Poesie anonime


Scritta da: Alessandra Lanza
in Poesie (Poesie anonime)
Se potessi fermare il tempo
lo farei per te amico mio
perché i tuoi momenti più belli
regalassero ai tuoi giorni
una gioia sempre viva.
Se potessi prendere un arcobaleno
lo farei proprio per te.
E condividerei con te la sua bellezza,
nei giorni in cui tu fossi malinconico.
Se potessi costruire una montagna,
potresti considerarla
di tua piena proprietà;
un posto dove trovare serenità,
un posto dove stare da soli
e condividere i sorrisi
e le lacrime della vita.
Se potessi prendere i tuoi problemi,
li lancerei nel mare
e farei in modo che si sciogliessero
come il sale.
Ma sto trovando che tutte queste cose
sono impossibili per me.
Non posso fermare il tempo,
costruire una montagna,
o prendere un arcobaleno luminoso.
Ma lasciami essere ciò che so essere di più
semplicemente un amico.
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    Scritta da: Cheope
    in Poesie (Poesie anonime)
    Se fossi senza stelle mi piaceresti, o notte!
    Ma il linguaggio che parla il loro lume è noto,
    mentre quello ch'io cerco è il nero, il nudo, il vuoto.

    Torcia, vola al tuo lume la falena accecata,
    crepita, arde e loda il fuoco onde soccombe!
    Quando si china e spasima l'amante sul'amata,
    pare un morente che carezzi la sua tomba...
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie anonime)
      Ascoltami, o Dio!
      M'avevano detto che Tu non esistevi
      ed io, come un idiota, ci avevo creduto.
      Ma l'altra sera, dal fondo della buca di una bomba,
      ho veduto il Tuo cielo.
      All'improvviso mi sono reso conto
      che m'avevano detto una menzogna.
      Se mi fossi preso la briga di guardare bene
      le cose che hai fatto Tu,
      avrei capito subito che quei tali
      si rifiutavano di chiamare gatto un gatto.
      Strano che sia stato necessario
      ch'io venissi in questo inferno
      per avere il tempo di vedere il Tuo volto!
      Io ti amo terribilmente...
      ecco quello che voglio che Tu sappia.
      Ci sarà tra poco una battaglia spaventosa.
      Chissà?
      Può darsi che io arrivi da te questa sera stessa.
      Non siamo stati buoni compagni fino ad ora
      e io mi domando, mio Dio,
      se Tu mi aspetterai sulla porta.
      Guarda: ecco come piango!
      Proprio io, mettermi a frignare!
      Ah, se ti avessi conosciuto prima...
      Andiamo! Bisogna che io parta.
      Che cosa buffa:
      dopo che ti ho incontrato non ho più paura di morire.
      Arrivederci!

      (Questa preghiera è stata trovata nello zaino di un soldato morto nel 1944 durante la battaglia di Montecassino)
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie anonime)

        Due amici

        Una storia racconta di due amici
        che camminavano nel deserto. In un momento
        del viaggio i due cominciarono a discutere,
        ed un amico diede uno schiaffo all'altro...
        questi addolorato, ma senza dire nulla,
        scrisse nella sabbia:

        il mio migliore amico oggi mi ha dato uno schiaffo.

        continuarono a camminare, finché trovarono un'oasi,
        dove decisero di fare un bagno.
        L'amico che era stato schiaffeggiato rischiò di affogare,
        ma il suo amico lo salvò. Dopo che si fu ripreso,
        scrisse su una pietra:

        il mio migliore amico oggi mi ha salvato la vita.

        L'amico che aveva dato lo schiaffo
        e aveva salvato il suo migliore amico domandò:

        "quando ti ho ferito hai scritto nella sabbia,
        e adesso lo fai su una pietra. perché? "

        l'altro amico rispose:

        "quando qualcuno ci ferisce dobbiamo scriverlo nella sabbia,
        dove i venti del perdono possano cancellarlo.
        ma quando qualcuno fa qualcosa di buono per noi,
        dobbiamo inciderlo nella pietra,
        dove nessun vento possa cancellarlo."

        Impara a scrivere le tue ferite nella sabbia e ad incidere nella pietra le tue gioie.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie anonime)

          Desiderio di Dio

          Vorrei provare ciò che prova un albero
          quando il vento gli scuote dolcemente le sue foglie.
          Vorrei sentire ciò che sente un fiore
          quando nel suo grembo
          si posa dolcemente quell'insetto fugace,
          che impertinente gli ruba un po' del suo amore.
          Vorrei spiegare le mie ali
          come le apre maestosamente l'aquila
          sentendosi padrona del cielo.
          Vorrei scivolare tra le onde del mare
          come fanno i delfini,
          e provare quel dolce essere sfiorato
          dall'acqua spumeggiante.
          Vorrei provare a viaggiare tra le stelle
          e provare a sentire l'universo tra le mani.
          Vorrei provare ad amare,
          per spingermi oltre ciò che la mente
          nemmeno può immaginare.
          Vorrei provare ad essere Dio,
          per imparare a tornare da lui.
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