Scritta da: Rex Akragas
in Poesie (Poesie anonime)
Dal nulla nasce il tutto;
dal silenzio nascono i suoni;
dall'incoscienza emana la coscienza;
dallo zero nascono tutti i numeri;
dall'invisibile ogni cosa visibile.
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Dal nulla nasce il tutto;
dal silenzio nascono i suoni;
dall'incoscienza emana la coscienza;
dallo zero nascono tutti i numeri;
dall'invisibile ogni cosa visibile.
Vuoto
il pensiero s'incupisce
livido trema
e trema
un solo sguardo
nell'aria si accende
tutto è fermo
tutto è fermo.
Sulle note della nostra canzone
la chiarezza diventa confusione
quanto vorrei che i ricordi divenissero realtà
i tuoi sentimenti verità.
S'inizia giocando
tra giostre,
rimpiattini,
corse a perdifiato,
schiamazzi,
urla
e il gioco quindi
sbiadisce in amore,
nelle passioni,
negli amori
falsi veri,
lunghi brevi.
Ecco poi il tepore
dei figli,
dei bimbi
per casa
ed allora
filastrocche,
cantilene,
carillon,
stupori,
meraviglia
e ancora gioie...
davvero quelle?
Dolori?
Quelli sì,
eccome.
Questa è la vita
che credemmo
solo per noi
unica,
speciale
ed invece
per tutti
inizia così,
scivola e va,
illude,
disillude,
si sgretola,
avvizzisce,
sfiorisce,
indugia,
ed infine
finisce,
sparisce.
Cosa speri di trovare nei nostri sguardi?
La terra trema
sotto i nostri piedi
gli oceani stanno evaporando,
mentre grattacieli crescono
sopra le nostre teste
le parole sono distorte
da interferenze magnetiche,
un incessante
scambio di informazioni
inibisce i miei pensieri,
nutrendoci di radiazioni
le medicine placano
i nostri dubbi,
quando detteranno
i nostri consumi
le parole non placheranno
il progresso...
cosa...?
cosa speri di vedere nei miei occhi?
Il futuro è una condanna
Il presente il carnefice
E il passato ferite aperte
Dove stai pace?
Non nel tempo che passa dalla mia mente.
Ho fatto un sogno, questa notte
mi crucciavo che nel mio giardino
non ci fossero fiori abbastanza
per riempire i cannoni
e spararli
addosso a chi mette una croce rossa
sopra una vita spezzata
li cercavo in ogni dove
ero crucciata
di non poter combattere
questa mia guerra
allenandomi fino a distruggermi
saltar fossi
rotolarmi,
imbracciare quei fucili così caricati
di proiettili mai mancati
è il nome di Dio usato
che mi fa restare senza fiato
meglio morire con un fiore in mano
che seguire quel Dio citato
così inumano.
Dove andrò non ci saranno rumori,
Dove andrò avrò molto spazio,
ma dovrò dedicare ogni mio sforzo ad un sogno,
Dove andrò ci sarà il sole e sarò immerso nel mondo,
Dove andrò ci sarà quanto di più bello si possa immaginare,
Dove andrò non ci sarà ciò che vorrei ci fosse,
Dove andrò ti porterò nei pensieri e ti dedicherò ogni attimo del mio riposo.
Cara terra mia,
sono dovuta allontanarmi dalle tue braccia, dal tuo calore,
e sai perché? Perché purtroppo non hai avuto i mezzi, per mantenermi,
ma io sono forte sai? Sono tua figlia e come tale sono "capa tosta"
non mi lascio abbattere, mi sono rimboccata le maniche a 16 anni,
Noi, figli d'emigrati,
partiamo da quella loro amata terra d'origine!
Prendiamo il treno e via di nuovo,
alla vita di tutti i giorni...
Pensiamo ai belli ed ai brutti
momenti trascorsi
scende qualche lacrima ma
d'altronde è normale
Piangere ci aiuta a sfogarci,
ma in realtà non serve
perché soltanto il treno ci riporterà
in quella nostra amata terra!
Guardare le foto stringe
il cuore dal dolore,
vorremmo qualcosa d'impossibile,
ma, prima o poi tutto, ritornerà
al suo posto e, prima o poi,
anche noi torneremo nella nostra terra.
È questo giorno che dona l'ispirazione al mio cuore
spingendomi a non mollare sul nostro amore
dicendomi che sei tu la mia vita
e con te passa ogni ferita
dicendo che con me sarai in eterno felice
e che il buio diventerà luce
è con il cuore
è con l'amore
che dico ti amo
mio principe azzurro
Buon San Valentino.