Scritta da: Rosarita De Martino
in Poesie (Poesie catartiche)
Percezione
Mi raggiunge
Improvvisa
ricchezza di tuo sguardo.
Trepida l'afferro
e vi leggo dentro
La luce
della Sua Presenza Santa.
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Mi raggiunge
Improvvisa
ricchezza di tuo sguardo.
Trepida l'afferro
e vi leggo dentro
La luce
della Sua Presenza Santa.
Ricordi?
Balenare di lampi
afa opprimente
sordo brontolare di tuono
nella torrida sera d'agosto.
Non una goccia cadde
a lavare il fango della strada.
Nel buio
suono di respiri affannati
mani tremanti...
Credevo nelle fiabe!
Non una goccia cadde
a lavare il fango della strada.
Ricordi?
Nel buio
colpi affrettati di cuori
labbra avide.
Credevo nelle fiabe!
Non una goccia cadde
a lavare il ricordo
di un incontro
inutile
a lungo atteso
a lungo vagheggiato.
Ora?
ora non credo più
nelle tue fiabe.
Arriva la notte con le sue stelle
dolce aurora
smarrisci lo sguardo
nell'incantevole bagliore
della luna.
I lupi ululano
squarcio nel silenzio
... O anima anima mia
perché stai soffrendo?
Io amo, si io amo
e voglio un amore
d'amare!
Cazzo io amo
però nessuna mai
davvero mi vuole.
Notte infinita
oscurità nel cuore...
stelle accanto a me.
Vedo al vita
sento la vita
yeah la percepisco
e ora,
sta viaggiando lontano
distante...
C'è vita
ovunque,
dovunque,
e per chiunque
ma non in me!
Fine.
Ave, o sangria, piena di frutta,
il tuo odore è con me.
Tu sei benedetta fra le bevande
e benedetto è il frutto sul tuo fondo, laggiù.
Santa sangria, che metti il brio,
prega per noi bevitori,
adesso e nell'ora di saldar la cuenta.
salute.
Negroni nostro che sei nei locali,
sia santificata la tua ricetta,
venga il tuo ghiaccio,
sia fatta la tua dose di Gin
come di Campari, così di Martini.
Dacci oggi
la nostra botta quotidiana,
rimetti a noi i soldi in tasca
così noi li rispendiamo da bravi bevitori,
e non ci indurre in analcolici,
ma liberaci dal palloncino
shot.
Amo la natura, passeggiare,
se imperversa il temporale.
Amo le notti senza luna,
in deserte spiagge o dietro una duna.
Amo le domeniche o dì festivi,
solcando marciapiedi di gente privi.
Insomma, amo tutte le situazioni,
se non ho gente fra i coglioni.
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.
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Nuovo mattino, macchina uomo accende i fanali.
Ottani di caffè, incontro a soliti voli.
Stondate finestre per tanti son chiuse, climatizzato è l'uomo fiero.
Imponenti altri, gomito al vento, intonano tronfi - Un italiano vero-
Chi poggia posteriori ruote in claustrofobici uffici.
Chi, ghignando, stantuffa pistoni arrugginiti.
Tramonto, è finita, ascensore, garage, che bella è la vita.
Altri milioni sfumano benza-Non esce un buco, Madonna che sfiga-
Ecco ch'è sera, via l'abito d'auto, l'uomo "normale" vuol fare l'amore.
I più integrati, ancorché consumati, aggiungono olio, si fan tamponare.
Le parole spesso assumono significati non veri,
bestia è un cane, ma quali sentimenti più sinceri.
Negro, può suonare offensivo, non educato,
eppure nelle proprie case è così che si chiamano fra loro.
Fascista, ormai è un offesa, ignobile etichetta,
eppure l'ideologia non è certo da sgradevole setta.
E tu, che sei il mio amore, il mio poema, mitologia,
dovrei battezzarti come quella città, tra l'altro sei proprio Troia.
Cosa sono?
Da dove vengo?
Dove sto andando?
Dove andrò?
Non sono più problemi miei,
la Fede mi ha salvato aprendo occhi e mente.
Ora posso drogarmi senza scrupoli.