Scritta da: Andrea Manfrè
in Poesie (Poesie catartiche)
La neve
Le luci,
l'albero.
Tutto qui
quello che mi ricordo
dell'incidente.
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Le luci,
l'albero.
Tutto qui
quello che mi ricordo
dell'incidente.
Ho solcato gli oceani più profondi,
ho scalato le montagne più alte,
ho percorso i sentieri più impervi,
ho volato nei cieli più alti, ma niente, non ho trovato niente.
Amore... ma vaffanculo tu e la caccia al tesoro!
Amore, tu, presente del presente, dove sei?
Non sei qui.
Tu, freschezza della notte, dove sei?
Non sei qui.
Tu, calore del mio cuore, dove sei?
Non sei qui...
Vabbè, anche stanotte andrò a puttane!
Nel mondo la povertà aumenta di continuo, ma domani il sole sorgerà ancora.
Nel mondo, le guerre mietono vittime, ma domani il sole sorgerà ancora.
Nel mondo, la fame di ricchezza distrugge ogni cosa, ma domani il sole sorgerà ancora.
Nel mondo...
certo che il sole se ne sbatte i coglioni di quel che accade nel mondo!
Vedo un camoscio
e gli stambecchi saltare
un'aquila vola in alto
e le marmotte zampettano circospette...
Amore sei sicura che di qui si va a Rimini?
Vedo le renne volare
ed ho paura.
Eh, le renne non sono piccioni!
Ogni mattina, l'ape va su un fiore prende il nettare migliore e lo porta all'alveare.
La mattina dopo, l'ape va su un fiore prende il nettare migliore e lo porta all'alveare.
La mattina dopo, l'ape va su un fiore prende il nettare migliore e lo porta all'alveare.
Cazzo che vita di merda!
Mi piace quando mi accarezzi il collo;
adoro sentire i tuoi buffetti sulle guance;
è bellissimo quando mi copri gli occhi e mi chiedi "chi sono?"
Però cazzo, quando guido non mi devi rompere i coglioni!
Chi nasce povero e brutto ha buone possibilità che, crescendo... si sviluppino entrambe le condizioni.
Tu non sei come quella di prima
ti guardo... tu sei più bella,
hai un non so che di raffinato, elegante, sinuoso
e la tua pelle, che dire della tua pelle...
e poi, come mi stringi tu...
mi fai sentire sicuro, protetto
e soprattutto...
non mi calano più i pantaloni,
cinta mia!