Poesie che hanno partecipato al concorso VIIº concorso letterario internazionale di PensieriParole

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Scritta da: mehdi diciotti

Chi ha se stesso

Sono uscito sotto la neve
bianco candido subito sporcato
ecco questi uomini
che tutto annientano che si distruggono
tutto si vendono
non si capiscono
che si contendono
l'inutile e tendono
a compiacersi
ad ingannarsi
a consolarsi
con quello che posseggono
e non comprendono
quello che già hanno
si accontentano
di quello che comprano
o che conquistano
e non si accorgono
che chi ha se stesso
ha molto più di chi ha tutto il resto.
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    Scritta da: mehdi diciotti

    Invecchiare insieme a te

    Ho scritto qualcosa che ti volevo dire
    non guardarmi così che non riesco a parlare
    te la leggerò senza respirare
    che se mi fermo non so se posso continuare
    un poeta ti paragonerebbe a una stella
    direbbe, sei la più bella
    direbbe
    la tua forza è come il Nilo quando sfocia sul mare
    oppure
    il silenzio fa ancora più silenzio per sentirti camminare
    ti paragonerebbe al mondo intero
    direbbe, voglio seguire il tuo sentiero
    io no
    questo no
    sono parole che non riesco a pensare
    sono frasi che non arrivo ad inventare
    l'unica cosa che mi viene da pensare
    anche se può sembrare stupida e banale
    è che ti amo
    e che con te mi piacerebbe invecchiare
    e che la differenza tra il poeta e me
    è che io lo dico solo a te
    perché ti amo più di quanto ami me.
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      Scritta da: will scarlett

      Viaggio del cuore

      Una piccola barca in mezzo ad un oceano
      mostrava le sue bianche vele lacerate dalle molte tempeste,
      sospinta dalla corrente in balia delle onde
      senza una meta, senza uno scopo.

      Così il mio cuore simile alla barca vagava nel mare dell'indifferenza mostrando le sue ferite profonde e sanguinanti.
      Cercando il suo porto sicuro dove poter attraccare
      e poter ricucire le sue vele per continuare il suo viaggio.

      Lungo vagare avvolto da una fitta nebbia
      che ogni cosa celava allo sguardo.
      Poi, all'improvviso, ecco la nebbia dissolversi
      e un caldo tepore irradiarsi dalla luce di un faro.

      Tu, il faro che ha illuminato la mia strada ormai smarrita,
      che mi ha indicato la via per raggiungere il tuo porto.
      Il luogo riparato, caldo, accogliente, pieno d'amore,
      dove ogni ferita si è rimarginata, ogni dolore dimenticato.

      E cullati dal dolce movimento delle acque del tuo golfo,
      il tempo che ci verrà ancora concesso
      ci permetterà di scrivere nel libro della nostra vita
      le pagine più belle e colorate della nostra esistenza.
      Composta martedì 22 novembre 2011
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        Scritta da: Antonino Gatto

        Tanti auguri amore mio

        Certe parole sono come polline al vento,
        se arrivano al cuore, ci restano dentro.
        Come la vita che ci ha fatto incontrare,
        ingoiando molto spesso, anche lacrime amare.

        Abbiamo visto le stagioni, e vissute ad una ad una,
        ogni piccola sventura, ed ogni briciola fortuna,
        ma uniti per la mano, anche in mezzo alla tempesta,
        siamo giunti in questo giorno a festeggiare la tua festa.

        Forse esistono persone, nel cammino della vita,
        che non sono mai cadute, se la strada era in salita,
        mentre io andando avanti, con lo sguardo un po' all'insù,
        mi sono trovato spesso a terra, e sempre tu a tirarmi su.

        Per questo ti regalo queste semplici parole,
        anche se non le ho mai scritte, ma le sento nel mio cuore,
        per dirti che con te, rivivrei d'amore il sogno,
        dal primo istante che ti ho visto, fino all'ultimo mio giorno!
        Composta giovedì 24 novembre 2011
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          Scritta da: Teresa Mancuso

          Agli angeli di Nassirya

          Era un giorno come tanti
          Un giorno caldo d'autunno
          Il sole iniziava a sorridere agli sguardi della gente

          Tutti sereni
          Nel cammino verso il domani

          Ma, all'improvviso, forse
          Il vento iroso soffia più forte
          O forse, per un istante, ci siamo distratti

          Dall'infinito sguardo supremo,
          così, tutto velocemente

          senza una carezza
          senza un abbraccio valoroso
          e un sorriso tenero
          di un figlio lontano
          di una madre in preghiera

          è stato così, istantaneamente
          che i nostri 19 forti, e valorosi uomini
          hanno spalancato all'improvviso le braccia al cielo

          lasciando un vuoto incolmabile nei nostri cuori

          quante urla strazianti
          quante lacrime a fiumi versate
          per voi uomini di coraggio e di pace

          ma, conserveremo forte, vivo il vostro ricordo

          dipingendo, i nostri cuori
          la nostra mente, la nostra anima

          di tanto e infinito caldo amore,
          affinché, le vostre anime
          sorrideranno libere
          tra le braccia della vite eterna.
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            Scritta da: Antonino Gatto

            Cuore bambino

            Cara vita,
            ogni giorno un capello di neve,
            come foglia d'autunno, mi lacrima addosso,
            e a guardarlo, mi sento commosso.
            Sembra ieri che ti ho conosciuta,
            ed ora che ho imparato ad amarti,
            ti sento svanire, mi sento morire!
            Cosa pagherei per ricominciare...
            Ma l'inverno è vicino,
            e il mio cuore bambino,
            non lo vuole accettare!
            Composta martedì 22 novembre 2011
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              Scritta da: lety84

              Pazienza

              Ero seduta su una vecchia sedia di legno e persa nei miei pensieri,
              quando ti vidi per la prima volta...
              Ero così triste e tanti pensieri confusi, ma mi bastò quel tuo sorriso allegro per uscirne fuori.
              Ogni giorno incomincia a vederti con occhi diversi, con gli occhi dell'amore... Avevo sempre voglia di sentire la tua voce e il tuo modo di ridere.
              Quello che ti da il solletico al cuore.
              Peccato però che il tuo sia un cuore protetto da un'armatura di metallo. Così ferito dall'amore che non vuoi più farlo entrare dentro di te!
              E così che mi ritrovo fuori di esso ad aspettare con pazienza che tu ti fidi me.
              E così che mi ritrovo fuori di esso ad amarti con pazienza.
              Ti amo piccolo uomo...
              Amo come mi fai sentire,
              amo quello che mi fai provare,
              ogni tuo abbraccio,
              ogni tuo bacio,
              ogni tuo sguardo...
              Quello sguardo sì... a cui non riesco a mentire.
              E così che mi ritrovo fuori di esso ad aspettare con pazienza che tu ti fidi me.
              E così che mi ritrovo fuori di esso ad amarti con pazienza.
              E con pazienza ti aspetterò.
              Composta lunedì 21 novembre 2011
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                Scritta da: mehdi diciotti

                Un amore puro

                Dal sole quando sorge sai come farti abbracciare
                per te ridere è un po' come respirare
                che dei pensieri e dei problemi non ci si deve troppo preoccupare
                tanto col tempo si risolvono inutile esagerare
                quando sei andata via gli uomini han smesso di lottare
                non ne valeva più la pena
                non c'era più niente da conquistare
                con l'impazienza di un'infante che vuole imparare
                mi tempesti di domande tutto non si può spiegare
                io che il mio tempo volge al termine se non mi parli
                vorrei passarlo a seguirti oppure a cercarti
                io con la barba sempre incolta ed i capelli bianchi
                che continuo a scrivere così, per non rassegnarmi
                sò che non lo dovrei fare
                non dovrei amarti
                tu sei un frutto troppo alto anche ad arrampicarsi
                ma poi chi l'ha detto che l'amore deve essere per forza ricambiato
                nell'amore quello vero l'importante è dare
                tutto il resto è egoismo smania di possedere
                è vanità e presunzione, l'obbligo di piacere
                poi il perfetto vola via con lo stare insieme
                bisogna diventare vecchi per poterci arrivare
                ed abitarsi tutto il giorno ad aspettare
                il mio passato ed i miei sogni sono il mio futuro
                io tanto troppo vecchi questo è sicuro
                però vivo di un'amore
                un'amore puro.
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                  Scritta da: Paola Ferrari

                  Notte di marzo

                  Mi ritorni in mente, in questa notte di marzo.
                  Il profumo di mimosa lascia sulla pelle l'odore dell'inverno.
                  Dove ritrovo l'essenza delle nostre emozioni,
                  il sapore dei nostri ricordi.
                  Intensi, immensi, unici.

                  Mi ritorni in mente, in questa notte di marzo.
                  Notte di stelle luminose, di brezza lieve,
                  che ti riporta da me, così prepotentemente.
                  Se chiudo gli occhi posso respirarti,
                  se apro le mani posso toccarti.
                  Sono ad un passo da te,
                  da quell'infinito dove ho camminato al tuo fianco,
                  dove mi hai insegnato a volare.

                  Volare in quel tempo che si fermava,
                  che si dilatava.
                  Dove cinque minuti erano più importanti di tante ore,
                  dove eravamo insieme e tutto il resto lo scordavamo.
                  E quella era la felicità.

                  Mi ritorni in mente, in questa notte di marzo,
                  quando è troppo tardi e già, sono un'esule,
                  distante chilometri da te.
                  Alla deriva, per sempre.
                  Composta martedì 22 novembre 2011
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