Scritta da: L. Orlandi
in Poesie (Poesie personali)
Sosta
Imprigionata da esile collana
schiudo l'inferriata
e accedo in punta di piedi.
Pace, odo solo i miei passi,
eterno riposo, soavi sorrisi,
malinconici pigli incorniciati.
L'anima mia ascolta e raccoglie
pensieri struggenti e gioie passate
uniti da un filo invisibile,
matrimoniali giacigli
e solitari loculi.
Visi,
incontrati forse ieri.
La memoria tradisce il tempo
e le strade vuote non renderanno
per tutti uno scorcio,
per tutti un saluto.
Qui ritempro e placo la mia anima.
all'ineluttabilità dell'inizio,
all'accoglienza dell'infinito.
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