Ricordo: ora ricordo tutto nelle mente uno squarcio di cielo e un verde intenso di un campo. Un rimpianto e nello stesso tempo una gioia insita nell'animo che mi avvince ai ricordi e a te.
Vieni amico mio Tieni la mia mano Uomo senza nazione Tempo Religione Partito Fai che il mio cuore è la tua casa... Insieme sconfiggeremo Il razzista Il violento Il guerrafondaio Amico mio senza nazione Tempo Religione Partito Vieni verso un fratello Che la sua esistenza e il viaggio Attraverso Nazioni Regioni Città Con valigie e cuore pieno Di sogni e speranze Verso il mestiere di vivere Questo è il mio cuore.
Un ultimo abbraccio, un arrivederci e un sorriso stentato. Ti guardo guardo ancora mentre tu te ne torni a casa solo, e ti fermi un istante ancora a salutarmi. E la corriera ci divide. Dai vetri ti vedo ancora ma per un attimo. Rannicchiata in un angolo ti penso ma non so ritrovare un po' di felicità.
Come una lama di ghiaccio Il tuo passaggio non lascia traccia Ferisce, affonda, ma mai si fa notare da chi mi circonda. Seguo i pensieri e con le mani li caccio Lontani dagli occhi, lontani dalla faccia. Seguo le stelle ed infine mi compiaccio: Almeno loro sono ancor belle. Come una macabra maschera, incapace di sorridere, Così i miei occhi rimangono immobili Tentando invano di imparare a piangere, Ricavandone solo un altro muro da abbattere. Come un vecchio libro divorato Che rimane dolce in bocca e amaro nelle viscere Così il mio senno è scappato Lasciandomi solo un dolce profumo nel camino Ed un amaro sapore sul morbido cuscino. Ecco, è proprio questo che più temo: destarmi dalla veglia ed infin capire che non è stato veramente il senno a fuggire ma, ahimè, la tenera follia a perire...
Tra le tue notturne vene vigeva egemonia Viluppata nella sottile, in percepibile, virale Ipnotica cacofonia Un provocante invito alla complicità Sospesa nell'enigmatico cupore Teatro di secoli d'arte Combinata all'intensità dello stupefacente Inquietante sentore
Io frivolo Io spaventato Io ebbro tra le tue creature Che mi saturano di trepido incanto e in ogni sguardo Bilanciano la degustazione Di un ignoto Dolce e oscuro cullatore.