Poesie anonime migliori


Scritta da: DoLcEsSenZa .....
in Poesie (Poesie anonime)

Amicizia

Ho un segreto per te
Caro amico lontano
Ho provato a scordati
Ma sono a digiuno
Quindi ti penso
Guardandomi dentro
In quel mondo vuoto
In cui spesso mi perdo
Ti ho forse dipinto
Con colori irreali
E tratti nervosi
Mai troppo uguali
Ti ho dato una forma
Che si adatta ai pensieri
Di chi ha più paure
Che desideri...
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    Scritta da: Anonimo Anonimo
    in Poesie (Poesie anonime)
    Frani in me come sassi spinti giù dalla burrasca,
    nevica nel mio essere,
    ma non con quella felicità che ci si aspetta,
    sei impervia e violenta come vento al largo.
    S'infrange su di me il tuo scirocco,
    caldo e impetuoso mi modella,
    come dune di sabbia...
    immagina,
    tu mobiliti tutti quei minuscoli granelli
    con la tua caparbietà.
    Nel deserto tutto è mutevole
    spinto dalla forza invisibile,
    quanto vorrei affidargli le mie parole
    così riuscirei a sussurartele,
    dolcemente come un soffio,
    e ti vedrei sporca di quella sabbia,
    infetta dal mio morbo che per te non trova cura.
    Invocherei,
    come antichi sciamani, demoni e entità
    per riempirti di magia e affascinarti,
    tormentato dal tuo sapore,
    i miei sensi vagano
    senza pace,
    impregnati del tuo odore.
    Ho saputo raccogliere la tua essenza
    e ora la conservo,
    conservo il tuo odore
    in ancestrali ampolle,
    figlie dell'alchimia,
    pronte a essere usate nella malinconia.
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      in Poesie (Poesie anonime)
      Giornate grigie, rianimano trascorsi sentimenti,
      bagnano di malinconica tristezza ogni parte dell'essere,
      come stagioni piovose sull'incontaminate terre selvagge;

      Terre pure ed immacolate,
      come la tua pelle mai sfiorata;
      il ritmo dei tuoi sospiri, antiche danze di tribù dimenticate;
      ridenti parole, calde come il sole di campi estivi, macchiati dal rosso dei suoi dolci tulipani.

      Un cielo terso privo di pensieri;
      una calda coperta, che asciuga il fradicio cuore annegato, nel triste inverno di questa mattina.
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        in Poesie (Poesie anonime)
        Scende la neve purificatrice
        La domenica mattina
        Mentre dalla finestra io la guardo
        Ondeggiare nell'aria e posarsi
        Sulla cuccia del cane stanco
        Troppo stanco
        Per potersi alzare e correre per i prati.
        Bianchi
        Scendono i coriandoli di ghiaccio
        E si posano sul mio volto
        E sui miei capelli neri
        Intanto che il mio respiro si
        Espande lento nell'aria.
        Tutto è coperto,
        mascherato
        dalla fredda corazza bianca
        che racchiude un mondo
        ancora più freddo.
        Il mio corpo è paralizzato
        Non posso e non voglio
        Muovermi.
        Anche sulla mia anima
        Cade la neve.
        Tutto si è congelato
        Il caldo dei vecchi momenti
        Si sta spegnendo
        Delusione
        Tristezza
        Consapevolezza
        Rabbia
        Rassegnazione
        Stanchezza
        Ogni petalo cristallino
        Porta un fardello
        Insopportabile
        Ed al contempo
        Una fresca rinascita.
        Neve purificatrice
        Ti prego
        Conserva i momenti
        Ibernali per l'eternità
        In piccole sfere trasparenti
        Custodiscile
        Fino al nuovo avvenire
        Quando il sole tornerà
        Per liberarli nuovamente
        Quando io non ci sarò più.
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          in Poesie (Poesie anonime)

          Resurrezione

          Inquietudine silenziosa,
          desolante attesa
          in un assente presenza,
          di mille ricordi
          di un uomo infelice
          indurito dal tempo;
          risorge dal buio
          di dolori sepolti
          tra finti sorrisi
          tra giovani rughe,
          l'innocente sorriso
          mi ha ridato la vita,
          il gioioso vagito
          ha spazzato le nebbie.
          Composta martedì 13 maggio 2014
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            in Poesie (Poesie anonime)

            Fotografo

            Son là, sdraiato su un manto d'acqua
            per ammirare l'albore, e nel mirino,
            un occhio fisso e attento e vigile,
            un rosso chiarore sta aspettando.

            Ed è, quest'attesa infinita,
            della mia immaginazione l'autrice.
            Ed ecco che un'immagine

            dinanzi ai miei occhi compare:
            di aranci e rosse sfumature
            il ciel si è tinto; e una luce
            vibrante l'azzurra distesa pervade;

            che abbagliata da cotanta purezza,
            s'illumina di quel fragrante riverbero,
            regalando all'occhio mio impareggiabile emozione.
            Composta sabato 5 gennaio 2019
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