Poesie catartiche


Scritta da: Engelland
in Poesie (Poesie catartiche)

Filologia dell'Essere

L'Originale è pedante da cercare
essendo ideale ben costruito
è più facile sotterrarlo e...
Dimenticarlo.
Per quanto possa riemergere
ogni volta lo si nasconde mediante costumi di scena.
Nemmeno Madre Natura ha il potere di sopraffare
l'ingannevole copia
se la Volontà ha poca stima di se stessa.
Composta martedì 24 novembre 2009
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    Scritta da: Anna De Santis
    in Poesie (Poesie catartiche)

    La partita

    Una carta ancora che tenevo in serbo
    ma non è servita
    mi ha fregato la vita
    che mi si è rivolta contro
    ho perduto tutto.
    Un gioco difficile
    in cui non c'ero dentro
    forse dovevo barare
    ma non vale e non sono capace
    preferisco darmi pace.
    La sera accendevo ancora un'ultima candela
    la vedevo consumarsi
    in lacrime di cera
    che si fermavano lì
    ad illuminare l'ultima mia carta.
    Non ho avuto più occasioni
    né ho potuto rifarmi
    ma ho conservato quel vecchio mozzicone
    e le carte, sul mio tavolino...
    ho lasciato ed ho perso il meglio
    giocherò al rilancio
    ed aspetterò un cretino.
    Composta nel 2009
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      Scritta da: ametista
      in Poesie (Poesie catartiche)

      Dichiarazione d'amore

      Al mattino sei la prima immagine,
      che io voglio vedere,
      tu che mi accogli,
      ed io che mi lascio andare.
      Durante il giorno,
      la mia voglia di te,
      ogni tanto mi assale,
      e non posso farci niente...
      devo venirti a cercare.
      Quanto ti odio,
      quando arrivo.
      E ti trovo
      occupato con altre,
      e mi lasci ad aspettare,
      perché lo sai,
      che non potrei andarmene...
      senza averti visto.
      Quanto invece ti amo,
      quando sei libero,
      tutto per me,
      mi sembra di vedere il tuo sorriso...
      ma forse è solo il mio,
      che si riflette su dite.
      Come sono felice,
      quando chiusa la porta,
      siamo finalmente soli...
      io e te.
      Solo con te posso essere,
      finalmente me stessa.
      Solo con te non provo,
      imbarazzi o vergogne.
      Solo con te riesco a dire,
      le mie cose più profonde,
      che scaturiscono dal mio essere,
      che fuoriescono dalle mie viscere,
      che sono quella cosa,
      che tutti e tutte,
      e il mondo intero,
      sà che c'è...
      ma non se ne parla,
      perché non si può,
      non è elegante,
      non è fine,
      non è roba che puoi mettere,
      in piazza...
      ma tu non sei così,
      ascolti e accetti tutto di me,
      anche quello che io rifiuto,
      e che a volte,
      non voglio neanche vedere.
      Tu lo sai,
      e lo allontani da me,
      ed io non capisco perché...
      tu così fedele,
      tu così amico,
      tu così vicino,
      così intimo e comprensivo,
      così presente in ogni vita,
      vieni chiamato...
      cesso.
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        Scritta da: beppexo
        in Poesie (Poesie catartiche)

        Al mattino

        Oh luce ardente l'anima mia si piega a te;
        il mio petto lacerato ha bisogno delle tue cure;
        il mio volto diventa freddo privato dei tuoi raggi.

        Le colline sorridono del tuo caldo abbraccio;
        l'erba si scrolla l'umida rugiada del mattino;
        gli animali vedendoti escono rinvigoriti dal tuo oro.

        Splendido che ricopre la via della vita;
        tutto si sveglia e riprende vita;
        la natura canta la primavera piena d'orgoglio per i suoi fiori.
        Composta domenica 27 settembre 2009
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          Scritta da: beppexo
          in Poesie (Poesie catartiche)

          Non c'è tempo

          Corro... e piove... e si alza il vento,
          corro... e il sole mi abbandona,
          corro senza più una luce, nella solitudine,
          corro... e non mi fermo, non posso,
          la luna mi è testimone, il corpo è corrotto dalla dolce voglia di riposo.

          Ma corro questo è il mio compito...
          senza sapere la meta,
          il respiro pesante diventa sempre più doloroso,
          aghi sembra mi trafiggano il costato,
          corro... non bado il dolore,
          uno dopo l'altro i miei passi rimbombano
          nel suolo arido e privo di vita.

          Il dolore mi assale, devo resistere...
          arriva l'alba, il sole torna a sorridermi,
          i suoi raggi mi donano nuova energia
          il dolore svanisce la notte è passata.
          Composta domenica 27 settembre 2009
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            Scritta da: ametista
            in Poesie (Poesie catartiche)

            Ogni giorno

            Ogni giorno mi chiedo... perché...
            cercando una risposta,
            anche quando una risposta,
            non c'è.
            Ogni giorno mi dico... sarà...
            sapendo che niente in fondo,
            cambierà.
            Ogni giorno mi dico... se...
            cercando una via d'uscita,
            anche quando un uscita,
            non c'è.
            Ogni giorno mi dico... però...
            cercando un alternativa,
            anche quando un alternativa,
            non ho.
            Ogni giorno mi dico... forse...
            confidando in una speranza,
            anche quando una speranza,
            non ce l'ho.
            Ogni giorno mi dico... ma...
            cercando una giustificazione,
            anche quando una giustificazione,
            non ho.
            Ogni giorno mi dico... cambierà...
            anche se sò,
            che tutto resterà come prima.
            Ogni giorno mi chiedo,
            come mai
            devo rompermi i coglioni così,
            ogni giorno?...
            Composta mercoledì 16 settembre 2009
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