Poesie che hanno partecipato al concorso Come un granello di Sabbia

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Il mio congedo (saudade)

Forse è meglio lasciarsi così...
Lasciarci senza parole... (discorsi grevi ) (per...)
Lasciarmi ricordare solo il piacere
di quella notte di insane vibrazioni (no... insane no).

Lascerò passare le parole e i discorsi succinti,
li oscurerò nella loro indigenza (nella loro incuria)
di strane e assenti alchimie
quelle che non ho sentito... come non ho sperato

Ti ricorderò muto (e imbronciato?)
Falce di luna sottile
brivido smisurato di una notte sola
Incommensurabile io a te
Irriducibile tu a me.

Quello che scrivo adesso
è nostalgia (... le cose che non ti vorrò dire)
è un consolare stringendo il petto (mentre...)
La verità non si nasconde, con te non ho diviso niente...
(pensieri, parole, opere, omissioni, empatie, affinità)

- della mia anima... (assonnata!)
(Nulla ha risvegliato curiosità) –
(Con te non ho diviso niente
se non il corpo e non è poco.)
La pelle ha fatto da litorale
e su quell'argine...
i corpi hanno degustato il loro pasto.
(Mentre) il mio è... (sorrido adesso) si ridestava.

Forse è meglio lasciarsi così...
Lasciarci senza parole
Lasciarmi ricordare solo il piacere
di una notte diffusa di fusa e vibrazioni.
Composta venerdì 26 gennaio 2007
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    Scritta da: Gabriele S.

    Lontana

    Sono figlio della notte,
    di una madre senza volto,
    con un manto corvino, 
    mi avvolge e mi nasconde.

    Nel buio della stanza,
    i miei occhi si riempiono di te,
    delle tue linee, del tuo viso,
    e traboccano del tuo sorriso.

    I tuoi baci si sciolgono,
    e scorrono lungo le mie guance,
    per raggiungere silenziosi,
    l'oceano di emozioni,
    che smuove il mio petto.

    Sono figlio del giorno,
    di un padre illuminato,
    con tiepidi raggi di sole,
    mi riscalda e tiene vivo.

    Ti nascondo nella sabbia,
    ma il tuo pensiero,
    mi scivola tra le mani,
    arriva come la marea,
    e mi bagna i piedi.

    Le nuvole nel cielo,
    mi parlano del tuo corpo,
    il vento mi accarezza,
    come le tue mani.

    Così ogni notte,
    così ogni giorno,
    sei lontana da me,
    ma non dal mio cuore.
    Composta domenica 20 dicembre 2009
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      Buoni propositi

      Resistenza
      Indolenza
      Incrocio le dita
      Rimango in attesa
      Di te?
      Senza desiderare
      Senza sperare
      Boicottando sempre le intenzioni
      Decapitiamo ogni testa pensante e volitiva
      Fasciamola... prima che si rompa
      Svuotiamola di intenti e di obiettivi
      Rendiamola vacua
      e arrendevole
      Non sia mai che ritorni intransigente
      a volere nuovi miraggi.
      Composta giovedì 30 ottobre 2008
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        Scritta da: Mirko Tondi

        Ci sono baci per fare l'amore

        Filtrano raggi di luce dalle fessure di questa stanza fredda,
        mentre lei dorme, dalle mie braccia accolta, protetta.
        Dolce risveglio, di baci e carezze.
        Le mani si uniscono, e così i pensieri.
        "Non andare, amore. Non andare."
        Là fuori c'è il mondo, che attende, come ogni giorno.
        Ma oggi può attendere.
        Ci sono baci che nascono per rimanere baci,
        e altri che diventano passione e lunghi sospiri.
        Ci sono baci che nascono per andarsene subito,
        e altri per fare l'amore, per divenire corpi incrociati e tempo che scorre, via, senza pensarci.
        La stanza è già tiepida, adesso.
        Composta domenica 20 dicembre 2009
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          Scritta da: Mirko Tondi

          Cosa ti rimane

          Ricordi quand'eri bambino
          tutto ti sembrava così immenso
          fuggivi di casa spensierato e incosciente
          ti aggrappavi ai tuoi sogni saldamente

          Di amici ce n'erano tanti
          un solo obiettivo in comune
          divertirsi a giocare, correre e urlare
          nessun problema da fronteggiare

          i giorni scorrevano lenti
          c'era il tempo per ogni tua cosa
          nessuna scadenza e frenetica attesa
          soltanto momenti di piacevole intesa

          Facevi domande curioso e innocente
          scoprivi il mondo pian piano e la gente
          gioia e sorpresa ti accarezzavano il viso
          non ci voleva poi molto per fare un sorriso

          Ma poi, di colpo cresciuto, in un corpo mutato
          fissavi malinconico vecchie foto di scuola
          ritrovavi in cantina polverosi ricordi
          e sorgeva il rimpianto di un'infanzia sfumata

          Il tempo fuggiva veloce e impaziente
          ti guardavi indietro senza poter fare niente
          per accorgerti di quant'eri cambiato
          e ancora il rimpianto di un'infanzia ormai andata

          Cosa ti rimane di ciò che sei stato
          desideri svaniti e speranze sopite
          non riesci a reagire all'opprimente realtà

          Cosa ti rimane se non accettare
          ora sei un uomo in cerca di pace
          devi solo capire le scelte da fare.
          Composta domenica 20 dicembre 2009
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            Scritta da: Alexandro4x4

            Nuvole di carta

            Costruisco nuvole di carta
            per rendere il mio cielo più bello
            intingo la mia penna
            nella tua allegria
            per scrivere le parole più dolci e felici
            ... che tu abbia mai letto
            perché?
            Perché vorrei regalarti
            quei sorrisi che mi dai
            come doni preziosi
            perché vorrei scriverti
            che ti amo
            senza sapere perché
            perché...
            in fondo...
            non ho bisogno di un perché.
            Composta sabato 30 agosto 2008
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              Scritta da: Dioniso

              Parole

              Perdersi da vicino
              come il tempo che è stato
              Un mito scardinato
              Babele sulle nostre labbra.
              L'amore impossibile! Idea... nostalgica... di un futuro oramai passato.
              Il crepuscolo del Dio cristiano.
              Ferirsi con guanti di velluto
              Parole che diventano accette e
              ... la voglia di sanguinare
              Tacere senza volerlo e...
              Babele sulle nostre labbra.
              L'amore impossibile? Forse quello divino
              ... e tu il mio unico Dio.
              Composta domenica 10 maggio 2009
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