Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie anonime)
Preghiera per la pace
Oh grande spirito che regni nel cielo
guidaci nell'accordo di pace e comprensione
permettici di vivere tutti insieme come fratelli e sorelle.
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Oh grande spirito che regni nel cielo
guidaci nell'accordo di pace e comprensione
permettici di vivere tutti insieme come fratelli e sorelle.
Una terza persona
dal nostro parto
ossigenata con il sangue delle parole
con la saliva di mille notti insonni
con le rughe del nostro percorso
con i capelli sul cuscino della sofferenza
Una terza persona
con il corpo filiforme
sempre teso
al mondo che piove
sulle sue tenere viscere
debole come un uomo
di razza uomo
Una terza persona
con il cuore
sulle barricate
mentre sogna "l'incorruttibile" Robespierre
o piange sui gigli gialli
al giorno del suo compleanno
Una terza persona
con le mani
da fresatore
i polpastrelli da pianista di blues
sopra tastiere di ribellione
e magiche note di vita.
Siamo noi amore.
Ridurmi cenere
araba fenice
nello specchio della natura
forma-mentis
di abbandono
alle origini della vita.
Ridurmi
alla spontaneità dei bisogni
per tremare, irrigidire
al gaudio della pura sopravvivenza
geniale grado massimo
del mio patrimonio genetico
Ridurmi
finalmente uomo
gravido di sensazioni
ossificate dai tempi
ricercatore di voli percettivi
Ridurmi.
Ti vivo, amore, per immagini
per strane linee verticali
che deformano la tua assenza...
Sono
come le anatre assetate
sul miraggio:
tra il cielo troppo lontano
e lo stagno asciutto della morte.
Se solo potessi
Eppure se solo potessi…
se solo potessi ritagliare da ciascuna delle tue storie la parte preziosa,
se potessi liberarle dai loro epiloghi imposti,
sfrondarle dalle loro anoressiche disillusioni,
estirpare i voltafaccia meschini,
bruciare i disincantati addii
e trattenere soltanto il "prima",
il tutto cioè che precede d'un soffio la consapevolezza.
Quell'immenso meraviglioso tutto
che ignaro troneggia sull'orlo d'uno squallido baratro di verità svelate.
Pensale ad una ad una accanto, unite dal filo della memoria:
gemme di prorompente vitalità,
deflagrazioni di irragionevole passione,
terremoti di istintiva sensualità.
Ad ogni passo sentiresti il loro calore scottarti i seni,
ad ogni respiro il loro profumo inebriarti la mente,
ad ogni sguardo il loro splendore accecarti la vista.
Se solo potessi…
se solo potessi cingerti al collo quella collana di diamanti purificati.
Ti voglio amare
nell'utopia invalicabile
dentro la pura realtà della natura
varcando ogni spazio temporale
voglio disvelare alla ragione
la febbre dell'estasi
la simbiosi di due essenze fecondate
Ti voglio amare
nel cromatismo abbagliante
pioniere delle tue emozioni
eremita dei chiassosi desideri
creativo estemporaneo
di ogni moto pulsionale
Ti voglio guardare
senza vincoli di leggi ottiche
desiderarti
nuda alla tridimensionalità cubista
magnifica generatrice
della mia metamorfosi
Ti voglio guardare
nella debolezza delle sensazioni
voglio fremere
congiungermi col tuo seme onirico
liberare l'inconscio
l'irrazionale
dissetarmi
delle intime realtà occultate
saremo anime astratte
percezioni visive
in movimento
saremo l'eterna suggestione
della libertà.
Che strano tempo fa:
ora la neve, ora il sole,
ora la pioggia.
Lo Strontium 90 si posa
sull'erba,
sulla carne,
sulla segale.
Sulla speranza
e sulla libertà
e sul grande sogno,
alla cui porta bussiamo...
Siamo in gara con noi stessi, o mia rosa,
o noi porteremo la vita
sulle stelle morte
o la morte
calerà sul nostro mondo.
Apriamo le porte
chiudiamo le porte
passiamo le porte
e alla mèta dell'unico viaggio
né città
né porto.
Il treno deraglia
la nave naufraga
l'aereo s'abbatte
un biglietto è stampato sul ghiaccio.
Se potessi
ricominciare o no questo viaggio
ricomincerei.
Non sarò mai abbastanza grande per
capire cos'è davvero l'amore.
Non sarò mai del tutto cosciente
di quanto tutto questo possa rendermi
bella.
Non avrò mai la consapevolezza
che tu sei davvero mio.
Non sarò mai abbastanza grata
di tutto ciò che mi dai.
Non avrò mai un cuore così grande
per trattenere tutte le sensazioni che mi dai.
Ma sono innamorata di te,
del tuo odore, della tua voce,
del tuo modo di donarmi carezze
al cuore con un solo sguardo.
Sono innamorata di te...
come quella sera in cui le nostre
anime si incontrarono in un magico
miscuglio di dolcezza e passione...
Ti amo...
ti amo più della mia stessa esistenza
ti amo davvero e non credere mai
che potrò mai... che potrò mai
dimenticarti.
Essere giovani non significa una stagione della vita
bensì un modo di essere:
il ruolo di guida è affidato alla volontà,
gioventù è espressione dello spirito,
della forza immaginativa,
dell'intensità dei sentimenti;
gioventù significa vittoria del coraggio
sullo sgomento,
vittoria dell'amore per il nuovo, sulla
staticità.
Non si diventa vecchi perché si è vissuto
un certo numero di anni: si diventa vecchi quando si rinuncia agli ideali.
Gli anni segnano la pelle,
la perdita di ideali segna lo spirito.
Pregiudizi, dubbi, timori, perdita di speranza
sono nemici che poco per volta spingono
verso terra,
anzitempo, ancora prima di tornare
alla terra...
Giovane è chi ancora riesce a meravigliarsi
ad entusiasmarsi;
chi ancora chiede, come un insaziabile
bimbo: "E poi?"
e chi provoca gli eventi e sa gustare il
gioco della vita.
Siamo giovani come la nostra fiducia
vecchi come il nostro dubbio;
giovani come la fede in noi stessi, nella
nostra speranza,
vecchi come il nostro scoramento.
Rimarremo giovani, finché rimarremo
ricettivi
per il bello, il bene, il grande; ricettivi per
il messaggio
della natura; del nostro prossimo...
dell'incomprensibile.
Se un giorno il nostro cuore fosse corroso
dal pessimismo,
avvinto dal cinismo, Dio abbia pietà della
nostra anima
dell'anima di un vecchio.