungermi e farmi immortale:
      vivente io sia vissuto su voi
      in una vita che muore e scompare.
      Labbra non mi sfiorate appena
      ma soffocatemi di vita!
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        Scritta da: Stefano Atzeni
        Vorrei partecipare
        ma non so proprio da dove iniziare
        leggo di poeti scrittori autori giuria
        e io dove mi colloco?
        In questo piccolo paese dimenticato pure da Dio
        osservo l'orizzonte, e poi grido:
        "amoreeeee mio!"
        Sei voluta fuggire per cercare di salvare
        tante più vite
        in un mondo che quando ti vedrà,
        ti scambierà per aliena.
        Sì, perché l'amore è cosa rara ormai,
        e quando la troviamo,
        come la rosa del piccolo principe
        va tenuta stretta, coccolata e protetta.
        Composta sabato 21 novembre 2015
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          Scritta da: Laura Saitta
          Mai udito suono più soave.
          Le labbra devon esser caute nel pronunciarsi.
          Un tono al di sopra di un sussurro potrebbe farlo svanire.
          L'amore è nella sua più intima essenza delicato ed armonioso.
          Va trattato con cura.
          Un tocco indiscreto potrebbe interrompere il suo batter d'ali.
          Se si inciampa nella fortuna, esso ci assorbirà.
          Vivremo per esso e con esso.
          Il nostro cuore comporrà una dolce sinfonia,
          danzando al ritmo dei battiti.
          Gli occhi saranno percorsi di luce nuova.
          Le braccia si scioglieranno nelle loro gemelle.
          Le labbra si schiuderanno,
          tacendo nell'ultimo respiro di un bacio.
          Composta sabato 17 ottobre 2015
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            Scritta da: Jeannot

            La strega

            A cavallo di una scopa
            vola la strega!
            Non guardatela o
            cenere sarete!
            Din! Din! Din! Din!
            Tremate uomini!
            È simpatica, è allegra,
            è anche bella ma non troppo
            ho il coraggio di guardarla
            con gli occhi socchiusi
            e divento un mago!
            Vieni su
            vieni su e non temere
            anche se è più facile "scendere".
            Non voglio più star solo
            perché odio la solitudine.
            Canteremo, rideremo
            e se sarà rimpianto
            piangeremo.
            L'amore può tutto!
            Se passerà avremo vissuto
            ciò che altri non possono.
            Vieni su piangeremo
            e rideremo di noi stessi!
            Composta nel novembre 1983
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              Scritta da: minnie

              Mi piaci

              Mi piaci
              perché mi somigli,
              perché finisci
              il pensiero incompiuto
              dentro me,
              perché traduci
              il mio silenzio,
              perché mi intendi
              senza parlare,
              perché se ti guardo
              mi comprendi,
              e se mi guardi
              ti comprendo,
              perché se taccio
              mi capisci,
              se taci
              ti capisco.
              Mi piaci
              perché non mi somigli,
              perché ti sfuggo
              e mi insegui,
              perché mi sfuggi
              e ti inseguo,
              perché meno ti comprendo
              più voglio conoscerti,
              meno mi comprendi
              più vuoi conoscermi,
              e ci guardiamo sorpresi
              ... mi piaci.
              Composta sabato 7 novembre 2015
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                Scritta da: insui.79

                Eri nel mio cuore

                C'era una volta...
                una statua di Buddha
                Bianca candida splendente
                grande quanto un piccolo bambino.
                Pacifica Armonia.
                Tra sogni ed armonie di pace, nuotavo, libera e felice.
                Io l'abbracciai, gli volsi tanto bene.
                Eri Nel mio cuore.
                Dopodiché, un giorno, la vendettero, se la portarono via.
                via da me.
                non la vidi più bianca candida statua di Buddha.
                Triste ed immenso quasi sconfinato dolore,
                il mio dolore,
                che mi fece smarrire, mi persi, in parte.
                Sofferenza profonda.
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                  Scritta da: Fabio Foroni
                  Non ci metterei molto a ritrovare la strada,
                  perché il cuore sa ciò che la mente non dice,
                  non importa se dispersa fra i campi o sepolta dal cemento,
                  ti troverei.
                  Saprei stare ad aspettare, ore, giorni, ormai sono anni,
                  ho traversato il mare una volta, posso farlo anche per ritornare,
                  ci riuscirei.
                  Non c'è nessuna voce che io possa sentire,
                  una speranza da inseguire,
                  una promessa da mantenere,
                  non c'è nulla.
                  Ma c'è qualcosa...
                  e allora chiedimelo, fammelo indovinare, disegnalo, spiegamelo
                  ed io mi abbatterò su di te
                  come un terremoto di stelle sul buio del deserto
                  dove nessun angolo fuori e dentro di te rimarrà senza luce.
                  Ti scalderei
                  e nessun vulcano, nessun sole potrà mai farlo così
                  ricoprendoti, circondandoti, stringendoti
                  senza scottarti, senza bruciarti
                  ti proteggerei.
                  E sarò sempre lì, per sempre, sempre
                  impedirò al vento di spostarti i capelli
                  alla pioggia di bagnarti, al ghiaccio di gelarti...
                  a me stesso di farti male.
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                    Scritta da: Raffaele Pisani

                    Lettera a Francesca

                    Cara Francesca,
                    mettiamo avessi casa vista mare
                    con il Vesuvio, Capri, Ischia e il sole
                    che il giorno intero tutta l'avvolgesse,
                    della sua luce
                    ma non avessi te. Che ne farei
                    di questo panorama mozzafiato
                    che non saprebbe darmi solo un attimo
                    dell'emozione
                    che mi regala il tuo volermi bene?
                    Mettiamo che il ricamo della luna
                    mi regalasse trine argento e oro,
                    ma non avessi te,
                    cosa me ne farei di un tale dono
                    che pur così prezioso non è niente
                    se confrontato a tutto ciò che sento
                    quando accarezzo i tuoi capelli bianchi?
                    Mettiamo che dal mare mi arrivasse
                    l'intenso suo profumo
                    ma non avessi te,
                    cosa me ne farei di questo balsamo
                    se penso a quanto
                    m'inebria di passione e desiderio
                    quella carnalità che la tua pelle
                    ancora mi regala?
                    Ecco, io questa lettera ti ho scritto
                    per dirti che la mia piccola casa
                    con qualche traccia d'umido,
                    e poco sole, e senza vista mare,
                    come tu entri, in quel preciso istante,
                    s'illumina d'amore, e al suo confronto
                    nessuna casa al mondo ha eguale luce!
                    Composta sabato 14 febbraio 2015
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