Poesie catartiche


in Poesie (Poesie catartiche)

blues di scusa

Oggi ho capito
dopo essere stato inveito, insultato
quanto idiota sono stato
sono di sicuro un coglione
chiamatemi mr minchione, il mio nome
vorrei fosse nessuno
così che quando qualcuno
vorrà sfogarsi in futuro
contro di me
potrà dire bastardo nessuno
e tutto resta così com'è

Oggi ho realizzato
Ma prima sono stato insultato
E mi è stato fatto capire il mio errore
E con orrore, morso da ritorsione
Senso di colpa signori e signore
Mi sono reso conto
Vorrei dire di quanto sono stato stronzo
Ma è una parola troppo leggera
Come la brezza la sera
Invece quello che ho fatto
È davvero un grande misfatto
Atto, intollerabile e imperdonabile
Non chiedo nemmeno perdono
Abbasso il capo in lacrime

Ora io chiedo del tempo
Perché mosso da tormento, sgomento
Vorrei chiedere scusa
Alla mia musa, di questa canzone
Luci per favore
Lo sai mi dispiace,
questa scusa per quanto audace
ed io immeritevole
arrivo qui supplichevole
e con tono arrendevole
ti chiedo in ginocchio
scusa mentre piango lacrime da pinocchio.
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    in Poesie (Poesie catartiche)

    Il mare

    Il mare è la mia vita,
    la quiete della mia anima,
    la forza dei miei sensi.

    Sono seduta sugli scogli
    che mi graffiano la pelle,
    ma con dolcezza.
    Le onde vengono, vanno
    e poi ritornano
    e spruzzano il mio viso
    di mille vivaci stelline.
    L'odore salmastro
    mi penetra nelle narici
    e mi inebria.

    Il mare è la mia verità,
    la mia certezza,
    il mio soffio vitale.

    Il mio mare sei tu.
    Composta lunedì 15 maggio 2006
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      Scritta da: monika sefer
      in Poesie (Poesie catartiche)
      Il caldo a spezzare i sogni,
      l'acqua a scivolare sulla pelle
      goccia dopo goccia
      tracciando un percorso ogni volta diverso.
      Ma è pioggia o sono lacrime?
      Tutti quei perché nella mia mente continuano ad inseguire te
      che vedi il mondo come io non lo vedrò mai
      eppure sento
      che qualcosa ci ha tenuti lontani
      per poi riportarci a scrivere a quattro mani
      tutte quelle emozioni.

      E mi ripeto che non piango più
      che è la pioggia leggera dell'estate.
      Che non spero e non attendo.
      Ma mento
      mi confondo
      nascondo molto di me
      per non dirti che non c'è stato giorno
      in cui
      nel mio cuore
      la mancanza di te non abbia lasciato un segno,
      un solco,
      un graffio prepotente.

      Non c'è stato
      un ricordo
      che si sia scolorito con il tempo
      Un'emozione che non vorrei
      a qualunque prezzo
      poter vivere ancora con te
      Ma questa volta in modo diverso
      perché avendo visto il futuro
      so che tu sei arrivato per non restare,
      per non cercare la quiete nella mia anima.
      Solo per accarezzarmi,
      sfiorarmi...
      forse a volte desiderare di farlo
      ma sempre nel silenzio dei giorni
      che lasci susseguirsi uno dopo l'altro
      lontano da me...
      Composta lunedì 7 novembre 2005
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        Scritta da: giosc
        in Poesie (Poesie catartiche)

        Stilla

        Lagrime, penose lagrime
        tante ne hai versate
        ancor vergine nel cuore

        Lagrime, festose lagrime
        poche ne hai ingoiate
        nei giorni dell'amore

        Lagrime, secche lagrime
        tutte le hai nascoste
        quando troppo fu il dolore

        Lagrime, pavide lagrime
        Amore, non piangere
        questo è solo un gonfiore!
        Composta sabato 20 novembre 2010
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          Scritta da: Rosarita De Martino
          in Poesie (Poesie catartiche)

          Paesaggio dell'anima

          Captata
          da raggio di preghiera,
          in leggerezza di pensieri,
          entro
          nel paesaggio dell'anima.
          Mi accompagna
          Il faro del tuo sacerdotale ascolto
          che guida la mia ascesa.
          Ritrovo
          la montagna del perdono
          e pacificata ne contemplo
          la cima conquistata.
          Ora, mormorio lieve
          di ruscello di fede
          attira mio limpido sguardo.
          Dentro vi ridono
          volti di fratelli.
          Sazia m'immergo
          in soavità di pace.
          Composta sabato 23 ottobre 2010
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            in Poesie (Poesie catartiche)
            Ti vengo a cercare
            guardo dappertutto ovunque
            ma niente non ti trovo
            ma io sono ostinato e non mi do pace
            ho voglia di trovarti me lo sono imposto
            continuo a camminare
            ma di te neanche l'ombra
            dove sei?
            non posso tornare a casa senza averti trovato
            ma finalmente ti vedo
            sei lassù
            ti vengo a prendere
            rimango ammaliato
            sei un esemplare stupendo
            mi chino verso di te
            e con dolci movimenti ti accarezzo
            non avevo mai visto niente di così stupendo fino a d'ora
            ma ormai sei mio
            Boletus edulis.
            Composta mercoledì 27 ottobre 2010
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