Poesie che hanno partecipato al concorso VIIº concorso letterario internazionale di PensieriParole

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Scritta da: Paola38
Lacrime
Ho salutato mio figlio, tra pagliuzze, cristalline, luccicanti,
colorate dal sole.
IL volto, ondeggiava felice e sorridente, incoscienza dei suoi vent'anni.
Le navi da guerra, raggiungevano il mare aperto, passando in un
spazio, poco più di un canale.
Senbrava di potere toccare i cari volti per un ultima carezza.
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    Scritta da: ODIOSA

    Avrei voluto

    Avrei voluto che ogni alito di vento
    fosse la tua voce
    che piano sussurra il mio nome

    Avrei voluto respirare
    del tuo respiro
    la tua vita

    Avrei voluto essere energia
    che scorre nelle pareti
    del tuo cuore

    Avrei voluto essere sogno, sorriso, speranza
    che dolcemente
    t'accarezzano l'anima

    Avrei voluto e mille volte ancora
    avrei voluto, essere in te e per te
    quello che tu sei dentro di me.
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      A... Amore

      Su un mio spartito,
      vi sono impresse le mie emozioni,
      le parole, le sensazioni e le basi
      per trarne una poesia musicale
      parla del sentimento più grande al mondo...
      l'Amore, si, quello con la A maiuscola
      quello che non ha età e non invecchia mai.
      Dedicato a te, dolce creatura
      anche a distanza di tempo, penso sempre
      che tu sia il dono più pregiato
      che la vita potesse riservarmi.
      Siano queste mie note
      ambasciatrici dei miei sentimenti
      più profondi che provo
      per una persona speciale
      quale sei tu.
      Il destino è stato generoso con me
      ha voluto che ci incontrassimo
      per realizzare
      la migliore fra le sue opere.
      Composta giovedì 24 novembre 2011
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        Scritta da: Simone Sabbatini

        Terrorista

        Si è perso un treno e chi l'ha perso sei tu
        nei tanti mari che t'affogano il cuore,
        nei vari pezzi che ti spiega l'amore
        ti piega il dolore. Dirottato
        come un aereo che cerca la sua scia
        sorvola deserti di pietra e rabbia
        sabbie bianche cancellate da un asciutto mare.
        Passa la paura di non capirsi,
        campi come cassetti desolati di sogni
        confrontarsi con la disarmante semplicità del genio.
        Le tue mani sono come i binari e
        i tuoi occhi, teoricamente improbabili
        osservano il treno nello spazio
        libero dalla fantasia.
        Composta sabato 11 luglio 2009
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          Scritta da: Elona
          Cerco nel universo di scoprire nuove cose mai scoperte
          fino ad ora, guardo attentamente senza perdere nessun
          dettaglio, è imenso meraviglioso è l'universo che in continuo
          cerco, lo cerco fra la gente ma inutilmente, non c'è via d'uscità
          ma si vede solo un tunnel senza segnali, non si capisce
          niente oppure non c'è ragione perché descriva questo buio che si trova all'interno della gente, cerco senza smettere ma non trovo
          niente e nessuno che mi capisce, sono estranei al mio sapere
          non sanno valutare il minimo discorso ne dare risposte eque ed
          vere ma si limitano a stare sulle sue, mi sento sola in questo
          mondo mi sento strana in questo universo cerco una ragione per andare avanti mi chiudo in me stessa e non domando più,
          non do più risposte smetto di ascoltare quella gente ma mai
          dico mai non smetterò di pensare il mio modo di agire e fare
          sempre e di più in tutto e in generale.
          Composta martedì 1 novembre 2011
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            Scritta da: venditore di fumo

            Voyeur

            Lo sguardo s'è perduto nel mirabile
            baratro che da gambe accavallate
            è provocato. La pupilla inabile
            accarezza le calze che, tirate,

            allargano le maglie per mostrare
            a questo mondo illusioni agognate.
            La venustà di certe pieghe rare
            impreziosiscono il gioco perfetto

            d'increspature, quasi onde di un mare
            in perenne bonaccia. Ma l'oggetto
            di questa ammirazione già si nega

            dalla mia vista con un gesto a effetto
            e la sottana riassume la piega
            di una felicità che non si spiega.
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              Scritta da: Rosarita De Martino

              Lampada di grazie

              Sei Tu, o Maria,
              nostra Madre Santa,
              ed io, ritornando in spazio d'ospedale,
              entro a salutarti
              in tua cappella.
              I tuoi chiari occhi
              profumano di cielo
              e premurosi accolgono
              nostro dolore.
              Attorno attorno
              Ti circondano
              fiori di bellezza,
              rose profumate di fiducia,
              gigli colorati di speranza.
              Io sollecita riaccendo
              mio lumino di fede
              e la fiammella, prima tremula,
              improvvisa riverbera
              in splendore di mia luce.
              Ora fiduciosa aspetto
              che l'albero di mia vita
              rinverdisca
              con nuovi fiori di salute.
              Composta mercoledì 23 novembre 2011
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                Scritta da: Melina Sbriglione

                A mia madre

                Dentro il mio cuore
                un vuoto incolmabile
                aspetta un sorriso
                dai tuoi dolci occhi azzurri.
                L'incomprensibile visione
                di un viso annebbiato
                dalle sofferenze
                di una vita mai vissuta.
                I tuoi bianchi capelli
                vorrei accarezzare
                e donarti il mio dolore.
                La mia vita
                ha percorso viottoli smarriti,
                il mio cuore riflesso nel ruscello
                che scorre
                e purifica ogni angolo della mia tristezza.
                Solo un dono:
                il tuo abbraccio.
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