Scritta da: ROBERTO POZZI
in Poesie (Poesie catartiche)
La stanza blu
Nel solitario cammino,
mi inoltro sempre di più
in quel fantastico
viaggio dentro me,
la mia continua esplorazione
nei più profondi meandri
della mia psiche
per comprendere
chi sono veramente
in tutte quelle stanze
della mia mente.
Dopo un po'di anni
di sofferte riflessioni
ho ritrovato il passe-partout
per riaprire quei locali chiusi,
abbandonati da tempo
alle ragnatele dei rimpianti
d'un passato mai dimenticato.
Praticamente,
solo ha pensarci
è un'angoscia
che ormai vivo da decenni
soltanto in quella stanza
tutta dipinta di quel blu
che non ha la minimina parvenza
del pigmento più amato nel mondo,
ma per colpa della mia forzata disposizione,
quel blu mi parla soltanto
di freddo e di dolore
delle tante introspezioni,
melanconiche ed infelici,
in quel mio perenne stato d'apatia.
Stanco della medesima solfa,
continuando quel mio percoso
apro la porta della stanza confinante
senza aspettarmi chissà che cosa
ma è una vera sorpresa vedere
tutto quel giallo sulle pareti
e persino sul soffitto,
quel colore solare
che ispira incredibile speranza
perciò decido d'instaurare
in questo nuovo ambiente
la mia dimora!
Aprendo la finestra
per arieggiare quel senso di chiuso,
sento di nuovo quel vento,
il soffio del cambiamento
che mi sfiora l'anima
rendendomi così soddisfatto
per il mio ritrovato sé
nel mio nuovo alloggio illuminato
dalla luce della saggezza.
In questo momento
d'estrema chiarezza
capisco che devo continuare
questo mio viaggio mentale
visitando la stanza accanto,
quella tutta colorata
di quel colore arancione
come il sole al tramonto,
mi piace troppo la felicita
che mi sento dentro,
perciò decido di trasferirmi lì,
almeno per un po',
tanto non ho più bisogno
d'una nuova residenza,
e poi c'e sempre tempo
per ritornare
ad essere triste
nella stanza blu!
Composta mercoledì 12 giugno 2013