Immobile sul mondo che sopito dorme, e popola di sogni questa notte, deserta di noi, regina di se stessa".
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Immobile sul mondo che sopito dorme, e popola di sogni questa notte, deserta di noi, regina di se stessa".
Siamo sensibili,
il vetriolo del mondo attuale
non deturperà la nostra fantasia.
Siamo sensibili,
orologi rallentati
sfiorano i nostri animi giocondi,
acquistiamo minuti indispensabili
con la moneta dell'irrazionalità.
Siamo sensibili,
non indosseremo mai
abiti d'apparenza,
scoperchieremo
tombe mnemoniche
inesplorate.
Siamo insensibili,
al disprezzo dei non volanti,
alla tortura della nostra ineguaglianza,
al possesso smisurato
di alambicchi posticci.
Siamo inutili,
le vostre necessità
svaniscono nell'eterno.
Anche se calpestate
il nostro cipiglio brumoso,
e calpestate ogni giorno
la nostra incoerente duttilità;
Noi,
con l'orgoglio di saper piangere
e l'angoscia di guadare
luoghi irraggiungibili
vi rammenteremo che...
... siamo sensibili.
Mi sono perso nell'oscurità
seguendo un angelo
il quale mi ha cambiato
senza nessuna domanda
senza nessuna risposta
ma la questione è un altra.
Io posso solo vederlo e baciarlo
senza parlare
mi sforzo a capire con il mio cuore
illuminato d'amore e bruciato dal passaggio del tempo.
Voglio essere solo amato e non scordato
come ogni cosa compiuta
senza importanza.
Forse quest'angelo non lo rivedro
più
il tempo e l'oscurita sta dominando
su di noi senza speranza...
Sospira la sua voce angelica tra le altre.
Nel buio una luce,
una goccia d'acqua in un mare di fango
che purifica ciò che ha intorno.
È fuoco che arde su una parete di ghiaccio,
la passione nella freddezza,
il tutto in mezzo al niente...
È il mio tutto, è la mia passione,
è il mio fuoco, è la mia acqua, è la mia luce...
è la mia aria... mi rinfresca e mi tiene in vita...
Ti senti sola, afflitta,
Accanto a te solo persone inutili
Ti stanno accanto per qualche giorno, e poi?
Chi li vede più!
Sola, in una piccola casa sparsa nel mondo...
Sola, perché hai perso metà parte del tuo cuore,
Una luce che adesso si trova in cielo
E che splende ogni sera
Illuminandomi gli occhi tristi
Nella quale si riflette la luna
Che si prenderà cura della mia stella
ogni giorno, ogni secondo
Per tutta la vita, fino a quando sarò pronta
Per partire in un viaggio magnifico
Che mi porterà in un mondo
Dove tutti noi speriamo di andare...
Sì... nel luogo che tutti, o quasi vogliamo raggiungere...
La vita bisogna godersela al massimo,
Si conosce il dolce, l'amaro,
La vendetta, la gelosia, l'amore,
Persone buone, cattive, presuntuose...
A tutti noi almeno una volta nella vita
Avremmo voglia di andarcene,
Lasciare questo mondo e lasciarci tutto alle spalle...
Ma una cosa vi devo dire: è veramente la cosa giusta da fare?
Io ho appena perso parte della mia anima,
Una parte che mi è stata vicina per 10 anni...
10 anni bellissimi che rimaranno vivi nel mio cuore...
Non tutti abbiamo la forza di reagire alle cose brutte
Che accadono in questo mondo...
Ma bisogna reagire! Stare in piedi,
Affrontare tutto quello che ci spaventa,
Anche se tavolta è molto difficile...
Amici, parenti, amori e persino il vostro animale o pupazzo...
Fatene gioia e teneteli stretti per non farveli scappare
Si vive solo una volta nella vita
E ad ogni sbaglio non cercare l'errore ma il rimedio!
La nuda appariscenza dei tuoi
freddi occhi, ad ammirar la luce
di chi sognando vive,
paura rigetta sul tenero
spirito, lontano dal scoprire
chi fece dell'amore
un delicato tralasciare
delle ferite inflitte dalla più esanime
di tante atrocità.
I sentieri del mio spirito sono attraversati da confusione e anarchia, la verità si cela oltre la meta, nascosto si trova l'obiettivo, nelle strade orde di cavalieri del niente esaltano il loro conformismo, concentrazione e infiniti attimi di solitudine, assenza di pensiero prepara la fine, il termine è vicino.
Eccomi son qui,
alzati, guardami, avvicinati.
Nei tuoi occhi vedo la libertà,
la speranza di crescere e la felicità.
Su, adesso dammi la mano
e incamminiamoci lungo la via
che ci porterà nel mondo della vita.
Le strade sono tutte di Mazzini, di Garibaldi, son dei papi,
di quelli che scrivono,
che dan dei comandi, che fan la guerra.
E mai che ti capiti di vedere
via di uno che faceva dei berretti
via di uno che stava sotto un ciliegio
via di uno che non ha fatto niente
perché andava a spasso
sopra una cavalla.
E pensare che il mondo
è fatto di gente come me
che mangia il radicchio alla finestra
contenta di stare d'estate,
a piedi nudi.
Mi sveglio e mi trovo in un manto bianco,
sotto di me una valle senza fine,
non odo rumori, solo un freddo silenzio che mi avvolge
e porta con sé il suo gelo.
Anche il cielo è bianco e spento
e riflette ciò che vi è al di sotto,
non un raggio di sole, né una nuvola
cupa, così come l'aria manifesta,
fredda ma salubre, calma e vuota.
Sotto di me una violenta macchia rossa
si mescola col bianco, ma non diventano
un tutt'uno, il bianco si oppone,
ma il rosso penetra fino al terreno.
Muta anche il cielo, perde la calma,
rosso anch'esso ed il vento si alza
e la quiete termina,
corrono le nuvole ed il fuoco s'innalza.
Il bianco è vinto, mentre il rosso infiamma,
colorando le nuvole del suo stesso calore.
Non trovo più pace, non sono più solo,
il silenzio cede alle grida di guerra,
l'incubo divien concreto e io devo svegliarmi.
Ed ancora mi sveglio.