Poesie catartiche


Scritta da: Kroger
in Poesie (Poesie catartiche)

Un vizio assurdo...

Tutto è stato vano: taci
ora, sibillino silenzio
di un divenire divenuto
rovinare perplesso. Taci,
urlo acrobata, come spirano
i morti, afono supplicare
minuti a noleggio, come
parole, parole d'amore.
Tutto è estinto, tutto è stato
vano, come una pioggia
compita nel silenzio, il suo
silenzio che non tace. Ma tu
chiudi le labbra, già serrate,
al silenzio, come il rimorso
insegna, e la pioggia emùla.
Silenziati di parole! Tutto
è inutile, tutto è vano. Voglio
il silenzio di un dialogo con
te: sei il mio vizio assurdo, sei
il mio complice di solitudine.
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    in Poesie (Poesie catartiche)

    Donna

    Se soave dell'Amore mi si chiede
    porterò Te come dolce esempio
    Trofeo tra le mie più belle prede
    donna di vita, di svaghi Tempio

    Chi nel Sacro Amore e sue Ali non crede
    non amerà le sue sfacciettature
    Và oltre il Tutto ciò che il normale vede
    supera Vita e sue storpiature

    Dolcezza ti chiamo, Amore concede
    di servir il tuo cor ch'a poco rempio
    non sbagliò Dio nel farti petto sede
    non v'è posto più puro, più empio

    La guardo mentre leggiadra si siede
    sedia fa Trono, di giochi, di congiure
    a suddito chiede giusta Fede,
    Regina di Luce scaccerai Paure

    Direttrice d'Angelica Orchestra
    fermi lontan da me qualsiasi scure
    buon rumore fai diventare scempio
    Musa, Madre di suoni, Musical Maestra.
    Composta domenica 13 novembre 2011
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      in Poesie (Poesie catartiche)

      Fiamma d'Aprile

      ... Inconsapevoli giunchi al vento ostile
      della Passion che ci piega e non spezza
      canto d'Amor in campo d'Aprile
      Canto d'Amor di sua poetica Altezza:

      È stato un momento...

      Giovane spigliata è ora in trappola
      si fece inseguire in campo ridendo
      or contro un albero par che rantola
      or par che quest'albero mi stia nutrendo

      Fondo mani nella creta bagnata
      aspiro sui capelli di frumento
      la sento di sudor contaminata
      È stato un momento...

      Amore mi cerchi, Amore mi chiami
      Salmo profano di Immortalità,
      sbottonarsi reciproco tra i rami

      Da scintille di corpi via l'Incendio
      Amor sei Ninfa di sospiri andati

      Un attimo, un momento

      Sento fredde fiamme invisibili
      tessuti come Fiandra intrecciati
      Vello d'oro di Saperi rubati
      son passati giorni, anni, mesi, ore...

      Odoriamo d'Amore
      belle vesti inutili
      a contentar Pudore
      in questi anni futili

      Accendimi più forte tra i rami.
      Composta domenica 13 novembre 2011
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        Scritta da: Rosarita De Martino
        in Poesie (Poesie catartiche)

        Sentenza medica

        Inattesa, improvvisa
        mi colpisce
        buia sentenza
        di dolore.
        Angosciata, smarrita,
        ricerco tuo sacerdotale
        sguardo di luce
        e tu, trepido mi consegni
        chiave di speranza.
        La prendo e apro
        lo scrigno del mio cuore
        vi guardo dentro:
        bianca,
        intatta in suo splendore,
        vi ride perla di fede
        e si placa il mio tumulto.
        In ritrovata pace
        riafferro,
        sostengo
        gomitolo di mia vita.
        Composta sabato 24 settembre 2011
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          Scritta da: Rosarita De Martino
          in Poesie (Poesie catartiche)

          La nostra Etna

          Immenso gigante di fuoco,
          tu mandi bagliori di fiamma,
          immane nube nera esplode furiosa
          dalle tue dolci pendici,
          di erbe e fiori coperte.
          Neve candida ti adornava
          di bianco splendore:
          oggi la tua neve è diventata cenere,
          nera neve rilucente di fumo
          tu spargi, fra gli atterriti
          dal tuo furore di fiamma,
          la sera rilucente di rosso bagliore di fuoco.
          Mani atterrite di uomini
          in fretta spazzano via la tua nera neve
          da terrazze e balconi,
          così si illudono di dimenticare
          la tua presenza possente.
          Paura li rende solidali e amici,
          ma ben presto ritorneranno a litigar tra loro,
          chiamando "mio" ogni possesso
          e non sanno di che di "nostro"
          abbiamo solo la paura.
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            Scritta da: Gaetano Toffali
            in Poesie (Poesie catartiche)

            Lento diletto

            Sono un diletto
            i movimenti lenti
            nell'alzarsi dal letto
            al primo mattino
            la calma dei passi
            tra bagno e cucina
            l'armadio e la gruccia
            tra sospiri lievi
            i passi felpati
            gli scalini pensati
            sedersi al volante
            e farne conquista

            Lentezza felice
            senza filosofia
            con due costole rotte
            come compagnia.
            Composta martedì 24 maggio 2011
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