Scritta da: Aurora Sisi
in Poesie (Poesie criptiche)
In autunno foglie che danzano,
ammiriamo il sentiero incantato.
Composta giovedì 10 novembre 2022
Le poesie criptiche sono poesie enigmatiche in cui non si riesce a capire con certezza il soggetto.
In autunno foglie che danzano,
ammiriamo il sentiero incantato.
Se pensi ch'io mi sbagli
guarda il fondo del bicchiere,
il giardino di conchiglie,
affiora il lezzo di lavanda,
il canto di balene.
Fuggivamo fra topazi accesi
di burrasche,
il falco pellegrino sorvolava
crepanze di ciglioni,
scogliere albine,
viluppi di ligustri.
Sbagli se guardi
i punti di gramigna
d'immote fiorescenze,
l'imponderabile apparenza
sterile mermanza,
l'indefinibile altrove
la forma del vaso
il rimorso dello scorpione.
Oh! come arde ancor
quel "Fuoco" dell'inferno in cui son scesa.
Che par non voglia mai
lasciare la sua presa.
"Se fosse" che per alleggerir le pene
In quell'istante
Nell'attraversar Io l'ingannai,
mostrando che non era così scottante.
Ahi quanto mi fa soffrir
il dolor della mia "Piaga"
Or chiedo al fato,
Che mi lasciasse passar oltre, per quel tormento.
E che, quel "Fuoco" potesse trovar ragione
Di esser contento.
Òrloz scintillava in alto, di sopra la bruma,
sospesa
sull'erica di brughiera.
A volte, solcando la steppa, giungeva
alle piante del sale e
calava
poi sulle sponde dell'Aral,
scovando vecchie conchiglie.
Fiero, infine, osava ripetersi.
Una piccola e costante
oscillazione gravitazionale
tra cielo
terra e mare
intorno all'asse orizzontale
di questo mio pensare
si muove lentamente
senza vacillare
nel buio trasparente della mente
e gli occhi fanno male
per fermare queste lacrime
che spingono da dentro
e convergono nell'apice
di questo sentimento,
senza oggi né domani,
ma che è stato fino a ieri
adesso è appeso a un salice
che delicatamente
sfiora il prato
e mi dondola i pensieri.
Questa notte
il cielo
è una tovaglia scura
dove il buio
ha lasciato le briciole
dopo aver mangiato
la luna.
Parigi è prima che piova.
Prima che sia giorno e la notte è una piuma.
Parigi è nelle ombre allungate e nelle sue pennellate.
Quante case all'imbrunire,
tra foglie ingiallite dai colori di un pittore.
Perché oggi tutto pare
acqua e sale,
montagna sul mare,
aria che gela le mani, le spalle?
Gli occhi tuoi grandi, ieri più scuri,
si perdono il fuoco sotto il pallore
senza rimorsi, senza rancore...
Le mie labbra senza parole,
i tuoi pensieri senza valore,
e tutto fa male, tutto mi duole
anche la strada senza rumore
mi perde, mi stringe
mi fa surreale,
sei irreale...
sono spettrale.
Per...
che.
C'è un pittore sulla riva del mare
che prova tutti i colori
poi dipinge il tramonto di nero.
C'è una ragazza scalza
che balla e salta come una pazza:
si crede felice e alza le braccia
ma i capelli come due ali in volo,
quando liberano il volto bianco
fanno vedere tante ombre nere
di trucco sciolto dalle lacrime e di chimere.
C'è un poeta sul banchino
che accartoccia sempre i suoi poemi,
una chitarra che ha rotto una corda
sotto la forza di accordi un po' estremi.
C'è anche un barbone sotto il pontile
che dorme in mezzo a cianfrusaglie e bottiglie,
c'è tanta aria, tanto spazio, tanta fantasia
per dipingere, ballare, scrivere, sognare,
anche per canticchiare e suonare...
C'è poi di tutto per rimodellare
un nuovo universo in bianco e nero
proprio qui, vicino al mare
sotto quel bel bianco arcobaleno.
Io e te,
in un mondo bianco e nero:
giorno opaco, notte velata
arcobaleno bianco,
mare nero.
Io e te -
nuovo mondo.
Svuoti il cuore e la mente
e di nulla m'incanti
e lì, nel precipizio sospeso,
la vita mi prendi
ed ogni mio grido d'aiuto
è un sibilo di voce
nel vuoto assoluto.