Poesie catartiche


Scritta da: Sara Spagnoletti
in Poesie (Poesie catartiche)

Credevo nelle fiabe

Ricordi?
Balenare di lampi
afa opprimente
sordo brontolare di tuono
nella torrida sera d'agosto.

Non una goccia cadde
a lavare il fango della strada.

Nel buio
suono di respiri affannati
mani tremanti...

Credevo nelle fiabe!

Non una goccia cadde
a lavare il fango della strada.

Ricordi?
Nel buio
colpi affrettati di cuori
labbra avide.

Credevo nelle fiabe!

Non una goccia cadde
a lavare il ricordo
di un incontro
inutile
a lungo atteso
a lungo vagheggiato.

Ora?

ora non credo più
nelle tue fiabe.
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    Scritta da: Roberto Giusti
    in Poesie (Poesie catartiche)

    Miserabile Epilogo

    Arriva la notte con le sue stelle
    dolce aurora
    smarrisci lo sguardo
    nell'incantevole bagliore
    della luna.
    I lupi ululano
    squarcio nel silenzio
    ... O anima anima mia
    perché stai soffrendo?
    Io amo, si io amo
    e voglio un amore
    d'amare!
    Cazzo io amo
    però nessuna mai
    davvero mi vuole.
    Notte infinita
    oscurità nel cuore...
    stelle accanto a me.
    Vedo al vita
    sento la vita
    yeah la percepisco
    e ora,
    sta viaggiando lontano
    distante...
    C'è vita
    ovunque,
    dovunque,
    e per chiunque
    ma non in me!
    Fine.
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      Scritta da: Md_85
      in Poesie (Poesie catartiche)

      Ave sangria

      Ave, o sangria, piena di frutta,
      il tuo odore è con me.
      Tu sei benedetta fra le bevande
      e benedetto è il frutto sul tuo fondo, laggiù.
      Santa sangria, che metti il brio,
      prega per noi bevitori,
      adesso e nell'ora di saldar la cuenta.

      salute.
      Composta giovedì 31 dicembre 2009
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        Scritta da: Md_85
        in Poesie (Poesie catartiche)
        Negroni nostro che sei nei locali,
        sia santificata la tua ricetta,
        venga il tuo ghiaccio,
        sia fatta la tua dose di Gin
        come di Campari, così di Martini.
        Dacci oggi
        la nostra botta quotidiana,
        rimetti a noi i soldi in tasca
        così noi li rispendiamo da bravi bevitori,
        e non ci indurre in analcolici,
        ma liberaci dal palloncino
        shot.
        Composta mercoledì 19 agosto 2009
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          Scritta da: Giuseppe Catalfamo
          in Poesie (Poesie catartiche)

          Man machine

          Nuovo mattino, macchina uomo accende i fanali.
          Ottani di caffè, incontro a soliti voli.

          Stondate finestre per tanti son chiuse, climatizzato è l'uomo fiero.
          Imponenti altri, gomito al vento, intonano tronfi - Un italiano vero-

          Chi poggia posteriori ruote in claustrofobici uffici.
          Chi, ghignando, stantuffa pistoni arrugginiti.

          Tramonto, è finita, ascensore, garage, che bella è la vita.
          Altri milioni sfumano benza-Non esce un buco, Madonna che sfiga-

          Ecco ch'è sera, via l'abito d'auto, l'uomo "normale" vuol fare l'amore.
          I più integrati, ancorché consumati, aggiungono olio, si fan tamponare.
          Composta giovedì 4 marzo 1943
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            Scritta da: Giuseppe Catalfamo
            in Poesie (Poesie catartiche)

            Parole

            Le parole spesso assumono significati non veri,
            bestia è un cane, ma quali sentimenti più sinceri.

            Negro, può suonare offensivo, non educato,
            eppure nelle proprie case è così che si chiamano fra loro.

            Fascista, ormai è un offesa, ignobile etichetta,
            eppure l'ideologia non è certo da sgradevole setta.

            E tu, che sei il mio amore, il mio poema, mitologia,
            dovrei battezzarti come quella città, tra l'altro sei proprio Troia.
            Composta lunedì 9 agosto 2010
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