Poesie che hanno partecipato al concorso VIIº concorso letterario internazionale di PensieriParole

Frasi di questo concorso le trovi anche in Frasi & Aforismi e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: L. Orlandi

Sosta

Imprigionata da esile collana
schiudo l'inferriata
e accedo in punta di piedi.

Pace, odo solo i miei passi,
eterno riposo, soavi sorrisi,
malinconici pigli incorniciati.

L'anima mia ascolta e raccoglie
pensieri struggenti e gioie passate
uniti da un filo invisibile,
matrimoniali giacigli
e solitari loculi.

Visi,
incontrati forse ieri.
La memoria tradisce il tempo
e le strade vuote non renderanno
per tutti uno scorcio,
per tutti un saluto.

Qui ritempro e placo la mia anima.
all'ineluttabilità dell'inizio,
all'accoglienza dell'infinito.
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    Scritta da: L. Orlandi

    Progenitori e cuccioli

    Padre mio, conversare con te,
    faticosa impresa,
    ogni fatto replichi e addosso pronunci,
    ti abbandoni all'ozio vano.

    Madre mia, la tua filosofia
    rasenta l'eccellenza,
    cerchi ogni sera un po' di
    conforto che non ti porgiamo,
    presi dalle nostre
    consuete imprese.

    Grande figlia, debutta la
    tua esistenza, accerti che rancori e
    disappunti van chiariti
    all'istante, senza indugio
    e ricerchi da noi conferme
    al tuo stato di compagna fedele.

    Piccola figlia, verifichi
    i tuoi confini, i tuoi ingegni,
    ma lacrime discendono
    dalle gote e ti persuadi
    di non spuntarla,
    da noi cerchi convalide e repliche,
    ma già le hai dentro di te.
    Apri un poco il tuo cuore
    e le leggerai.

    Padre avrò pazienza,
    Madre ti accompagnerò a passeggio,
    Figlie mie, eterna stirpe.
    Alcuno lasciato.
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      Scritta da: lolly76

      Battiti Senza Respiro

      Contavo ogni passo
      prima che la nebbia scendesse
      contavo ogni battito
      prima che la neve cadesse.
      Non può trovare
      via d'uscita il dolore:
      in una lacrima non riesce a fuggire
      e restando ti soffoca il cuore.
      Ma il mio cuore non vuole capire:
      vuole soltanto smettere
      ... di soffrire
      vuole vivere d'amore,
      vuole respirare ad ogni costo
      sentimenti veri, buoni e forti.
      Credevo in un mondo più giusto
      che non avrebbe chiesto rabbia
      né concesso torti.
      Pensavo ad una vita tanto diversa...
      ma poi, sai è rimasta un castello di sabbia.
      È già stata terribile la strada percorsa:
      come respirare fiamme gelide di fuoco taglienti...
      ... e non immaginavo che arrivassi davvero:
      come gocce di stelle sorridenti
      in un cielo oramai già spento.
      Ma non chiedermi dov'ero:
      ascolta con me il respiro
      di questo mondo che non sento...
      ti troverò dove non sei mai stato
      e ti starò accanto...
      nel nostro pianeta mai esistito.
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        Riconoscere un Angelo

        È tutta colpa forse del tempo
        il sole ha ceduto il passo alle tenebre
        Il cielo mi è precipitato addosso
        Ardo dal desiderio di rivederti
        Forse la colpa è solo mia...
        La terra su cui camminavo
        Mi è crollata da sotto i piedi
        mi sono accorto che i colori del mondo
        non erano più gli stessi
        Nella mia stanza,,
        le lenzuola impregnate del tuo profumo
        ricordano il nostro amore con cui
        speravo di condividerlo ancora una volta
        avrei dovuto parlarti col cuore,
        con la mia anima,
        col mio corpo
        Solo tu mi hai dimostrato
        con un sorriso dolce
        due occhi belli da trasmettermi amore
        Come se racchiudessero mille segreti
        Come se 'nuovamente un angelo sulla terra
        ha fatto la sua comparsa
        Sussurrandomi parole di speranza.
        Composta martedì 22 novembre 2011
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          Scritta da: Antonio Recanatini

          Il copione sul palco

          Un palco vuoto e la maschera a terra,
          le luci spente ed un sogno finito,
          riprendere ogni istante abbandonato
          e ad occhi aperti mimare il tuo bacio.
          Una nuova profezia da inseguire e
          dentro il dolore che si infrange
          sul mio stomaco, lasciando solo piaghe.
          Bramare ed inseguire la tua corsa,
          disinteressarmi a me per non morire.

          Adoperarsi per mascherare ogni segno,
          sentir pulsare il cuore come un'agonia
          e quell'infame fine dopo l'ultimo applauso
          segue qualche perduta, sfibrante smania.
          Ricostruire senza la forza di alzarsi,
          senza un suono da inventare
          solo con il mio profumo di menta, e poi
          ancora aridi deserti sparsi nell'orizzonte.
          Ancora un ultimo saluto, meglio di no,
          un degradante rifiuto per poter sbuffare.

          All'impazzata percorrere strade conformi
          disintegrando ogni desueto canto, poi
          implorare la mia calma a tenere banco.
          La luce non ritorna, il teatro ha finto
          l'ultimo lamento e la platea è dentro
          il letto, raccoglierò l'indegno copione.
          Composta martedì 19 aprile 2011
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            Scritta da: Antonio Recanatini

            Allora rido

            Non mi fanno effetto
            le luci del mattino e
            le notti stellate a riva.
            Non mi fa effetto
            la sabbia che rallenta
            la mia corsa verso il mondo.
            Non mi fanno effetto
            quelle costruzioni a riparo,
            quei selciati per poter passeggiare.
            Sarò quel sarò, ma vivo anch'io.
            Non mi emoziona
            quel flebile pensiero che
            s'appassiona di fronte a te.
            Non mi emozionano
            le mete raggiunte nei lembi
            delle tue lenzuola aromatiche.
            Non mi emoziona
            il verso costretto in un abbaino
            riverso nell'isterismo colossale.
            Non ho abbastanza tempo per spiegarti
            e non avrai premura per capire.
            Non ho più paura
            sia soppressa la mia ultima nota
            sia perpetrata l'infamia.
            Allora rido, allora piango,
            allora bevo, allora godo,
            allora sogno, allora scappo.
            Composta sabato 17 gennaio 2009
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              Scritta da: Antonio Recanatini

              S'alzerà il vento

              Prima o poi s'alzerà il vento e
              a te, accomodante del tempo,
              non basterà alzarti il bavero.
              Il vento s'alzerà e ci saranno
              milioni di guerrieri affamati
              in cerca dello scalpo dei ricchi,
              dei mediocri e svenduti di rione.
              Prima o poi il vento s'alzerà
              spazzerà via la notte di periferia,
              bottiglie e bicchieri voleranno
              e il cordone di camicie nere sarà
              bruciato, arso ritornando cenere.
              Il vento s'alzerà e sarà un lusso
              rimanere in equilibrio nelle folate,
              non esisteranno argini immensi
              non basteranno funi a sostegno.
              Il vento sarà un vulcano in eruzione
              e il sangue dei corrotti servirà
              per dipingere strade e villini.
              Il vento sarà implacabile e
              sprofonderà negli abissi
              il ghigno dei potenti e lussuriosi.
              Spogliati oggi prima che ti spogli il vento.
              Composta sabato 1 gennaio 2000
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                Scritta da: MoScarroncina

                Vivremo

                Vivremo due vite diverse.
                Vivremo due maturità diverse, e saranno diverse proprio perché di una ne mancherà l'essenza.
                Ma sarà solo il tempo a dirci di quale.

                E noi nel frattempo vivremo... con i nostri vuoti d'affetto quello che entrambe abbiamo preteso, pretendiamo e pretenderemo sempre ma del quale, in un modo o nell'altro, saremo sempre carenti. Anche in questo caso sarà il tempo a dirci dov'era la perdita.

                E noi però vivremo, seppure nell'aspettazione di quella consapevolezza.

                Vivremo come possiamo, come ci riesce. E stavolta non sarà il tempo a rivelarci se ce la faremo. Ci sfuggirà e basta.
                Senza che ce ne accorgeremo, senza poter dissentire in merito, senza la possibilità di recuperare quella parte di lui che se ne sarà andata per sempre.

                Allora vivremo sì. Ma nella disunità di questo noi.

                In realtà io vivrò, e tu vivrai.
                Composta martedì 20 aprile 2010
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                  Scritta da: Gennaro Keller

                  Sei apparsa all'improvviso

                  Non ti ho cercata tra le stelle.
                  Sei apparsa così,
                  all'improvviso
                  e riempi i miei momenti
                  di gioia, di attese, di speranze.
                  Ora ignorarti sarebbe
                  un enigma non risolto.
                  E ovunque sarai
                  oggi, domani
                  o un altro giorno
                  te fra le mie mani
                  e nei miei occhi
                  il tuo sorriso.
                  Due vite parallele
                  che non si incontreranno
                  mai.
                  Composta giovedì 14 ottobre 2010
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                    L'infinito dell'amore nell'amore...

                    Sei musica segreta
                    che riconduce al cuore...
                    la carezza del mattino
                    che profuma di gioie e desideri...
                    brivido acceso
                    da calde sensazioni...
                    l'incanto del silenzio
                    mentre i tuoi occhi si perdono nei miei...
                    emozioni che vibrano nel vento
                    l'infinito dell'amore nell'amore...
                    Sono nata per amarti
                    perché tra le braccia della tua anima
                    risiede il mio cuore.
                    Composta sabato 19 novembre 2011
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